Il lupo perde il pelo, ma non il vizio… O, per usare una famosa citazione di Falcone, gli uomini passano, ma le idee restano… E così, nonostante il cambio di amministrazione, Napoli riproporrà anche quest’anno una delle manifestazioni che l’hanno caratterizzata maggiormente nel corso dell’ultimo ventennio, il Maggio dei Monumenti. Giunta alla diciottesima edizione, l’iniziativa intende far riscoprire ai napoletani e ai turisti in visita alcuni degli angoli più nascosti del territorio e alcune delle realtà storico – artistiche che, normalmente, per motivi di sicurezza o per mancanza di fondi, sono chiuse al pubblico.

Bisognerà aspettare la metà del mese di aprile per conoscere il programma dettagliato dell’evento, ma l’assessore al Turismo Antonella di Nocera ha già messo in chiaro alcuni dei punti fermi dell’edizione di quest’anno, che sarà ben diversa dalle precedenti sotto svariati punti di vista, a partire dalla scelta dei luoghi interessati dal “traffico” turistico: mentre in passato è stata data precedenza alla zona del centro storico e ai principali monumenti partenopei, quest’anno il Maggio allargherà le sue braccia anche alle zone più periferiche del capoluogo campano, in modo da evidenziare e potenziare l’identità culturale della città.

Saranno, così, aperte e valorizzate alcune tra le strutture e zone più interessanti, tra cui il complesso di San Giovanni Maggiore Pignatelli, il complesso monumentale di San Domenico Maggiore, le zone di interesse culturale del rione Sanità e di piazza Mercato e la caratteristica Pedamentina, il percorso a scale che collega Montesanto (e il centro antico) alla zona alta del Vomero (in particolare la Certosa di San Martino e Castel Sant’Elmo).

Accanto a questa prima, importante, novità, il Comune ha pensato anche ad altre iniziative interessanti: una di queste riguarda la costruzione di nuovi percorsi turistici da sviluppare in occasione delle manifestazioni internazionali che, nei prossimi mesi, vedranno Napoli protagonista (America’s Cup e Forum delle Culture in primis) e in grado di coinvolgere anche territori che, generalmente, rimangono ai margini dei più comuni circuiti turistici. Come nelle passate edizioni, i percorsi e gli eventi saranno organizzati e gestiti dalle varie associazioni culturali napoletane, in modo tale da garantire una forte e costante partecipazione “dal basso”.

A questo proposito, pochi giorni fa sono stati pubblicati i bandi per la presentazione di proposte per percorsi culturali (forse anche notturni) e visite guidate ai siti scelti e per l’organizzazione di performance multi-settoriali da svolgere nei vari quartieri. Altro grande ritorno è il progetto “La scuola adotta un monumento”, realizzato con la preziosa collaborazione della Fondazione Napoli 99 e indirizzato alle scuole, per avvicinare maggiormente i ragazzi al patrimonio culturale del territorio in cui abitano e, soprattutto, imparare a rispettarlo.

La novità più grande, però, arriva dal fronte pubblicitario, perché quest’anno la campagna vedrà la partecipazione degli studenti del corso di Graphic Design dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Le immagini create giocano molto sugli elementi caratteristici della città e su una grafica nuova, immediata, capace di parlare facilmente a ogni classe di età. Tra le varie proposte giunte all’amministrazione comunale, ne sono state selezionate sette, tra le quali, poi, verrà scelta l’immagine finale che avrà l’onore di rappresentare, in Italia e all’estero, l’immagine di Napoli e del Maggio 2012.

Un Maggio che quest’anno, come si è appena visto, avrà un volto nuovo sotto svariati punti di vista… Merito anche della boccata d’ossigeno giunta dallo sblocco dei fondi FAS (fermi da circa quattro anni), che potranno essere utilizzati dal Comune di Napoli per migliorare l’illuminazione dei monumenti (praticamente assente in alcuni punti), le informazioni turistiche attraverso la cartellonistica, la pubblicità delle iniziative principali, soprattutto per richiamare pubblico dall’estero, e, infine, per potenziare i servizi igienici pubblici. Che sia davvero una svolta positiva?