Una città come Napoli, deve e può puntare alla valorizzazione del suo territorio attraverso lo sviluppo intelligente del turismo, partendo – sicuramente – dagli innumerevoli riferimenti culturali presenti in città e dando nuovo slancio all’immagine di ‘città da visitare’, con una sapiente operazione di marketing territoriale.

Quest’ultimo passa anche attraverso una serie di eventi ed avvenimenti sensazionali ed internazionali. Per Napoli l’occasione c’è, ghiotta ed imminente: l’America’s Cup di Vela.
Napoli sarà sicuramente in grado di organizzare perfettamente il grande evento, ma saprà, altrettanto, gestire al meglio la risonanza internazionale, anche mediatica, che l’America’s Cup di Vela le darà?

E’ questa la vera sfida. “Sfruttare”, passando il termine un po’ forte, l’enorme propaganda che la città partenopea avrà, di riflesso ed inevitabilmente, per catalizzare e canalizzare le attenzioni verso un territorio unico al mondo, per bellezza naturale e per storia culturale.
Valencia ha cambiato il volto alla città grazie all’America’s Cup organizzata in terra spagnola qualche anno fa. Il sindaco della città campana, Luigi De Magistris, sta cercando insieme al suo staff di attrarre investimenti su Napoli ed una serie di interessi si stanno muovendo verso la più prestigiosa competizione di vela del mondo.

Gli amministratori locali sono impegnati a 360°: sono chiamati, infatti ad occuparsi di tutti gli aspetti logistici, a supporto della grande manifestazione e, contemporaneamente, a giocare ogni possibile carta per la migliore gestione dell’immagine cittadina. Napoli ed i suoi abitanti, sono chiamati, in queste settimane ad una attiva cooperazione.
Bisognerà infatti, tra aprile e maggio consentire alla città di cambiare il volto e non solo nell’area marittima; a partire da Via Caracciolo tra Piazza della Repubblica e Viale Dohrn, già parzialmente chiusa fino al 26 Marzo per la realizzazione delle opere utili alla realizzazione della Coppa America, la viabilità cittadina risentirà della pacifica occupazione dell’“area evento”. Ma, già autorevoli opinioni sostengono che il proverbiale senso di ospitalità dei napoletani saprà rendere meno duro il lavoro del Comune.

Anche l’imprenditoria locale, e non solo, in questi giorni è in fermento. Tra le grandi griffe che stanno preparando t-shirt, abbigliamento vario e gadget ad hoc per l’occasione, due dei più accaniti sostenitori della buona riuscita della kermesse sono Maurizio Marinella, re delle cravatte, molto attivo tra le botteghe storiche della città, e Roberta Fiorentino, nipote di Eddy Monetti, la quale propone di realizzare gadget ispirati ai catamarani.
Anche gli Hotel storici del lungomare e delle altre zone della città (ed anche ad Ischia) attendono con ansia l’evento, infatti sono attese (nelle rosee previsioni) circa 15mila presenze e – con eccellente lungimiranza – hanno rinunciato alla tentazione di aumentare, senza controllo, le loro tariffe, ma si sono limitati ad aumenti “fisiologici” di circa il 30%.

Inoltre, giusto per non smentire l’inventiva partenopea, sono attese anche iniziative “curiose”, come ad esempio, l’affitto di terrazze per vedere le regate. Infatti numerosi residenti tra Via Orazio, Via Petrarca ed il quartiere Posillipo hanno messo in affitto le proprie terrazze per permettere agli appassionati, o agli amici, di poter godere dello spettacolo da una location assolutamente esclusiva e particolare. Non si può dire che manchi a Napoli il “fiuto per il business”.

“Il programma – ha spiegato Iain Murray, direttore dell’evento – quest’anno è ancora più forte. Ogni regata conterà ai fini del campionato e tutti i team saranno impegnati tutti i giorni, particolare che riteniamo molto importante”. “E’ davvero fantastico vedere che un team come Luna Rossa ha deciso di unirsi all’AC World Series – ha detto lo stesso Murray – Già nelle ultime fasi delle tappe disputate nel 2011 abbiamo visto quanto è cresciuto il livello della flotta, con i team francesi e Team Korea in grado a più riprese di inserirsi nella lotta di vertice. A Napoli, con Luna Rossa tra le boe, le regate non potranno essere che combattute ed entusiasmanti”. Grande attesa anche per la famosissima Oracle Racing, americana, con una storia alle spalle fatta di vittorie e spettacolo.
Napoli aspettava un evento così, ed ora è arrivato. Ora non tocca far altro che cambiare la storia dell’immagine della città. Dopo il disastro dei rifiuti, un nuovo punto di partenza per confermare l’immagine di Napoli nel mondo come città dalla bellezza inusuale, ma con una nuova consapevolezza delle proprie potenzialità.

Il sindaco de Magistris ha inoltre dichiarato: “L’America’s Cup è l’occasione che Napoli aspettava da tempo per rilanciare la sua immagine internazionale. […] La città si sta preparando al meglio all’evento: c’è grande entusiasmo e la voglia di partecipazione è palpabile. Sono certo che questa kermesse non rappresenterà solo una manifestazione sportiva, ma sarà anche un volano per uno sviluppo concreto, dal turismo all’occupazione, e per dare visibilità allo scenario, già eccezionale, del lungo mare di via Caracciolo. Sarà l’occasione con cui tutti noi potremmo godere a pieno delle bellezze del mare, della spiaggia e del paesaggio che, insieme a tutta la città, saranno i protagonisti dell’appuntamento”.

Lars Borgstrom, uno dei più importanti trimmer del mondo per ben quattro volte impegnato in Coppa America, ha affermato: “sono assolutamente convinto che avere le regate davanti a Lungomare Caracciolo sia davvero fantastico. In termine di immagine, il lungomare non ha rivale alcuno.”

Altre notizie sull’America’s Cup di Napoli? Leggi anche l’articolo che il nostro collaboratore Stefano Di Lorito ha scritto per il blog di hotel.info