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Ravenna si candida a Capitale Europea della Cultura per il 2019 e intanto getta, con le città della Romagna, i binari per costruire nuove politiche culturali. Tra qualche giorno col programma Cinquetracce il lavoro sul percorso di Candidatura entra nel vivo. Sono cinque gli incontri, che si svolgeranno a Ravenna tra il 3 novembre e il 3 dicembre e riguarderanno i macrotemi che sono alla base della proposta programmatica di Mosaici di Cultura e che porteranno all’open call di raccolta e valutazione dei progetti prevista per il primo semestre del 2012.
La cultura è al centro del Progetto europeo e costituisce il fondamento dell’unità nella diversità dell’Unione Europea: così gli appuntamenti di Cinquetracce propongono uno schema ricco e articolato. L’avvio di ogni incontro sarà affidato ad uno studioso di rilievo internazionale, che darà una propria interpretazione del macro tema generale da approfondire, come lo scrittore anglo-pakistano Hanif Kureishi, per il tema “Di soglia in soglia”; l’etnologo Marc Augè, per la “La danza dei contrari”; il cultore del Mediterraneo Predrag Matvejevic, per “Verso il mare aperto”; l’economista Irene Tinagli, per “Immaginare l’immaginario”; l’architetto Stefano Boeri, per “Trasformo, dunque siamo”.
Gli incontri saranno arricchiti da varie testimonianze e contributi di artisti, tra cui vanno segnalati gli street artists Blu ed Ericailcane, operatori culturali, personalità istituzionali, che avranno il compito, dal proprio punto di vista, di illustrare le diverse sfaccettature dei macrotemi al centro di ogni giornata. Ogni data avrà poi un ospite europeo che, grazie all’esperienza spesso maturata con progetti di altre Capitali europee della cultura, potrà fornire indicazioni preziose per il percorso di candidatura.
Ravenna e le città della Romagna che ne sostengono la candidatura costituiscono un comparto territoriale, un tessuto di storia e storie, che si pone come esempio operativo per creare nuovi progetti di cultura a livello europeo. Queste città ora hanno l’ambizione, grazie al Progetto Ravenna 2019 – Mosaici di Cultura, di stimolare un riequilibrio nel rapporto tra antico e contemporaneo, rappresentando un quadro identitario nel quale il passato viene interpretato senza nostalgie e senza retaggi puramente conservativi ma come base storicizzata e fonte di ispirazione di un futuro da costruire.
La competizione tra le città italiane candidate al prestigioso titolo partirà ufficialmente nel 2012, quando il Ministero per i Beni e le Attività Culturali emanerà il bando di partecipazione. Ravenna ha deciso di costruire il percorso verso il 2019 facendo leva sulle forze e sulle energie della città e del territorio romagnolo. I giovani, in particolare, saranno chiamati a ricoprire un ruolo chiave, rappresentando sia una risorsa che una potenzialità per lo sviluppo dei mosaici di culture con i quali ci stiamo già oggi confrontando.
Mosaici di Cultura: creare nuove visioni per L’Europa è infatti il titolo completo del Progetto Ravenna 2019. Se la strategia “Europa 2020” proposta dalla Commissione ha come finalità quella di ricollocare l’Europa in un percorso di crescita, di lungo termine, sostenibile ed inclusivo, allora le città della Romagna sembrano decise a giocare da protagoniste assicurando che la cultura dia il suo contributo per un’Europa intelligente, plurima e creativa.