Oggi è l’8 marzo e, come succede da quasi un secolo, questa giornata sarà dedicata alle donne di tutto il mondo, in particolare alle loro conquiste socio – politiche, la loro emancipazione e la fine delle discriminazioni alle quali sono sempre state sottoposte in passato (anche se questo avviene, purtroppo, ancora nel presente). Il MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), come da tradizione, intende ricordare questo importante giorno con una serie di iniziative rivolte all’universo culturale femminile, con percorsi, mostre e visite guidate estremamente originali, tutte raccolte nel programma di eventi promosso con lo slogan “L’8 Marzo ci ricorda quanto le donne siano speciali. E noi rendiamo loro omaggio. Sempre. Ogni anno”. Sarà un’occasione unica per conoscere il mondo culturale di ieri e di oggi sotto un punto di vista unico e privilegiato, diverso dal solito.

Grazie all’azione coordinata della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, della Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Napoli, nonché delle società che gestiscono i servizi aggiuntivi e l’organizzazione degli eventi nelle principali aree monumentali e museali del territorio, anche la città partenopea ha programmato una serie di iniziative estremamente interessanti, a partire dall’itinerario “Regine, aristocratiche e popolane: le donne che contano”, organizzato dalla società Pierreci Codess al Palazzo Reale di Napoli, che ripercorrerà le principali figure femminili rappresentate all’interno della struttura museale, dalla Venere di Luca Giordano alle personificazioni femminili delle province dell’ex Regno Borbonico (conservate nella Sala del Trono).

La Pierreci Codess è protagonista anche di un altro interessante itinerario organizzato al Museo Archeologico Nazionale, dal titolo “Donne al Museo. Tra Mito e realtà”. In questo caso, il percorso sarà caratterizzato dalla lettura di testi classici e dal ricordo di episodi storici e mitologici che riguardano le donne dell’antichità, attraverso un ricco repertorio di fonti e un link diretto a opere d’arte classiche. Si va, così, dal racconto delle donne germaniche di Tacito (esemplificate dai rilievi dell’Hadrianeum) a quello del tentativo di omicidio di Agrippina, raccontato dallo stesso Tacito negli Annales (esemplificato dall’Agrippina seduta), dai consigli sul trucco delle donne dato da Ovidio nel suo capolavoro Metamorfosi (ben indicato dalla lastra di marmo rappresentante le Danzatrici di astragali) al dramma delle Danaidi raccontato da Eschilo nella tragedia Supplici (esemplificato dalle cosiddette danzatrici di Ercolano provenienti dalla Villa dei Papiri).

Il Museo Archeologico è protagonista di altre iniziative di alto spessore, tra cui un reading di poetesse, sviluppato in parallelo alla mostra “La memoria come strumento di coscienza creativa”. Il Museo di Capodimonte, invece, proporrà un incontro – itinerario volto a ripercorrere la figura della donna artista dal tardo Rinascimento al Neoclassicismo, attraverso tre grandi protagoniste di questo periodo: Sofonisba Anguissola, Artemisia Gentileschi ed Angelica Kauffmann. Castel Sant’Elmo e il suo peculiare Museo del Novecento proporranno, infine, una performance al femminile dell’artista Tommaso Binga, pseudonimo di Bianca Menna, attraverso cui si cercherà di sviluppare riflessioni sul ruolo e l’importanza del femminismo nei campi del sociale e dell’arte, sulla presenza più o meno forte di un senso di superiorità maschile nella cultura attuale e sulla necessità, oggi più che mai, di evitare distinzioni di sesso e di età nei processi creativi e artistici.

Per tutti gli eventi di questa giornata, consulta l’articolo di Tafter con tutte le inziative culturali proposte