“Cartaelatte” (vincitore del Bando della Regione Puglia “Bollenti Spiriti 2010”) è un giovane laboratorio di food design che si esprime attraverso interventi site specific per diverse tipologie di evento.
Esso nasce dall’incontro tra Anna Cellamare e Vincenzo Di Pantaleo, due giovani creativi originari di Trani (Bari), con differenti competenze: Vincenzo, laureato in Management del Turismo presso l’Università IULM di Milano e specializzato in Management della Ristorazione presso L’Università degli Studi di Parma, ha lavorato nel settore turistico e come consulente di Marketing e Comunicazione; Anna, formatasi artisticamente presso l’Accademia di belle arti di Foggia, lavora come scenografa free lance approfondendo la sua ricerca sul Teatro di Figura e sulla Scenotecnica Teatrale presso i Laboratori Ansaldo del Teatro alla Scala a Milano.
Il nome “Cartaelatte”, è il risultato della fusione di due elementi basici: la CARTA per il design e il LATTE per l’alimentazione, che rimandano entrambi immediatamente ad un messaggio di purezza, salubrità e genuinità. La cartalatte, d’altra parte, è l’unica tipologia di carta riciclata che si ottiene dal recupero del Tetrarex; la parola, inoltre presenta una forte assonanza con il termine “cartellata”, tipico dolce pugliese.
Il cibo è, quindi, il protagonista, la materia prima a partire dalla quale Anna e Vincenzo sviluppano immaginari e prodotti “commestibili”, che legano codici e linguaggi di designer, chef, artisti, scenografi e produttori locali. Ogni allestimento di “Cartaelatte” prevede, infatti, un’accurata fase di analisi, progettazione e realizzazione scenografica, garantendo innovazione sul piano dell’alimentazione, del packaging e della partecipazione attiva e dedicando gustosa attenzione alle materie prime di qualità, allo sviluppo sostenibile e alla riqualificazione territoriale.
La possibilità di comunicare utilizzando elementi semplici come farina, fibre naturali, metallo, verdura, carta, legno diventa, pertanto, un chiaro richiamo al teatro d’oggetto.
Il progetto di debutto ha coinciso con il Salone del Mobile di Milano dello scorso aprile quando “Cartaelatte”, partendo dalla lezione dello svedese Claes Oldenburg, che rifiuta di affidare al cibo un ruolo di semplice prodotto commerciale, ha proposto, presso Cascina Cuccagna, un nuovo modello di consumo del cibo.
Il duo ha chiamato l’iniziativa “un, due, té” : un evento pop durante il quale è stato possibile degustare nuove sinfonie di gusti. Da una parte, infatti, un’enorme bustina di té, installazione luminosa ispirata all’artista svedese; dall’altra una “pausa té sostenibile”: torte alla frutta e té verde servito in una tazza da portare a casa, con semini di erbe officinali da coltivare.
Tornando in Puglia, a maggio, hanno proposto, prima a Foggia e poi a Trani, un pic nic urbano: “Metti tavola su piazza”, degustazioni enogastronomiche, giochi per bambini, animazione urbana, laboratori creativi, un’occasione, insomma, per riscoprire il rito della tovaglia a quadri, del cestino in vimini e dei giochi all’aria aperta, riappropriandosi del luogo della socialità per eccellenza, la piazza.
“Cartaelatte” è anche stato protagonista de “La vie en rose”, l’aperitivo cromatico realizzato nel centro storico di Trani, al quale è seguita la partecipazione a “Green Market”, la fiera della vanità artigiana, tenutasi presso il Palazzo dei Congressi a Roma a fine luglio.
Anna e Vincenzo hanno continuato ad “impastare idee” durante l’estate per arrivare a settembre con due nuovi progetti rivolti alla loro città: “Vie di Food”, re-interpretazione e ri-narrazione di tradizioni destinate a scomparire tramite installazioni, musica, spettacoli e “LABCittà – Festival”, realizzato con “Mettiamo su Bottega”, un altro vincitore del bando regionale di Bollenti Spiriti 2010, volto a rielaborare collettivamente il concetto di piazza attraverso diversi laboratori. Se da un lato ci sono stati workshop di autocostruzioni, di design e di riuso, dall’altro il cibo è stato protagonista divenendo strumento di convivialità e di riattivazione del tessuto sociale.
Ed infine, l’ultima idea sfornata è stata realizzata in occasione del “Kuminda”, il festival del diritto al cibo, tenutosi a Milano dal 14 al 16 ottobre presso Cascina Cuccagna, dove i “Cartelatte” hanno creato uno spuntino dolce e salato, in cui i sapori sono stati protagonisti di performance di pittura commestibile, e la degustazione “Al contadino non  far sapere quanto è buono il formaggio con le pere”, un brunch vegetariano, che ha proposto i due elementi elaborati in diverse forme e sapori.
Chissà a questo punto cosa bolle in pentola? … non resta che iniziare a leccarci i baffi!