Intervista a Paola Bray, attuale coordinatrice di MIRA

Quando è nata l’attività di MIRA Art Residency e come mai avete scelto di lavorare nel Salento?
MIRA nasce a giugno del 2010 da una collaborazione fra me e un amico artista americano (fotografo, scrittore, attore), entrambi accomunati dalla stessa passione per l’arte e per il Salento. L’anno scorso ho deciso di abbandonare la Jamaica, dove vivevo da 4 anni, per realizzare il sogno di mio padre, perso improvvisamente in un mio viaggio in Italia. Il desiderio di non vedere la sua casa natale in vendita o abbandonata, mi spinse quaggiù e qui sono rimasta. Cresciuta in ambiente artistico per talento di mio fratello, decisi che gli ospiti di casa Leo sarebbero stati artisti, e che avrebbero apprezzato e trovato stimoli dall’ambiente salentino.
Ora MIRA appoggia gli artisti internazionali e promuove lo scambio culturale fra le discipline artistiche e le esperienze internazionali. Mediante accurata selezione gli artisti vengono scelti on line in base alla formazione, curriculum, proposta artistica e interesse reale nei confronti dell’obiettivo preposto: un ambiente incontaminato dove gli artisti possano interagire fra di loro ispirandosi a ciò che Martignano – il piccolo centro che ci ospita – offre loro per storia, cultura  e tradizione.

Cosa offrite agli artisti che aderiscono a MIRA?
MIRA offre una casa dotata di quattro stanze con bagno indipendente, cucina comune, cortile e uno studio dove lavorare. La proposta iniziale per gli artisti era la possibilità di open studio ed una mostra finale nel Palazzo Palmieri di Martignano. Ora MIRA garantisce spazi espositivi o gallerie, anche a Lecce, in base alle circostanze, ai lavori del gruppo e alle esigenza degli artisti.
Periodicamente, dopo la residenza di un gruppo di artisti, proponete rassegne – personali o collettive – in alcuni spazi della provincia, in particolare a Lecce. Che riscontro state avendo in termini d’interesse da parte del pubblico e degli addetti ai lavori attivi sul territorio?
Non è facile proporre una mostra di artisti che non rientrino nei comuni circuiti locali ed io vivo qua da troppo poco tempo per avere un mio seguito, ma ciò che più mi preme, non è tanto il successo di un’inaugurazione , quanto garantire solide opportunità  future e validi contatti. Trampolini di lancio.

Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Il mio obiettivo ? Poter andare avanti e crescere, crescere, nell’intento di portare il mondo a Martignano. Trasmettere  i valori di questa terra, la cui profonda tradizione e cultura non possono  esser che uno stimolo alla sensibilità artistica.