Si chiama “planking” il nuovo modo di fare arte lanciato sul più famoso dei social network, Facebook. Un gioco originale e stupefacente ma che, a volte, per eccesso di spericolatezza può trasformarsi in tragedia. Ma che cos’è il “planking”?
Il “planking”, che tradotto letteralmente vuol dire “fare la tavola” è una nuova forma di arte creativa nata in Australia, che coinvolge ormai persone di ogni sesso ed età in tutto il mondo e non richiede l’utilizzo di particolari strumenti, se non il proprio corpo. Realizzare un’opera di arte con questa tecnica, infatti, è semplice ed economico: basta stare distesi, con le braccia lungo i fianchi, immobili e senza alcuna espressione sul viso, in luoghi insoliti e originali, farsi fotografare e pubblicare lo scatto fotografico realizzato sul celebre social network targato Mark Zuckerberg.
Una moda a basso costo che rende celebri con una semplice ma strana fotografia del proprio corpo, quindi. In pochissime settimane non solo le pagine fan di tutto il mondo dedicate a questa nuova forma di espressione creativa hanno raggiunto moltissimi sostenitori, ma soprattutto le migliaia di fotografie caricate hanno mostrato ambientazioni davvero strane e insolite(dai cornicioni ai binari e persino le automobili in movimento). Non bisogna, tuttavia, dimenticare che la ricerca dell’estremo e dello straordinario può trasformare una semplice forma di arte in una vera e propria tragedia: diverse sono le situazioni in cui le persone che pur di realizzare, attraverso questa tecnica, opere stupefacenti hanno messo a repentaglio la propria vita, estremizzando il concetto di forma di espressione creativa non convenzionale.
Da Bologna, precisamente Piazza Maggiore, è arrivata lo scorso 27 settembre una testimonianza di “planking” intelligente. Un gruppo di appassionati della disciplina si sono dati appuntamento alle 7.30 sul Crescentone, il pavimento rialzato della piazza, per disegnare con i propri corpi una scritta per celebrare il  tredicesimo compleanno del motore di ricerca più famoso del mondo, Google. In sole quarantotto ore, su Facebook, è nata infatti la straordinaria iniziativa made in Italy che ha portato sessanta persone a sdraiarsi sul suolo della celebre piazza bolognese per realizzare un “doodle” umano.
L’idea è stata di un gruppo di quattro giovani creativi, Giorgio Grandi, Luca Marozzi, Enrico Nannetti e Matteo Zini, che lavorano nel mondo del marketing e della comunicazione: ognuno di loro ha un’altra occupazione, ma insieme stanno lavorando a iniziative di viral marketing per diverse aziende del territorio. Ad aiutarli nella promozione dell’evento gli amministratori del gruppo Facebook, Raffaele Ferraro e Ivan Belletti.
Perché l’hanno fatto? “Oggi abbiamo voluto dimostrare che i fenomeni di massa, specie quelli con un tasso di viralità molto alto, possono essere qualcosa più di un divertimento, ovvero una risorsa per il mondo della comunicazione”, affermano gli organizzatori, “anche per questo abbiamo deciso di “festeggiare” Google nel giorno del compleanno con un “doodle” umano: volevamo omaggiare con un atto di creatività il simbolo mondiale della innovazione”.
Ma il “planking” può essere davvero la nuova forma di espressione creativa aziendale? Le grandi potenzialità di questa disciplina sono evidenti, soprattutto in tempi di crisi. Quindi, tutti giù per terra!