Una boccata di ossigeno per la cultura”: così è stata definita da gran parte dei media la decisione, contenuta nella manovra finanziaria appena presentata dal neo governo Monti, di ripristinare i finanziamenti ad enti e associazioni culturali, tra cui figurano anche le prestigiose Accademia della Crusca e dei Lincei.
Promesse nel maxi emendamento alla legge di stabilità del governo Berlusconi, i fondi erano poi saltati all’ultimo minuto lo scorso novembre, suscitando numerose polemiche e svariati appelli (tra cui quello del Sole 24 ore per l’Accademia della Crusca) finalizzati a campagne di raccolta fondi privati tramite bonifici e stanziamenti del cinque per mille.
I finanziamenti erano infatti necessari non solo a svolgere le previste attività di ricerca, ma anche a onorare i contratti e a pagare i dipendenti, così come ricordava proprio a novembre la Presidente dell’Accademia della crusca, Nicoletta Maraschio.
E ora, all’art.30 della manovra, classificati come “esigenze indifferibili” eccoli rispuntare: 700 mila euro per la Crusca, 1,3 milioni di euro per quella dei Lincei (di cui lo stesso presidente Mario Monti fa parte come accademico).
I fondi verranno utilizzati per portare avanti la programmazione stabilita e poter continuare le attività scientifiche delle accademie.
Nello specifico l’Accademia della Crusca, fondata nel 1583 a Firenze, si occupa di contribuire alla diffusione e alla conoscenza della lingua italiana tramite eventi, incontri, un periodico semestrale (La Crusca per voi), e la consulenza su internet con un forum che risponde ai principali quesiti e dubbi sull’uso corretto della lingua italiana.
L’Accademia dei Lincei, invece, fondata nel 1603 a Roma promuove, coordina, integra e diffonde le conoscenze scientifiche “nelle loro più elevate espressioni nel quadro dell’unità e universalità della cultura”. All’accademia si affianca inoltre un gruppo, l’Associazione Amici Accademia dei Lincei, che dal 1986 facilita la connessione tra mondo economico, imprenditoriale e produttivo con l’Accademia stessa.