Si era temuto il peggio per il suo parroco dopo i gravi crolli che hanno colpito la Basilica di Santa Maria Assunta, il duomo del paese: Carpi invece ha tirato un sospiro di sollievo quando è stato reso noto che, nonostante i gravi danni, il sacerdote non era rimasto coinvolto nelle frane provocate dal terremoto. A pochi chilometri da Mirandola, nella provincia di Modena, Carpi ha rischiato di perdere il suo gioiello architettonico, il suo duomo dedicato all’Assunta. Commissionata dal principe rinascimentale Alberto Pio, i lavori della splendida chiesa rinascimentale iniziarono nel 1514 sotto la direzione dell’architetto Baldassarre Peruzzi, che riprese le idee che il Bramante e il Raffaello avevano per il cantiere della basilica di San Pietro a Roma. I lavori vennero interrotti dal 1525 e ripresero nel 1606, quando furono realizzate le tre navate e la facciata in stile barocco. Solo nel 1768 venne completata la cupola: questa risultò essere troppo alta e slanciata quindi venne sostituita già nel 1771 con una più bassa. L’edificio è stato terminato e consacrato infine nel 1791. Al suo interno sono conservate diverse opere d’arte del Seicento emiliano e veneto: Teodoro Ghisi, Matteo Loves, Sante Peranda, Luca Ferrari e Giacomo Cavedoni. In queste ore sono in corso le verifiche dei vigili del Fuoco e pertanto l’edificio è ancora considerato inagibile.

Sono diverse le macerie sparse nella piazza dei Martiri di Carpi a testimoniare che i danneggiamenti hanno interessato non solo la chiesa madre: molti i pennacchi franati a terra e i vigili del fuoco hanno asportato alcuni camini pericolanti sui tetti di Palazzo dei Pio e sul Portico del Grano.

In attesa che venga effettuata una stima conclusiva dei danni riportati, vi mostriamo un video che riassume quale immenso patrimonio artistico è racchiuso all’interno del piccolo borgo di Carpi.

 

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