Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
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Se si dovesse fare il nome di uno dei più importanti musei del Regno Unito e di tutta Europa, senza alcuna esitazione si nominerebbe la National Gallery di Londra.
Fondata nel 1824 ma inaugurata nella sua sede attuale solo nel 1838 dalla regina Vittoria in persona, questa prestigiosa galleria occupa una posizione di primo piano sul lato nord della famosa Trafalgar Square ed è meta privilegiata di visitatori da ogni parte del mondo.
L’imponente edificio, che ospita una collezione di oltre duemila dipinti, non ha subito nel corso del tempo modifiche di rilievo per quel che concerne la facciata del palazzo principale, mentre sono stati apportati numerosi ampliamenti agli spazi interni. Tra questi, il più imponente è stato realizzato ormai venti anni fa, nel 1991, quando è stata inaugurata la nuovissima ala Sainsbury – progettata dal team di architetti Venturi, Scott Brown & Associates – la quale ha portato, così, l’attuale spazio espositivo a 46.396 mq.
Se a prima vista la collezione di 2.300 opere potrebbe apparire non eccessivamente corposa, è la qualità di queste opere ad essere eccezionale, poiché la National Gallery annovera, tra le altre, alcune tra le più importanti opere di pittura europea del periodo compreso tra la metà del tredicesimo secolo ed il diciannovesimo secolo – come quelle di Piero della Francesca, Tiziano, Rembrandt, Monet e Cèzanne – e, per questa ragione, la sua collezione rappresenta una delle più complete e ricche di fascino al mondo.
Altra caratteristica di rilievo è la presenza tra le sue sale di gran parte delle opere possedute dal museo, sempre esposte e disponibili al godimento del pubblico, il quale usufruisce gratuitamente dell’esposizione permanente durante tutto l’anno.
E’ così possibile esplorare liberamente le sessantasei gallerie del museo, le quali a seconda del periodo cronologico sono state suddivise in quattro unità principali: la Sainsbury Wing contiene le opere che vanno dal 1250 al 1500; nella West Wing si trovano le opere dal 1500 al 1600, mentre quelle dal 1600 al 1700 sono conservate nella North Wing; le opere più recenti, infine, si trovano nella East Wing.
Questa collezione così vasta ed importante ha avuto un’origine peculiare dal momento che non è stata creata da una famiglia reale, come ad esempio L’Ermitage a San Pietroburgo, o da importanti membri della nobiltà, come la Wallace Collection sempre a Londra, ma è stata creata nel corso del tempo grazie al preciso impegno e sforzo del Governo britannico, il quale, seppur in ritardo rispetto ad altri stati europei, ha portato avanti una estesa attività di acquisto di dipinti ed opere da tutta Europa, a partire dalla collezione di 36 dipinti del banchiere John Julius Angerstein.
Questa importante attività statale è stata coadiuvata dall’opera di donazione dei privati, i quali hanno permesso così ad una iniziale modesta collezione di diventare una vera e propria galleria di opere esemplari che documentano la grandezza dei più grandi maestri dal primo Rinascimento al Post-Impressionismo.
Alla guida della National Gallery si trova, dal febbraio 2008, il dott. Nicholas Penny, precedentemente Senior Curator di Scultura e Arti Decorative alla National Gallery of Art di Washington ed autore di numerosi libri ed articoli su pittura e scultura, storia delle collezioni e del gusto.
La sua, non facile, attività di gestione del museo è resa più semplice da uno staff che è complessivamente composto da ben 600 persone, le quali sono impiegate in diversi ruoli, tra cui conservatori, ricercatori, restauratori addetti allo studio ed alla cura delle opere esposte e, non ultimo, alla valorizzazione delle stesse per renderle accessibili al pubblico.
L’organigramma della National Gallery si configura così come una fitta rete di dipartimenti: da quello che si occupa della sicurezza ed il ricevimento del pubblico, a quello curatoriale, di progettazione ed educativo. Grande rilievo, inoltre, ha il dipartimento scientifico, incaricato di studiare e fare ricerche sui materiali e le tecniche dei dipinti della collezione; esso ha un ruolo vitale insieme all’unità vera e propria di conservazione, la quale impiega interventi di manutenzione, prevenzione e restauro delle opere, oltre ad assicurare e garantire le più idonee condizioni di conservazione nell’allestimento delle opere all’interno degli spazi delle gallerie.
Gli allestimenti di nuove mostre si sono rivelati una grande scommessa non solo per il dipartimento di conservazione ma per tutto lo staff del museo che, dall’apertura della Sainsbury Wing, ha approntato un programma vivace che ha caratterizzato e caratterizza tutt’ora l’attività della National Gallery. Grazie all’ottenimento di prestiti di famose opere dalle più importanti istituzioni museali internazionali, inoltre, il museo è riuscito in questi anni a realizzare importanti mostre che hanno avuto per protagonisti i più grandi e celebrati maestri dell’arte europea, come quella dedicata a Canaletto nel 2010 e quella di Leonardo inaugurata questo Novembre.
Questa vitale attività è resa possibile dal rilevante intervento di sponsors e fondazioni private che, con le loro donazioni ed il loro supporto, permettono la realizzazione di imponenti campagne pubblicitarie e di una ricca attività di marketing e comunicazione, oltre alla messa in atto di fondamentali progetti educativi e di ricerca, delle acquisizioni – diminuite drasticamente negli ultimi anni -, dei miglioramenti negli spazi delle gallerie e nella strumentazione per la conservazione delle opere d’arte.
L’azione dei privati – la cui vocazione filantropica è radicata profondamente nella tradizione e nella cultura inglese – non modifica minimamente lo status della National Gallery di ‘collezione nazionale’ a carattere non-profit (charitable status) stabilito dal Museum and Galleries Act del 1992, la quale si pone come obiettivo primario quello di rendere accessibile – fisicamente ed intellettualmente – il suo patrimonio al più ampio pubblico possibile, da quello occasionale al più assiduo visitatore, arrivando fino alle nuove generazioni, con l’utilizzo ad esempio di e-news gratuite e podcast nel suo sito web.
Il numero di visitatori che aumenta di anno in anno e la buona risposta alle maggiori mostre-evento organizzate annualmente, nonostante i tagli degli ultimi quattro anni ai fondi pubblici – pari a 28,2 milioni di sterline per il 2010/2011 – che hanno indirettamente condizionato anche le donazioni dei privati – circa 1,8 milioni di sterline sempre nel 2010/2011-, hanno confermato il ruolo di prestigio della National Gallery, la quale sembra meritarsi pienamente la mostra che riunisce le maggiori opere pittoriche di Leonardo, in quello che è già stato definito l’evento artistico internazionale dell’anno.