Ambientazioni suggestive, luci soffuse, profumi di spezie e di stoffe pregiate: benvenuti nella terra dei Presepi. Da alcuni anni, nel festoso periodo natalizio, la provincia di Viterbo si sta conquistando la fama nazionale come luogo dai tanti Presepi. Tradizioni antiche si uniscono ad iniziative giovani, con il risultato di proporre a visitatori e turisti una ricca varietà di Presepi. Ce ne è veramente per tutti i gusti: più di 20 sono solo quelli viventi, altrettanti quelli fissi ma dalle caratteristiche più curiose.
Tra i Presepi viventi più noti spiccano quelli di Civita di Bagnoregio, Corchiano, Sutri, Tarquinia, Vetralla e Vejano.
Il Presepe vivente di Civita di Bagnoregio, la cosiddetta “Città che muore”, è sicuramente il più suggestivo perchè realizzato in un luogo surreale, diventato perfino patrimonio dell’Unesco. Tutte le scene del Presepe, visitabili attraverso un percorso guidato, sono concentrate nel borgo medievale della vecchia città, in bilico su una fragile isola tufacea, immersa nell’incantevole ed unico paesaggio della Valle dei Calanchi. Civita di Bagnoregio è collegata al resto del mondo da un alto e stretto ponte, lungo ben 300 metri ed attraversabile solo dai pedoni. Un accurato gioco di luci fa sembrare l’intero luogo come un’immagine onirica, proprio come quelle che pervadono le emozionanti notti natalizie dei bambini. 
Spostandosi più a sud altra meraviglia natalizia si trova a Corchiano, dove il Presepe vivente è giunto alla 42° edizione. Da alcuni anni la location è stata trasferita dal centro storico del paese ad un’area naturalistica, il Parco delle Forre, che con le sue grotte naturali rappresenta un’ambientazione particolare per l’evento. La recitazione dei figuranti del Presepe è una delle peculiarità di questa manifestazione, che può contare sulle colonne sonore del grande maestro Nicola Piovani e sull’imponente voce narrante di Gigi Proietti.
A pochi chilometri da Roma, ma avvolto in una scenografia naturale fantastica, è il Presepe vivente dell’antichissima città di Sutri. Fiaccole romane guidano i visitatori tra le grotte della necropoli etrusca, e i monumenti romani, alla scoperta della Natività e degli antichi mestieri di un tempo. Mentre il fabbro realizza utensili, il delizioso odore del pane appena sfornato richiama l’attenzione dei visitatori.
Molto apprezzato, e diverso rispetto agli altri, è il presepe vivente di Tarquinia. Tra i vicoli, le piazze e le alte torri dei quartieri del Terziere del Poggio e del Terziere della Valle è possibile rivivere l’atmosfera di 2mila anni fa. Lungo il percorso i visitatori incontrano popolani addetti alla trebbiatura del grano come avveniva nel I secolo d.C., legionari, schiavi, lavandaie, pastori, per poi perdersi in un grande mercato. 
Partendo da Roma, e proseguendo luongo il percorso della Cassia, si arriva a Vetralla. L’antico centro agricolo, noto per gustosi e genuini prodotti locali, propone un Presepe vivente dove numerosi attori danno vita ad una rappresentazione che proietta il visitatore indietro nel tempo. Passeggiando tra botteghe, fedelmente ricostruite, di artigiani, fornai, fabbri e carbonari e svariati mercatini.
C’è poi un piccolo borgo, in bilico fra la Tuscia Romana e quella Viterbese, che nasconde una piacevole ed inaspettata sorpresa. Il paese di Vejano sorprende ogni anno visitatori e turisti con uno dei Presepi viventi più particolari e ben realizzati d’Italia. Il percorso, lungo circa 800 metri, si snoda fra vicoli, vie e piazzette dell’antico borgo medioevale. I figuranti raccontano la storia miracolosa fra gli scorci di vita quotidiana, illuminati dalla flebile luce delle fiaccole che suscita emozioni del passato che ritorna. Emozionati e realistiche le scene rievocatrici del dominio della Roma Imperiale: il Censimento, l’accampamento dei soldati Romani, le terme, le prigioni, l’imponente Palazzo del re Erode ed il suggestivo lebbrosario.
La Tuscia, infine, si caratterizza anche per numerosi Presepi fissi molto particolari, come ad esempio quello subacqueo di Capodimonte e quello artistico con personaggi semoventi, a grandezza naturale, di Villa San Giovanni in Tuscia.
Chi dunque si trovasse in questo speciale periodo a visitare  le splendide terre della Tuscia, rimarrà  piacevolmente sorpreso nello scoprire come la tradizione presepiale sia forte e radicata, offrendo atmosfere magiche e d’altri tempi.