La Battaglia di Anghiari non è andata perduta: è questa la speranza che si cela dietro un’intercapedine del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, dove gli esperti della National Geographic Society americana e dell’Opificio delle Pietre Dure fiorentino stanno lavorando da mesi per rilevare degli indizi che porterebbero a far luce su un mistero che sembra infittirsi ogni giorno di più.
La notizia di oggi riporta infatti che il nero sottostante la parete est del Salone sia infatti da attribuirsi a Leonardo da Vinci poiché il pigmento possiede le stesse caratteristiche chimiche rilevate sulla Gioconda e nel S.Giovanni Battista al Louvre. A rendere nota la scoperta è stato il direttore della ricerca Maurizio Seracini che dal 2010 è responsabile delle indagini volte a determinare la presunta conservazione dell’affresco da parte di Giorgio Vasari.
La storia infatti, vede il Vasari protagonista, intorno al 1560, del rifacimento del Salone di Palazzo Vecchio su disposizione di Cosimo I de’Medici  che trasformò in modo definitivo l’originale decorazione e disposizione dello spazio con una conseguente perdita dell’affresco leonardesco.
In realtà il Vasari aveva sempre nutrito una grande stima per Leonardo tanto da rendere altamente improbabile una sua copertura totale: così non avvenne ad esempio per la Trinità di Masaccio in Santa Maria Novella che il Vasari si limitò a coprire ma non a distruggere.
Prende infatti corpo l’idea di una intercapedine voluta dal Vasari, una sorta di muro eretto a protezione dell’affresco di Leonardo del 1503 e che ora, tramite radar e sonde si sta cercando di penetrare.
I fori esplorativi stanno comunque facendo discutere, e non poco, dividendo esperti e storici dell’arte sulla questione: per cercare di rintracciare la battaglia di Anghiari, infatti, si potrebbero danneggiare le pitture di Vasari, ugualmente meritevoli di tutela.
Lo scorso dicembre, un esposto firmato da un team di critici, scrittori e storici dell’arte indirizzato alla procura di Firenze ha richiesto un sequestro preventivo dei ponteggi montati nel Salone ipotizzando il reato di danneggiamento di opera d’arte.
Non si placano tuttavia le polemiche: il prof. Seracini e il suo team infatti, non intendono bloccare le ricerche di quella che potrebbe divenire una scoperta importantissima per il mondo dell’arte e che riporterebbe alla luce un affresco straordinario, celato per oltre 5 secoli.
L’intera squadra ha inoltre pubblicato un comunicato stampa in cui annuncia ufficialmente la prosecuzione dei lavori che avverrà adottando ogni misura atta a tutelare l’opera del Vasari in primis.
Alla ricerca del dipinto sarà inoltre dedicato uno speciale documentario, dal titolo “Leonardo: l’ultimo segreto” che verrà mandato in onda in anteprima europea da Roberto Giacobbo su Voyager il 19 marzo alle 21,00 su Raidue e trasmesso poi in HD su National Geographic Channel (canale 403 di Sky) il 20 marzo, sempre alle 21,00.

Foto: Courtesy of National Geographic Society