Dal 2003 la Fondazione Nicola Trussardi porta avanti un progetto molto ambizioso: “esplorare Milano, riscoprendo e valorizzando, con l’arte contemporanea, luoghi dimenticati e gioielli nascosti nel cuore della città”.
Lo ha fatto anche quest’anno con la mostra “Parasimpatico”, allestita all’interno del Cinema Manzoni. L’evento rappresenta la prima grande esposizione in Italia di Pipilotti Rist, un’artista che ha ricevuto diversi premi internazionali (finalista dell’Hugo Boss Prize del Guggenheim Museum di New York nel 1998; vincitore nel 2009 del “Joan Mirò Prize”, indetto dalla Fundaciò Joan Mirò di Barcellona), ha esposto nei musei più importanti del mondo, tra cui il Museum of Modern Art di New York (2008) e il Centre George Pompidou (2007), e nelle più prestigiose vetrine d’arte contemporanea, come la Biennale di Venezia (2001, 20051999, 1997, 1993).
Pipilotti Rist e Massimiliano Gioni, curatore della Fondazione Nicola Trussardi, hanno riadattato le opere agli elementi architettonici della sala, del foyer, e perfino delle toilette, creando un’atmosfera avvolgente e seducente che fa si che la mente e il corpo del visitatore si distacchino dalla vita reale, rendendo la sala cinematografica stessa contenuto essenziale della mostra.  
Spiega Massimiliano Gioni: “Con Parasimpatico, Pipilotti Rist ci conduce ancora una volta in un sorprendente viaggio incantato, dove le regole del tempo e dello spazio sono capovolte, dove memoria personale, sogno e fantasia si confondono per dare vita a un mondo libero, ottimista e senza limiti, come potrebbe apparire agli occhi di un bambino”.
Questo percorso inizia già dall’atrio del “Manzoni”, dove è posta l’installazione “Cope Code Chandelier” (2011), un grande lampadario composto da mutande colorate. E’ un chiaro riferimento alla sessualità, ma anche al naturale processo del “dare alla luce”. Ha qui inizio la riflessione di Pipilotti sugli istinti umani. Salendo i primi gradini si è attratti da “Nothing” (1999): bolle di sapone, circondate dalle vecchie bacheche delle locandine dei film che diventano quadri colorati. L’itinerario è introdotto da una cover di Chris Isaak, interpretata da Pipilotti Rist, e conduce verso una grande scalinata il cui soffitto, scomposto su tre livelli, diviene lo schermo di “Lobe Of the Lung” (2009). Anche nel foyer vi sono immagini che si sdoppiano su più superfici, riproponendo il tema della natura come forza vitale che sprigiona energia positiva e gioia di vivere. La protagonista, Pepperminta, è parte della terra e dei suoi frutti, richiamo al peccato originale, ma è avvolta anche dall’acqua, come un liquido amniotico. In platea l’immagine del volto dell’artista occupa il grande schermo: è l’opera “Open My Glade”, creata nel 2000 per un grattacielo di New York.
In galleria, Pipilotti ha realizzato con i propri vestiti dei cuscini e qui si può ammirare “Homo Sapiens Sapiens” (2005), video in cui si evoca un paradiso terrestre di sole donne, proiettato sul soffitto affrescato.
L’obiettivo della Fondazione Nicola Trussardi è di dare un contributo alla valorizzazione ed alla promozione di Milano, città in cui l’azienda ha creato la propria identità come rappresentante del Made in Italy e da cui è potuta partire per approdare al mercato internazionale. In passato ha restaurato e utilizzato come spazi espositivi diversi palazzi storici milanesi come Palazzo Litta, Palazzo Dugnani e Palazzo Citterio proponendo opere di artisti di fama internazionale come Urs Fischer, Paul McCarty, Peter Fischili e David Weiss. Le mostre della Fondazione sono infatti sempre gratuite e aperte con orari molto dilatati, proprio per garantire a tutti la possibilità di partecipare. Per un’impresa for profit, ideare e gestire un progetto culturale di grande levatura rappresenta un’opportunità di investimento e allo stesso tempo l’occasione per innescare effetti positivi sul territorio. 

Approfondimenti:
www.fondazionenicolatrussardi.com