Anche per il 2011 il Sole 24 Ore ha stilato la sua classifica sulla qualità della vita nei capoluoghi di provincia italiani. Da oltre vent’anni, infatti, la tradizionale ricerca del quotidiano economico più venduto in Italia – quest’anno alla ventiduesima edizione – valuta e confronta la vivibilità delle 107 province italiane attraverso una serie di dati statistici elaborati in sei ambiti, (dalla ricchezza al tessuto produttivo, dai servizi alla struttura anagrafica, dalla criminalità alle occasioni di svago e cultura), ciascuno, a sua volta, suddiviso in 6 indicatori specifici.
Se per l’anno 2010 Bolzano era in testa alla classifica nel ruolo di città italiana più vivibile, quest’anno il primo posto nella classifica finale spetta, per la terza volta, a Bologna, che eccelle in quasi tutte e sei le aree, soprattutto in quelle Servizi ambiente salute (2° posto), Tempo libero (5°) e Tenore di vita (7°). In particolare, è prima per disponibilità di asili in rapporto alla domanda, ha un alto indice di assorbimento libri e un buon Pil pro capite. Trionfa tra le regioni italiane l’Emilia- Romagna, che affianca al capoluogo Bologna, tra le prime sedici posizioni, ben altre sei province.
Tra le realta’ maggiori, la migliore è Milano (al top del valore aggiunto), seguita da Roma (23ª, in avanzamento di 12 posizioni) e Torino (51ª), mentre Napoli, ultima nel 2010, si colloca al terzultimo posto. In fondo alla vivibilità troviamo Foggia (già penultima nell’edizione 2010 e ultima nel 2002), preceduta da una lunga fila di realtà del Sud. Tra i parametri critici, la provincia pugliese è in affanno nell’occupazione femminile e dei giovani dai 25 ai 34 anni (19% e 45% i rispettivi tassi) e sui tempi della giustizia civile, sul Pil (pari a 16mila euro pro capite, la metà di Bologna) e i consumi pro capite (718 euro, contro una media di 1.079 euro). Per concludere, ciò che emerge dal dossier del Sole 24 Ore è un significativo divario Nord-Sud. Scorrendo la classifica finale, infatti, incontriamo la prima provincia del Mezzogiorno al 45° posto (occupato da Olbia-Tempio), mentre all’opposto, partendo dal fondo classifica e risalendo, la prima provincia non meridionale (Frosinone) occupa l’84°.

Foto: Gente di Bologna di Davide Gazzotti