Sembra che la questione Mezzogiorno sia finalmente tornata di moda nell’agenda delle amministrazioni pubbliche. Sempre più spesso, infatti,  le politiche del territorio tornano a parlare di giovani, e sostengono progetti in campo culturale che vanno ad arricchire la serie di sperimentazioni pubbliche per la crescita sociale ed economica del territorio.
Riaccendere i riflettori su iniziative che, passato il periodo di svolgimento, vengono dimenticate o ricordate solo in ambito locale, è forse utile per animare la spinta continua necessaria a fare di più e meglio.
Così, si è scelto di ricordare il programma “Giovani Energie in Comune”, che durante l’estate 2011 ha visto coinvolte 16 Regioni Italiane nella sfida  a valorizzare la capacità aggregante dei numerosi piccoli comuni che le compongono.
Già a livello centrale possono rinvenirsi nell’iniziativa caratteri di originalità e innovatività. Innanzitutto  il programma, nato dall’Accordo annuale attuativo tra il Dipartimento delle Politiche Giovanili e l’Associazione nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), mira a promuovere una politica di coesione sociale che investe proprio nelle giovani generazioni per la crescita del territorio, tramite la partecipazione a iniziative e programmi con gli enti pubblici, l’associazionismo privato e l’imprenditoria. Il dipartimento non si fa solo portavoce di questa tendenza, ma esso stesso adotta un atteggiamento di diretta collaborazione con la componente giovanile dell’ANCI, e non solo con il Presidente dell’Associazione Nazionale, come d’abitudine.
La partecipazione diretta dei giovani e la loro responsabilizzazione vengono legate al territorio e attuate attraverso interventi che mirano a sfruttare le sinergie tra il territorio stesso e gli interessi dei giovani, valorizzando le tradizioni enogastronomiche e folkloristike regionali.
Si creano così 5 linee d’interevento costruite intorno alle relazioni tra istruzione, formazione, volontariato e arte, le tematiche più prossime alle giovani generazioni.
Tra i progetti attuati nel Mezzogiorno, il Molise si è distinto per le soluzioni proposte alle tematiche affrontate.
 In particolare, il suo capoluogo, Campobasso, aderendo al bando “Valorizzazione della street art e del writing urbano” (linea d’intevento n.2) ha avviato il progetto L’arte per strada.
All’interno di tale contesto, durante la settimana dal 5 al 13 settembre 2011 si è svolto il festival Draw the Line, manifestazione artistica che ha consentito la realizzazione di una galleria di street art permanente a cielo aperto e, conseguentemente, una trasformazione sostenibile dell’ambiente urbano.
Sebbene la settimana clou fosse limitata al mese di settembre, durante tutto l’arco della stagione estiva il territorio ha potuto beneficiare di performance extra e random che hanno animato il capoluogo, portando turismo, stimoli, e incentivando i giovani a un’interazione continua, un dibattito e uno scambio di know-how ed esperienze provenienti dall’esterno.
Nonostante primo attore indiscusso della manifestazione fosse l’arte di strada, lo sport ha interagito con essa attraverso esibizioni snowboard su neveplast, arrampicata sportiva e skateboard.
Un connubio, quello tra arte e pratiche sportive, che, unendo due fattori culturali ed educativi, ha concesso ai giovani di vivere gli spazi cittadini a loro misura.
L’iniziativa è stata promossa dal comune di Campobasso in collaborazione e con l’ausilio tecnico dell’Associazione Malatesta, già partner del Comune nel recupero di ambienti urbani degradati, essendo concessionaria della gestione di numerose superfici murarie per un periodo di tre anni, per concedere, così a chi ne faccia richiesta, di dipingere senza rischiare risvolti legali e allo stesso tempo abbellendo la città.
Draw the Line ha consentito non solo il recupero di ambienti esteticamente deprimenti attraverso la realizzazione di opere artistiche ad alto valore comunicativo ed espressivo, ma ha anche rappresentato l’occasione per insegnare ai ragazzi a canalizzare le loro idee creative su superfici autorizzate, per evitare atti vandalici e di deturpamento dell’ambiente urbano. A tal fine, numerosi workshop, laboratori e concorsi sono stati attivati per educare i ragazzi su tematiche culturali e tecniche.