Ci sono personalità che hanno lasciato il segno pur lasciando un vuoto incolmabile. Tempi di smarrimento questi, in cui decadono i principali valori fondamentali e vengono negati i basilari diritti umani.
Ed è per questo, forse, che oggi più che mai assume un significato particolare il ricordo di qualcuno che si è battuto per i diritti umani.
Antonio Cassese è stato una persona normale nella sua straordinarietà. Recentemente scomparso, con la sua straordinaria testimonianza di studioso e di giudice internazionale ha dimostrato dimostra come di diritti umani si può e si deve ancora parlare, rivolgendosi ad un pubblico sempre più vasto. Instancabile difensore del primato della ragione e del diritto sull’irrazionalità della violenza, il grande studioso ha lasciato in eredità il messaggio che in questo mondo dolente, può emergere con forza il ruolo decisivo dell’opinione pubblica internazionale.
Per queste fondamentali ragioni spicca la nobile iniziativa  dell’Associazione Culturale Amici del Caffè Gambrinus ONLUS – Trieste – e il Centro Studi di Diritto Comparato che quest’oggi, alle 17 organizzano l’incontro sul tema: Antonio Cassese: il Sogno dei Diritti Umani (presso l’Auditorium del Museo Revoltella – via Diaz 27, Trieste).
Attraverso contributi di studiosi, letture a leggio e proiezioni multimediali grandi voci della cultura si alterneranno nella narrazione del percorso umano e accademico di Antonio Cassese
Punto di partenza della significativa giornata sarà la domanda più difficile ed impegnativa: ha ancora senso oggi parlare di diritti umani?
Soprattutto quando nel mondo contemporaneo i conflitti sono scontri spietati tra belligeranti diseguali che fanno regredire l’uomo alla barbarie più feroce o quando dilagano forme di guerra privata che si sottraggono a qualsiasi tipo di legge che i trattati internazionali non riescono a fermare.
Nel mondo ” che va dissolvendosi e sprofonda”, per dirla con Sant’Agostino, bisogna necessariamente soffermarsi sui valori permanenti e metterne al centro la dignità di OGNI persona umana. Antonio Cassese è stato un uomo giusto, imparziale, vero giudice. Difensore di ciascun diritto negato a favore del ripristino non solo della legalità, ma anche del rispetto dell’Uomo aldilà di ogni Dichiarazione. Rispetto pieno per la persona umana che lo hanno reso paladino della forza dell’Ordinamento contro ogni tentativo di minarne le basi. E questo con autorevole libertà di pensiero e visione etica facce di una stessa medaglia, perché si è davvero liberi di esprimere la forza del proprio del pensiero solo se si è integri moralmente.

Antonio Cassese (1937 – 2011) è stato uno dei più eminenti giuristi italiani. Professore di diritto internazionale, strenuo difensore dei diritti umani, più volte delegato italiano presso conferenze diplomatiche ed organismi Europei e delle Nazioni Unite. Rappresentante del governo italiano in vari organismi dell’ONU tra cui la Commissione dei diritti umani. Presidente del Comitato del consiglio d’Europa per la prevenzione della tortura e primo presidente del Tribunale penale internazionale per la ex Iugoslavia. Nel 2004, nominato da Kofi Annan, ha presieduto la Commissione internazionale d’inchiesta dell’ONU sui crimini del Darfur e, fino a poco prima della scomparsa, è stato presidente del Tribunale speciale per il Libano.