Ha avuto oltre 6 mila visitatori solo nell’ultima settimana ed era destinata ad essere una delle mostre di punta del calendario milanese all’interno della Pinacoteca di Brera: eppure, come ormai tradizione consolidate nell’Italia delle ristrettezze, dei tagli e della crisi, la mostra “Brera incontra il Puskin. Collezionismo russo tra Renoir e Matisse”chiude. Per mancanza di personale. O meglio, il personale custode ci sarebbe, sarebbe disponibile a lavorare anche nei giorni festivi, ma il problema è che mancano i soldi per i rimborsi e gli stipendi.

Il risultato: alcune delle sale della mostra (nel particolare la 10 e la 11) sono rimaste chiuse al pubblico il 7 e l’8 dicembre e rischiano di essere serrate anche questo weekend, fondamentale per le entrate di biglietteria visto il lungo ponte enfatizzato a Milano anche dalla festività di Sant’Ambrogio.

Il nodo della vicenda risiede nella gestione: la società organizzatrice, la Mondo Mostre, non vuole sobbarcarsi le spese del personale che, a detta della società stessa, è una voce che competerebbe direttamente il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La convenzione, però, non è ancora stata firmata e il tutto, quindi, aleggia nell’incertezza più totale.

Nello stesso caos gestionale si trova ora un’altra grande mostra: si tratta de “I Borghese e l’antico” ala Galleria Borghese, che espone i capolavori della collezione Borghese provenienti dal Loyvre di Parigi. Inaugurata il 6 dicembre, l’esposizione è rimasta chiusa il 7 dicembre (primo vero giorno di apertura al pubblico) e ora i lavoratori in assemblea stanno decidendo se prevedere la sua riapertura oppure no.

E lo smacco più grosso arriva per i visitatori:la Galleria Borgheseprevede infatti l’obbligo di prenotazione del biglietto via internet e mercoledì oltre 200 persone attendevano di poter accedere al museo. Ma non c’è stato nulla da fare. Galleria chiusa e centralini per le informazioni sempre occupati: ora si attende che qualcuno si occuperà anche del rimborso dei biglietti e delle prenotazioni già effettuate.

Paradossale la situazione, soprattutto considerato il periodo festivo alle porte e il ponte lungo in corso, occasione preziosissima per visitare mostre e musei sia per lo Stato che per i privati gestori.

Riusciranno partner privati e MiBAC a trovare un accordo?