Intervista ai due direttori Chiara Badinella e Fabrizio Affronti
Da circa un anno avete fondato la Brand New Gallery. Da quale formazione venite?
F.A. Io provengo da studi storico-artistici sul Seicento, ma mi sono sempre interessato all’arte contemporanea. Prima di fondare la galleria insieme a Chiara, avevo una collezione e di tanto in tanto pubblicavo su alcune riviste.
C.B. Anch’io ho studiato storia dell’arte, e subito dopo la laurea ho frequentato un master presso il Sotheby’s Institute of Art. Questa fase della mia formazione è stata fondamentale per la mia scelta successiva di aprire una galleria d’arte.

Come mai avete scelto questo spazio in via Farini?
La scelta dello spazio è durata un anno e quando l’abbiamo trovato era in fase di ristrutturazione. L’abbiamo affittato subito. È perfetto per la nostra attività perché è di grandi dimensioni ed è composto da due grandi ambienti, per cui all’interno possiamo allestire due mostre per volta. E come zona è perfetta per la nostra attività.

La prima mostra che avete ordinato?
La prima mostra l’abbiamo dedicata all’artista tedesco Anton Henning, molto famoso in Germania e negli Stati Uniti, ma che non aveva mai esposto i suoi lavori in una galleria d’arte del nostro paese prima di allora. Henning ha proposto una serie di dipinti realizzati appositamente per la nostra galleria, e anche per questo è stata accolta bene da parte del pubblico e della critica.

Come pubblicizzate la vostra attività espositiva?
Soprattutto attraverso la pubblicità sulle riviste di settore come Art Forum, Mousse, Artreview e Flash Art e alcuni collezionisti, soprattutto americani, ci hanno contattato dopo aver visto le pagine di pubblicità delle mostre. Dell’ufficio stampa se ne occupa Lucia Crespi. Al contempo spendiamo molte energie per l’aggiornamento del nostro sito internet.

Sin dalla prima mostra ordinata in galleria, avete proposto cataloghi curati da critici d’arte. Qual è il rapporto con loro?
Abbiamo un forte rapporto di interazione con la critica e i curatori. Abbiamo coinvolto curatori stranieri, come Andrew Berardini, Linda Yablonsky e Jane Neal, e italiani come Alberto Mugnaini e Marco Tagliaferro.

Proponete anche artisti italiani o siete indirizzati esclusivamente sugli stranieri?
Di italiani abbiamo proposto soltanto Alessandro Roma, di cui faremo una mostra personale nell’aprile 2012 all’interno dell’intero spazio espositivo. Inizialmente, per differenziarci rispetto alle proposte della maggior parte delle gallerie italiane, eravamo indirizzati esclusivamente verso gli artisti stranieri. Poi abbiamo visto una sua mostra al MART di Rovereto e da quel momento abbiamo iniziato a collaborare.

Per promuovere la vostra attività partecipate a fiere d’arte contemporanea?
Ad oggi abbiamo partecipato soltanto alla fiera di Roma, mentre tra pochi giorni saremo a NADA Miami Beach e a gennaio ad Art Los Angeles Contemporary!