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Rafael Benitez, allenatore di calcio, spagnolo ma con lunghe frequentazioni britanniche (avendo allenato in Inghilterra per molti anni), tanto da produrre contaminazione culturale, sembra che in questo momento sia il miglior “testimonial” della cultura e dei beni culturali di Napoli e della Campania.
Rafael, detto Rafa, divenuto dopo poche ore dal suo arrivo a Napoli Rafè (trasformato ormai in Don Rafè), ha infatti già fatto visita ad alcune delle più grandi miniere d’oro e cultura campane, come il Teatro San Carlo, gli Scavi di Pompei, il Palazzo Reale di Napoli, la Reggia di Caserta e la Cappella Sansevero, sottolineando al termine di ogni visita lo stupore per la bellezza riscontrata in luoghi, d’arte e storia, unici al mondo.
Il Gran Tour di Benitez, come è stato definito, è scaturito dalle segnalazioni arrivate dai tifosi del Napoli (e non) attraverso il suo sito ufficiale, sollecitati dallo stesso allenatore, poco dopo la firma sul contratto che lo avrebbe legato alla squadra ed alla città, a proporre un elenco dei posti più belli da visitare di Napoli e della Campania.
L’appello che è stato accolto immediatamente con gran piacere, ha trasformato i tifosi in “esperti culturali” che hanno sollecitato il loro beniamino a visitare i più bei luoghi d’arte campani. Sono piovute le raccomandazioni per mister Rafa: dalla Cappella di Sansevero agli Scavi di Pompei ed Ercolano, da Spaccanapoli al Teatro San Carlo, dalla Reggia di Caserta a Marechiaro.
E così Don Rafè non ha potuto sottrarsi alla voglia di conosce a fondo il territorio straordinario che lo ospita e, sorprendentemente, non si è limitato a visitarli “quei luoghi” e ad apprezzarne la magnificenza, ma si è trasformato in “portavoce” e “promotore” della bellezza di Napoli e della Campania e lungimirante “manager della cultura” con puntualizzazioni sulle strategie di valorizzazione.
Dopo le prime visite ecco, infatti, che una sua affermazione arriva subito in testa ai giornali ed alle discussioni sui social: “La Campania è bellissima, ma il marketing non è all’altezza. […] Luoghi come Palazzo Reale, il Cristo Velato in un altro paese, con un altro tipo di marketing sarebbero sicuramente venduti di più. Penso a Pompei, che è un luogo bellissimo ma si può vendere meglio e questo porterebbe anche lavoro e soldi al territorio”. Il risalto è stato tale da coinvolgere anche l’assessore alla cultura ed al turismo della Regione Campania, Pasquale Sommese, che cita Benitez come un ottimo “ambasciatore” e lo ringrazia per il suggerimento.
Ogni nuovo apporto di pensiero, ogni nuovo stimolo e ogni nuova opportunità per contribuire al rilancio e alla promozione del grande patrimonio culturale italiano – e campano – ben vengano!
Rafa Benitez, che ad ogni occasione utile cita la cultura e la passione per Napoli, intesa oltre la squadra di calcio, ha conquistato tante simpatie ed ha prodotto una ampia e positiva attenzione per i problemi legati alla valorizzazione dei luoghi d’arte, coinvolgendo, attirandone l’attenzione, Istituzioni, addetti ai lavori e cittadini (e tifosi!) che vivono tutti i giorni la città di Napoli ed i luoghi che la circondano, non accorgendosi – molto spesso – di tutta la bellezza che c’è intorno.
Un signore distinto e sorridente che arriva dalla Spagna (terra a cui la Campania è da sempre e storicamente particolarmente legata), che di mestiere fa l’allenatore di calcio, ha “aperto gli occhi” a molte persone provocando un grande richiamo con le sue visite, le foto e le affermazioni sui più straordinari siti d’arte della Campania. Aspettando le prossime visite, grazie a Don Rafè!