taftersaloonIl banco non è male.
Legno grezzo, di quelli che ti fanno i gomiti e non solo, se non stai bene attento a come ti muovi.
Del resto, il saloon deve portare con lui una certa quale eredità in cicatrici.
L’esperienza è importante: da qualche parte lungo la Frontiera si dice che sia il proiettile di ogni colpo andato a segno.
Ma non siamo qui per parlare delle lunghe cavalcate in equilibrio sul confine, quanto di quello che siete venuti a bere: che sia per ristorarvi o per dimenticare, poco importa.
Questo vecchio cowboy sarà sempre qui, pronto a riempirvi i bicchieri e sempre in attesa del prossimo brindisi.

 

 

 

 

 

 

 

machetekillsMachete Kills
di Robert Rodriguez

Da gustare come: un mezcal con il verme.

Se avete bisogno di: pulp, trash, sangue e violenza come se piovessero.

Di cosa si tratta: torna sugli schermi l’antieroe già cult Machete, interpretato da Danny Trejo – ormai una leggenda vivente della Hollywood alternativa -, alle prese con quello che dovrebbe essere il capitolo centrale della sua trilogia, in una pioggia di sangue, proiettili, sesso e morte.
Se il primo capitolo fu una vera scoperta, con questo secondo Rodriguez tenta l’impresa di stabilire uno standard “in grande” del suo successo forse più clamoroso. Le carte in regola per centrare il bersaglio grosso ci sono tutte: ora starà al pubblico essere forte abbastanza da sopportarlo.

 

 

 

 

 

 

Questione di TempoQuestione di tempo
di Richard Curtis

Da gustare come: un rosso avvolgente.

Se avete bisogno di: una storia d’amore oltre le regole che vi ricordi i fasti di “Eternal sunshine of the spotless mind”.

Di cosa si tratta: il giovane Tim, impacciato e timido, scopre di avere la possibilità di viaggiare nel tempo e riscrivere la sua vita. Desideroso di poter avere una possibilità con Mary, gioca ogni carta possibile per poter conquistare la donna, rivivendo il loro incontro fino a trovare la via per il suo cuore.
Ma giocare con i massimi sistemi non è mai così semplice come si crede: echi di Eternal sunshine e di Ruby Sparks per una delle commedie romantiche più interessanti della stagione.

 

 

 

 

 

 

Le-Passe-PosterIl passato
di Asghar Farhadi

Da gustare come: pastis liscio, senza acqua.

Se avete bisogno di: scoprire – o riscoprire – uno dei registi più interessanti del panorama mediorientale alla sua prima esperienza “europea”.

Di cosa si tratta: un divorzio difficile vissuto in un Paese straniero e cercando di superare un passato doloroso per una coppia ormai lontana nel percorso della vita. Dopo il meraviglioso “Una separazione”, Fahradi torna ad esplorare la realtà complessa dei rapporti di coppia – e la loro fine -, ma anche quella della condizione della donna e della libertà di pensiero.
Uno degli appuntamenti più importanti dell’autunno per gli appassionati del Cinema d’autore.

 

 

 

 

 

 

wolfcholdrenWolf children
di Mamoru Hosoda

Da gustare come: sakè bollente.

Se avete bisogno di: avere l’ennesima conferma che il Cinema d’animazione ha da offrire le stesse garanzie di quello di fiction.

Di cosa si tratta: una fiaba che racconta l’evoluzione dei rapporti all’interno di una famiglia, una pellicola di formazione che parte da uno spunto fantasy per raccontare i dolori della crescita, il rapporto con la società e la natura.
Mamoru Hosoda, autore del noto “La ragazza che saltava nel tempo”, torna sul grande schermo con un film degno della grande tradizione dello Studio Ghibli, per appassionati e non solo, e senza dubbio una delle proposte migliori che il genere abbia regalato al pubblico nel corso del 2013.

 

 

 

 

venusfourrureVenere in pelliccia
di Roman Polanski

Da gustare come: assenzio verde.

Se avete bisogno di: un’esperienza teatrale raccontata da uno dei Maestri del Cinema europeo.

Di cosa si tratta: appoggiandosi alle interpretazioni di Mathieu Amalric e della moglie Emmanuelle Seigner, Roman Polanski torna a cimentarsi con un “dramma sociale” da camera legato a doppio filo alla rappresentazione della Venere in pelliccia di Von Sacher-Masoch, all’origine di un gioco di seduzione e lotta tra il regista e la protagonista dello spettacolo.
Forse non si tratterà del Capolavoro del regista, ma l’intensità del suo lavoro riesce sempre a regalare al pubblico inquietudine ed emozioni.