In attesa che vengano ultimati i lavori entro il 2014 sabato c’è stato il primo passo verso la realizzazione dei Nuovi Uffizi con l’inaugurazione delle nuove sale espositive destinate ad ospitare opere di artisti spagnoli, francesi, fiamminghi e olandesi del ‘600 e ‘700. Per raggiungere gli ambienti appena ristrutturati, è stata riaperta anche la Scala di Ponente, una delle due previste dal progetto curato dall’architetto Alessandro Natalini, che si trova all’interno della corte della Vecchia Posta, in prossimità della Loggia dei Lanzi. Un progetto architettonico funzionale perché una volta terminato l’ampliamento del museo, la nuova scala servirà come via di esodo e condurrà negli ambienti sottostanti dove saranno collocati i locali della ristorazione. Le sale espositive sono state ricavate dalla ristrutturazione al primo piano degli ambienti impiegati precedentemente come laboratori di restauro del Gabinetto Disegni e Stampe. Quest’area, non interessata dagli interventi vasariani è stata ribattezzata Quartiere degli Svizzeri perché qui si trovavano gli alloggi dei Lanzichenecchi. Questa discontinuità rispetto alle altre sale della galleria ha permesso di  svincolarsi dalla bicromia del grigio della pietra serena e del bianco delle pareti e di privilegiare invece il colore blu definito da Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi “vibrante, anzi acceso; quello che più sembra confacente, per motivi culturali e di gusto, alle opere per cui quelle sale sono state pensate”.
“Una scelta in funzione dei quadri che sarebbero stati qui esposti e che ha comportato una rivisitazione del progetto illuminotecnico con un incremento della luce necessaria, che si è ottenuto con il raddoppio dei corpi illuminanti presenti nella fascia perimetrale del controsoffitto”spiega Alessandra Marino, Soprintendente per i Beni Architettonici di Firenze. Sono stati ristrutturati anche due piani nel palazzo dei Veliti dove hanno sede gli uffici e ha riaperto anche il Gabinetto fotografico, luogo indispensabile agli studiosi, ai funzionari, al pubblico degli specialisti,  che non aveva mai sospeso la sua attività ma che era stato dislocato in altri ambienti del Complesso Vasariano “Nessun comparto funzionale del Complesso Vasariano ha smesso di funzionare dal 2006, anno dell’avvio dei lavori, a oggi. La Galleria in tempi di crisi economica internazionale si avvia a raggiungere il record d’ingressi toccando un milione e 700 mila visitatori”ha dichiarato Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico di Firenze. Solo un primo passo appunto: in occasione di una mostra in programma tra qualche mese saranno riaperte anche la serie di sale monumentali lungo la facciata dell’ala di ponente.