Sembra ormai sempre più sicura l’adozione anche nel capoluogo sardo di un pass unico per tutti i musei di Cagliari. Questa interessante novità potrà certamente incoraggiare i numerosi turisti ma anche tutti i comuni cittadini a visitare e frequentare sempre di più i diversi siti della città ad un prezzo conveniente e certamente più allettante rispetto al passato.

Con questa scelta la città di Cagliari si propone di investire attivamente sul turismo culturale, come ha sottolineato Enrica Puggioni, assessore comunale alla Cultura, all’incontro con i rappresentanti delle associazioni culturali cittadine – al quale ha partecipato anche Francesca Ghirra, presidente della Commissione Cultura – svoltosi lo scorso 12 marzo presso il teatro Massimo di Cagliari.

La volontà di istituire un biglietto unico per tutti i musei della città fa parte, pertanto, del più ampio progetto dell’amministrazione comunale – alquanto audace in questo periodo di crisi – che ha come obiettivo quello di rendere Cagliari un modello culturale a livello internazionale, mediante l’attuazione di progetti e programmi capaci di rinnovare la città e renderla un laboratorio culturale a servizio del cittadino.

In breve tempo sarà quindi definito un nuovo piano per la città e per il suo circuito di musei e di siti culturali, il quale oltre a confermare realtà ormai consolidate porterà anche altre interessanti novità. L’incontro con l’assessore ha, infatti, rassicurato i rappresentanti delle associazioni culturali circa i fondi che saranno destinati alle varie attività delle stesse garantendo che, nonostante i tagli previsti dal Governo, l’amministrazione comunale concentrerà i suoi sforzi sulle attività culturali che da essa dipendono, dal momento che si ritiene oggi indispensabile affidare proprio alla cultura un ruolo fondamentale per lo sviluppo economico e sociale.

Per questo motivo, il piano a cui sta lavorando l’Assessorato prevede un maggiore coinvolgimento degli operatori del settore non soltanto nella fase che riguarda le attività di gestione, ma anche nella preliminare ed essenziale fase di pianificazione e progettazione.

Per poter realizzare questo progetto, il Comune ha intenzione di preparare un bando “a due fasi”: da una parte l’amministrazione individuerà le aree sulle quali investire, dall’altra le associazioni daranno il loro contributo nello sviluppo dei diversi progetti, partecipando ai nuovi bandi, che saranno pubblicati in breve tempo.

Grazie a questo bando, inoltre, si potranno potenziare e valorizzare le attività e le iniziative dei maggiori centri culturali della città, alcuni dei quali costituiscono realtà già da tempo consolidate, come l’Exmà, il Ghetto, Villa Muscas e il Lazzaretto. Questi centri culturali, nelle intenzioni del Comune, dovranno diventare i luoghi chiave e di riferimento per la città, assumendo identità ben definite e proponendo rispettivamente progetti differenziati; così, se il Lazzaretto dovrebbe diventare un centro dedicato all’educazione dei bambini e dei più giovani, l’Exmà potrebbe aprire le sue porte all’arte contemporanea, anche come centro di produzione artistica.

In questo contesto, l’introduzione del biglietto unico non costituirebbe certo una novità se paragonata ad iniziative analoghe di altre città nel territorio nazionale, nelle quali la cooperazione tra strutture – con la creazione di un vero e proprio circuito territoriale – e un unico pass, che livella di fatto i prezzi, permettono al grande pubblico di visitatori di beneficiare di mostre, musei e biblioteche.

Già lo scorso ottobre, ad esempio, era stato introdotto un biglietto unico a Milano in occasione dell’esposizione sull’Arte Povera per la Triennale, puntando all’avvicinamento del più ampio pubblico e soprattutto delle famiglie all’arte.

In un panorama di difficile e precaria gestione dei beni e delle attività legate alla cultura che rispecchia la crisi economica e sociale del nostro paese, sembra essere sempre più necessario, quindi, aprirsi a soluzioni ‘fluide’, compatibilmente alle diverse identità e amministrazioni. E’ auspicabile che i musei propongano un’offerta unica e organica e come ha dichiarato la direttrice della casa-museo Poldi Pezzoli, Annalisa Zanni, è necessario creare un sistema artistico vitale prendendo a modello altre realtà europee ed italiane, nelle quali il biglietto unico da utilizzare tutto l’anno è uno strumento capace di far aumentare i visitatori nei musei e di stimolare visite ripetute, abituando le famiglie a trascorrere i fine settimana nei musei, grazie ad un prezzo appetibile ed anche mediante incentivi su cataloghi e altri benefit.

Cagliari sembra quindi essere sulla buona strada in questo senso e sta già effettuato delle prove generali con la mostra dei reperti di archeologia subacquea, allestita al Ghetto, il cui biglietto permette l’accesso anche al museo archeologico.