giornate europee del patrimonioSono passati 22 anni dall’istituzione, nel 1991, da parte del Consiglio d’Europa e della Commissione europea, delle Giornate Europee del Patrimonio, eppure questo evento continua ad essere un appuntamento imperdibile per gli appassionati di cultura, arte, musica, letteratura, archeologia, oltre che per tutti coloro che semplicemente hanno voglia di passare un weekend diverso. Lo scopo delle giornate europee del patrimionio è proprio quello di avvicinare il pubblico al patrimonio storico, artistico e culturale del territorio europeo.

Anche quest’anno, quindi, il 27 e il 28 settembre tutti i luoghi della cultura statali, oltre che istituzioni ed enti che aderiscono all’iniziativa, saranno aperti gratuitamente. Il 28 settembre sarà possibile visitare gratuitamente, anche dalle 20 alle 24, i musei che aderiscono al progetto “Una notte al Museo“.

Sono previsti anche eventi, mostre, convegni, visite guidate, appuntamenti speciali, in tutta Italia, da nord a sud. Eccone alcuni, elencati in ordine alfabetico per regione:

 

 
ABRUZZO

Pescara

Palazzo della Provincia. Convegno: Archeoprospettive, innovazione e cultura digitale: lo stato dell’arte e dell’archeologia in Abruzzo
Dai relatori prof.ssa Anna Maria Reggiani e prof. Antonio Cilli saranno trattate le tematiche inerenti le prospettive dell’archeologia in Abruzzo, anche in un’ ottica europea ed internazionale, nonché il relativo sviluppo della cultura digitale e dell’innovazione tecnologica a salvaguardia del patrimonio storico-artistico. Verrà trattato ampiamente il caso dell’Abruzzo.

Luogo: Pescara, Palazzo della Provincia – Sala Figlia di Iorio
Orario: 17.00 – 20.00
Mob: 340 7353368
presidenza@accademiadabruzzo.it
m.demenna@unidav.it
http://www.accademiadabruzzo.it

Archivio di Stato di Pescara: partecipa quest’anno alle Giornate Europee del Patrimonio con ben tre eventi.
Il percorso “Targhe storiche” per le G.E.P. avrà inizio alle ore 10,30, all’AURUM, sala F.P. Tosti, con una breve introduzione al tema. La partenza dall’Aurum prevede il seguente l’itinerario: via d’Annunzio, via Primo Vere, via De Cecco, via Scarfoglio, ritorno all’Aurum.

Luogo: Pescara, AURUM e Rione Pineta – Pescara
Orario: 10:30
Tel: 085 4549508
Fax: 085 4512783
angelamaria.appignani@beniculturali.it
http://www.archiviodistatopescara.beniculturali.it

Museo Casa Natale di Gabriele d’Annunzio: lo staff del  Museo organizza visite guidate di approfondimento dei temi della  mostra “…quando l’alba s’innamora. L’infanzia di Gabriele d’Annunzio da Pescara a Prato”,  organizzata in occasione del 150° anniversario della nascita del Poeta,  negli ultimi giorni di apertura al pubblico.

Luogo: Pescara, Museo Casa natale di Gabriele d’Annunzio
Orario: 09,00 – 14,00
Tel: 085 60391
Fax: 085 4503590
http://www.casadannunzio.beniculturali.it

 

Teramo

– Archivio di Stato di Teramo:  verrà inaugurata, giovedì 26 settembre presso la sala espositiva dell’Archivio di Stato di Teramo, la mostra dal titolo “Da un muro di idee: promuovere la cultura e raccontare la storia attraverso la comunicazione visiva”.
Fra tutti i mezzi di cui si avvale la tecnica pubblicitaria per comunicare i propri “messaggi” : musica, teatro, cinema, giornali, radio, televisione, dischi, internet, ce n’è uno in particolare che merita la nostra attenzione per l’interesse della sua storia e la qualità dei suoi risultati: è il manifesto murale, un genere che è diventato ormai da tempo un elemento tipico del paesaggio urbano rappresentando lo specchio della società perché ne riflette gusti e miti. La mostra ha il pregio di suggerire, tramite i materiali esposti, gli ambienti e le atmosfere del territorio teramano, i costumi, le tendenze nazionali dell’epoca. Lungo il percorso, i manifesti esposti consentono di mettere a fuoco come la nascita di un’estetica dei beni di consumo sia stata capace di influenzare i comportamenti dei consumatori, di stimolare la vita sociale, il tempo libero. L’iniziativa vuole poi evidenziare il ruolo svolto dal manifesto nel corso del tempo diventando un potente strumento mediatico per diffondere informazioni, propaganda politica, messaggi istituzionali ed anche per informare di fatti ed avvenimenti la popolazione italiana.

Luogo: Teramo, ARCHIVIO DI STATO SEDE DI S.AGOSTINO
Orario: Lunedì-Martedì-giovedì 9,00-1800; Mercoledì- Venerdì-Sabato 9,00-14,00
Tel: 0861-240891
Fax: 0861/242963
as-te@beniculturali.it
http://archiviodistatoteramo.beniculturali.it

 

 
BASILICATA

Potenza

Rapolla: Le Giornate Europee del Patrimonio 2013, rappresentano un’ulteriore occasione per promuovere e valorizzare il patrimonio culturale dei piccoli centri della Basilicata.
La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata, in collaborazione con il Centro Operativo Misto di Venosa, promuove una visita guidata alla scoperta della storia e dei monumenti più significativi di Rapolla: la Porta dell’Annunziata, elemento superstite della cinta muraria medievale della città, nei cui pressi fa bella mostra della sua chioma un tiglio secolare; la Chiesa di Santa Lucia, la cui edificazione viene fatta risalire al X-XI secolo ad opera dei Normanni, caratterizzata all’interno da tre navate illuminate da una luce tenue e soffusa e all’esterno dall’armonioso portale in pietra, dall’originale composizione volumetrica degli elementi architettonici e dalle coperture in lastre di pietra; infine, la Cattedrale di Santa Maria Assunta che, nonostante le numerose ricostruzioni seguite ai disastrosi eventi sismici verificatisi nei secoli che ne hanno trasformato l’originaria fisionomia, conserva ancora significative testimonianze della chiesa duecentesca.

Luogo: Rapolla, Porta dell’Annunziata – Chiesa di Santa Lucia – Cattedrale
Orario: 9.00-13.30 / 15.30-19.00
Tel: 0972 36095
Fax: 0972 36095
Mob: 339 5071641
michelevincenzodauria@beniculturali.it
http://www.sbap.basilicata.beniculturali.it

– San Fele:  In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2013, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata, in collaborazione con l’Associazione Volontaria Tutela e Valorizzazione Cascate di San Fele “U uattënniérë”, promuove la visita ad uno dei luoghi più suggestivi della Basilicata: le Cascate di San Fele, dove è ancora possibile vivere l’incanto di una natura incontaminata, tra bellissimi scorci paesaggistici.
È prevista un’escursione guidata di circa 3 ore lungo un tracciato di 5 Km seguendo il corso del torrente Bradano. Nel suo percorso a valle, assai scosceso e accidentato, il torrente genera numerose cascate di cui per ora solo alcune accessibili e opportunamente messe in sicurezza. Sulle sponde del corso d’acqua insistono ancora oggi i resti di una dozzina di antichi mulini ad acqua e di un’antica “gualchiera” – opificio per la lavorazione, follatura e pulitura della lana, operante fino al 1945. Proprio dalla trasposizione dialettale di “gualchiera”, le cascate prendono il nome di “U uattënniérë”.
Appuntamento: sabato 28 settembre 2013 ore 9.30 – Corso Umberto I, 25 – San Fele (PZ)

Prenotazione: Obbligatoria; Telefono prenotazioni: 3475187398
Luogo: San Fele, Cascate “U uattënniérë”
Orario: ore 9.30
Mob: 347 5187398
cascatedisanfele@libero.it
michele.sperduto@virgilio.it

Venosa: In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2013, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata, in collaborazione con il Centro Operativo Misto di Venosa, promuove l’apertura straordinaria con visite guidate dell’Abbazia della SS. Trinità e annesso Museo del Territorio di Venosa.
L’Abbazia benedettina (V-XII sec.), rappresenta una delle più significative testimonianze storiche non solo della città oraziana ma della Basilicata intera.
L’importante complesso monumentale comprende un avancorpo (foresteria), la chiesa paleocristiana e quella incompiuta; in correlazione con questi, all’esterno, l’elemento più antico, il battistero paleocristiano.

Il Museo del Territorio, allestito nella Foresteria dell’Abbazia della SS. Trinità, raccoglie materiale prezioso per lo studio e la conoscenza del territorio di Venosa. Oltre a reperti lapidei appartenenti all’antica Abbazia e ad un plastico che riproduce l’intero complesso abbaziale, espone i risultati di una lunga e articolata ricerca condotta dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della Basilicata con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Potenza. La documentazione cartografica e documentaria raccolta ha permesso di ricostruire il territorio extraurbano di Venosa in epoca settecentesca con l’individuazione di antichi casali, mulini, iazzi, fontane e significative strutture architettoniche religiose.

Luogo: Venosa, Abbazia della SS. Trinità
Orario: 9.00-13.30 / 15.30-19.00
Tel: 0972 36095 – 338 9898642
Fax: 0972 36095
tommaso.sileno@beniculturali.it
http://www.sbap.basilicata.beniculturali.it

 

 

CALABRIA

Catanzaro

– Archivio di Stato: Nell’ambito dell’attività promozionale, ai fini di una sempre maggiore conoscenza e valorizzazione delle fonti archivistiche, l’Archivio di Stato organizzerà, aderendo alle Giornate Europee del Patrimonio, la mostra dal titolo “La seta a Catanzaro nei secoli XVIII – XIX”.
Catanzaro fu il centro più importante della produzione serica in Calabria, tanto che, proprio con diploma regio del 30 marzo 1519, fu concesso alla città il Consolato dell’arte della seta, il primo nel regno dopo quello di Napoli fondato nel 1465. La ricca esposizione documentaria comprenderà anche pezzi non noti ancora e svilupperà le seguenti tematiche: produzione, commercio, tassazione e prezzi. Scopo principale della mostra sarà quello di avvicinare un numero maggiore di utenti all’archivio ed ai suoi documenti, che rappresentano il vissuto di un mondo che non c’è più, una testimonianza di civiltà. In modo particolare saranno incentivate, nei giorni di apertura, le visite guidate rivolte al mondo scolastico, che potrà così conoscere la straordinaria importanza delle memorie archivistiche, senz’altro tasselli importanti per la ricostruzione del mosaico della storia.

Luogo: Catanzaro, Archivio di Stato
Orario: inaugurazione ore 10,00; da lunedì a giovedì 8,30-17,00; venerdì e sabato 8,30 – 13,00.
Tel: 096 1726336
as-cz@beniculturali.it

– Lamezia Terme: La Sezione di Archivio di Stato di Lamezia Terme partecipa alle Giornate Europee del Patrimonio con la mostra documentaria dal titolo “Un viaggio nel passato attraverso i documenti della Regia Udienza Provinciale” (secc. XVII – XIX). Saranno esposti per la prima volta documenti originali, che svilupperanno tre temi fondamentali: gli arrendamenti, Nicastro e dintorni, gli atti recanti la firma di Bernardo Tanucci (Segretario di Stato, della Giustizia, Ministro degli Affari Esteri e della Casa Reale durante il Regno di Carlo di Borbone e di suo figlio Ferdinando IV). Questo evento  propone all’attenzione del pubblico una ricca selezione di documenti, che sono senz’altro fondamentali per approfondire la conoscenza della storia locale e nazionale.

Luogo: Lamezia Terme, Sezione di Archivio di Stato
Orario: inaugurazione 27/09/2013 ore 10,00; da lunedì a giovedì 8,30 – 17,00; venerdì e sabato 8,30 – 13,
Tel: 096822048
Fax: 096822048
as-cz@beniculturali.it

 

Cosenza

Rossano: In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le prov. di CS, CZ e KR realizzerà due manifestazioni che si terranno a Rossano (CS) il 28 settembre presso il Pathirion ed a Isola Capo Rizzuto (KR) il 29 settembre presso il complesso monumentale ” Fortezza di Le Castella”.  Le manifestazioni, che avranno per tema “Il Restauro e la conoscenza come occasione di valorizzazione dei beni culturali” prevedono: apertura e fruizione dei luoghi ; visita guidata da tecnici della Soprintendenza con illustrazione dei lavori di restauro in corso; tavola rotonda con esperti del settore e rappresentanti delle Istituzioni.

Luogo: Rossano, Pathirion
Orario: 10.00
Tel: 0984 75905
Fax: 0984 74987
antonio.puntillo@beniculturali.it

 

Reggio Calabria

– Archivio di Stato: Mostra documentaria sui legami socio-economici tra la Svizzera e l’Italia, con riferimenti tra l’altro all’istituzione dell’ospedale italiano a Lugano ed ai soccorsi inviati alle popolazioni di Reggio Calabria e Messina dopo il terremoto del 1908, in collaborazione con il Consolato Svizzero in Calabria-Console onorario Avv. Renato Vitetta. Inaugurazione il 29 settembre ore 17,30.

Luogo: Reggio di Calabria, ARCHIVIO DI STATO DI REGGIO CALABRIA SALA CONFERENZE
Orario: 9,00 -13,00 da lunedì a sabato
Tel: 0965 653211
Fax: 0965 6532212
as-rc@beniculturali.it
http://www.archiviodistatoreggiocalabria.beniculturali.it

 

 

 

CAMPANIA

Avellino

Biblioteca statale di Montevergine: In occasione delle Giornate europee del patrimonio La biblioteca statale di Montevergine ha organizzato l’evento “Storia, tradizione e musica”.
L’evento si snoda in due momenti molto importatnti: il primo Percorsi didattici – visite guidate al complesso monumentale (Biblioteca e settecentesco palazzo abbaziale di Loreto) e illustrazione delle due mostre attualmente aperte 21 luglio 1938 – 21 luglio 2013 ; 75 anni di storia e cultura delle Biblioteca statale di Montevergine e Pellegrini a Montevergine.
I percorsi didattici osserveranno i seguenti orari: mattina 9,30 e 11,00; pomeriggio 13,30 e 16,30.
La giornata si concluderà con il Concerto cameristico La musica nell’anima per soprano, pianoforte e violino. Il concerto organizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale Stravinsky si terrà nel Salone degli Arazzi del palazzo abbaziale di Loreto alle ore 18,30.

Prenotazione: Obbligatoria; Telefono prenotazioni: 0825 787191; Url prenotazioni: bmn-mnv.reference@beniculturali.it
Luogo: Mercogliano, Biblioteca Statale di Montevergine – Palazzo abbaziale di Loreto
Orario: 8,30 – 14,30 ; 14,30- 20,30
Tel: 0825 787191 – 789933
Fax: 0825 789086

 

Caserta

–  Reggia di Caserta: Nell’ambito del progetto “La notte dei musei” cui la Reggia di Caserta ha aderito: Visita agli Appartamenti Storici e alla Pinacoteca.Visite guidate alla sezione Arti Decorative e ai Sottotetti. Musica classica e letture di brani letterari nei vari ambienti degli Appartamenti con l’apporto dell’Accademia Jervolino di Caserta (Maestro Antonino Cascio).

Luogo: Caserta, Palazzo Reale
Orario: orario museo
Tel: 0823277428
Fax: 0823354516
vega.demartini@beniculturali.it
http://www.reggiadicaserta.beniculturali.it

 

Napoli

– Biblioteca universitaria: L’esposizione, di cui verrà realizzata la versione digitale sul sito web della Biblioteca, si propone di offrire una panoramica storico-bibliografica, soprattutto sui giornali di moda o femminili posseduti dalla Biblioteca Universitaria, nell’arco di tempo che va dal 1800 al 1930. L’allestimento è completato da filmati, fotografie, abiti e accessori  prestati da Istituzioni culturali e collezionisti privati. L’esposizione è visitabile dal 28 settembre al 5 ottobre, dalle 8.30 alle 13.30, presso la Sala lettura della Biblioteca Universitaria, via G. Paladino n. 39.

Luogo: Napoli, Biblioteca Universitaria
Orario: 8.30-13.30
Tel: 0815517025 081/5514484
Fax: 081 5528275
bu-na@beniculturali.it
http://www.bibliotecauniversitarianapoli.beniculturali.it

– Certosa e Museo di San Martino: Si rinnova l’appuntamento alla Certosa e Museo di San Martino per gustare le deliziose uve biologiche degli antichi ceppi cornicella e catalanesca. La vendemmia si svolgerà nei giardini, seguendo il percorso della vigna, pianta con antichi significati storico-religiosi ma anche simbolo dell’abbondanza e della forza rigenerativa.

Luogo: Napoli, Certosa e Museo di San Martino
sspsae-na.sanmartino@beniculturali.it

– Castel Sant’Elmo: Nel forte di Sant’Elmo, realizzato per volere dell’imperatore Carlo V e del Viceré Pedro da Toledo dallo spagnolo Pedro Luis Escrivá, nella prima metà del XVI secolo, sul sito dove già insisteva il Belforte angioino, saranno sperimentati, nell’ambito dell’architettura fortificata “alla moderna”, nuovi ed innovativi criteri di difesa che fanno del forte napoletano un esempio unico nella complessa storia dell’evoluzione dell’architettura difensiva. Il percorso di visita intende offrire una lettura sotto il profilo tecnico – militare di Castel S. Elmo facendo acquisire al visitatore il linguaggio specifico delle fortificazioni cinquecentesche: cannoniere difensive ed offensive, difesa passiva ed attiva, tiri radenti e di fiancheggiamento, angoli morti, merli e merloni, ed, ancora, le varie artiglierie in dotazione: colubrine, sagri, smerigli, falconetti, spingarde, etc.

Luogo: Napoli, Castel Sant’Elmo
sspsae-na.santelmo@beniculturali.it

 

Salerno

– Museo Diocesano: Sabato 28 settembre 2013, alle ore 11.00, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, presso la sala Santa Caterina del Museo Diocesano “San Matteo” di Salerno, la Soprintendenza per i BSAE per le province Salerno e Avellino e i Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli presenteranno il restauro del dipinto quattrocentesco Madonna con Bambino e Santi di Pavanino da Palermo, rubato dalla chiesa di San Biagio in Eboli nel 1990 e recuperato dal Reparto Speciale dell’Arma dei Carabinieri.

Luogo: Salerno, Museo Diocesano ‘San Matteo’
Orario: 11:00 – 13:00
Tel: 089 239126
emilia.alfinito@beniculturali.it

 

 

 

EMILIA ROMAGNA

Bologna

– Quadreria della Fondazione Ritiro San Pellegrino: In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, la Fondazione Ritiro San Pellegrino apre le porte della sua quadreria, che comprende 126 opere esposte presso i locali di Emil Banca credito cooperativo, ad Argelato in via Argelati n. 10.
Sabato 28 settembre, alle ore 18.00 è prevista la conferenza “San Michele Arcangelo tra fede, arte e storia”, con i relatori dott. Luca Balboni e Don Massimo Fabbri.
Domenica 29 settembre, l’apertura al pubblico si svolge dalle ore 18 alle ore 22.

Luogo: Argelato, Emil Banca credito cooperativo
Orario: dalle 18.00 alle 22.00
Mob: 3480090152

– Palazzo della Mercanzia: Cinque visite guidate al Palazzo della Mercanzia, uno degli edifici di maggior valore storico-architettonico di Bologna, trecentesca sede del Foro dei Mercanti, per gruppi di 30 persone max, con prenotazione obbligatoria, nella mattina di sabato 28 settembre 2013.
La visita, oltre alla storia del Palazzo e dell’Istituzione che vi ha sede, è dedicata all’opera di Alfonso Rubbiani (di cui ricorre quest’anno il centenario della scomparsa) nel restauro dell’edificio avvenuto alla fine dell’Ottocento.

Prenotazione: Obbligatoria; Tel prenotazioni: 051 6093454; Url prenotazioni: info@bo.camcom.it
Luogo: Bologna, Palazzo della Mercanzia
Orario: 9.30, 10.00, 10.45, 11.15, 12.00
Tel: 051 6093454
Fax: 051 6093451

– Biblioteca Universitaria: In Mostra sono esposti preziosi manoscritti, libri antichi e moderni, che prendono in considerazione la storia della musica e dell’editoria musicale a Bologna, documentate dai fondi della biblioteca. L’esposizione prevede anche un omaggio a Verdi, attraverso gli spartiti di sei compositori ‘minori’ che rivivono grazie alle rare copie pervenute alla BUB per diritto di stampa.

Luogo: Bologna, Biblioteca Universitaria di Bologna
Orario: sab ore 10-19.15, dom ore 13.45-19.15
Tel: 051 2088300
Tel: 051 2088306
Fax: 051.2088385
direzione@bub.unibo.it
http://www.bub.unibo.it

 

Modena

– Musei Civici: Un patrimonio museale da scoprire attraverso otto tappe fra le raccolte artistiche, archeologiche ed etnologiche. Visita guidata gratuita alle ore 17 sabato e domenica a cura di Mediagroup98.

Luogo: Modena, Musei Civici
Orario: ore 17.00
Tel: 059 2033100
Tel: 059 2033125
Fax: 059 2033110
museo.arte@comune.modena.it
http://www.comune.modena.it/museoarte

 

Ravenna

– Cervia, Casa delle Farfalle: Escursione a piedi guidata alla scoperta dell’importanza della Biodiversità.
Un percorso dedicato al mondo animale e vegetale del territorio, con partenza da Casa delle Farfalle & Co. e arrivo al Parco Naturale di Cervia, accompagnati da un esperto operatore.

Luogo: Cervia, Casa delle Farfalle e Co.
Orario: dalle 15.30 alle 18.00
Tel: 0544 995671
Fax: 0544 998308
casadellefarfalle@atlantide.net
http://www.atlantide.net/casadellefarfalle

– Alfonsine, Casa Monti: Giornata dedicata all’importanza del dialetto romagnolo in compagnia delle poesie dialettali di Hedda Forlivesi e visita guidata in dialetto romagnolo delle Alfonsine a cura del naturalista Luciano Cavassa.

Luogo: Alfonsine, Casa Monti
Orario: 17:30
Tel: 0544 869808
Fax: 0544 869808
casamonti@atlantide.net
http://www.atlantide.net

 

 

FRIULI VENEZIA GIULIA

Trieste

– Mini Mu Parco di San Giovanni. Laboratorio: il parco di San Giovanni tra scatti fotografici e arte digitale. Un confronto fra l’anima delle cose e l’arte alla luce dei mutamenti introdotti dall’avvento delle tecnologie digitali. A cura di RICCARDO DALISI ACQUA DUE 0.

Costo del biglietto: Per informazioni 349 7868180
Prenotazione: Obbligatoria
Luogo: Trieste, Mini Mu Parco di San Giovanni
Orario: 15.00 – 19.00
Tel: 040 392113
Fax: 040 635589
info@mini-mu.it
http://www.mini-mu.it

– Palazzo Economo, Salone Piemontese: Verdi contro Wagner? Differenze e relazioni fra due mondi musicali. Lectio magistralis del Maestro Marco Maria Tosolini, con la partecipazione straordinaria di Sebastiano Frattini al violino.
Sono veramente così distanti i mondi musicali, e più significativamente culturali, di Verdi e di Wagner, dei quali un curioso caso del destino fa celebrare il bicentenario della nascita assieme, essendo entrambi nati nel fatidico 1813? In senso sostanziale probabilmente si. Tuttavia, nei labirinti dell’esperienza storica, con riferimento non solo ad aspetti ovviamente musicali ed operistici, vi sono tracce quanto mai interessanti di momenti che vedono talvolta convergere azioni e pensieri dei due giganti del teatro musicale del XIX secolo.
La Lectio magistralis aperta disserta proprio sulla disamina delle evidenti differenze e delle sotterranee relazioni fra le poetiche di Verdi e di Wagner, cercando di compiere, non senza l’aiuto prezioso di una misurata ironia, una “discesa agli inferi” della creatività di entrambi, con riferimenti, talvolta imprevedibili, a poetiche di altri autori. La Lectio sarà arricchita dalla fruizione di materiali audio-video e impreziosita dalla performance musicale del Maestro Frattini.

Luogo: Trieste, Palazzo Economo, Salone Piemontese
Orario: 11.00
Tel: 040 4194811
Fax: 040 4194820
dr-fvg@beniculturali.it
http://www.friuliveneziagiulia.beniculturali.it

 

 

LAZIO

Roma

– Museo H. C. Andersen: Il 27 e il 28 settembre 2013 il Museo Hendrik Christian Andersen e la Galleria nazionale d’arte moderna ospiteranno ”Atmosfere. Tra etica ed estetica”, il convegno internazionale promosso dall’Università degli Studi di Torino e da Sensibilia. Colloquium in perception and experience, in collaborazione con l’Accademia di Francia Villa Medici, l’Ambasciata di Finlandia e l’American Academy, Roma.

Luogo: Roma, Museo H.C. Andersen
Orario: 9.30-19.30
Tel: 06 3219089
s-gnam.museoandersen@beniculturali.it
http://www.museoandersen.beniculturali.it

– GNAM: In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2013, che prevedono l’apertura gratuita al pubblico di tutti i luoghi statali della cultura, la Galleria nazionale d’arte moderna e i suoi musei satelliti offrono ai visitatori una serie di iniziative.

La Galleria nazionale inoltre, sabato 28, aderisce al progetto Una notte al museo, con apertura serale straordinaria, per l’occasione gratuita, dato che si pone come naturale prosecuzione della Giornata del Patrimonio. Durante la serata, alle ore 21.00, si terrà la conferenza “TECNICHE MISTE SU SCHERMO. I cinema d’artista in Italia negli anni ’60-’70”, a cura di Bruno Di Marino, che proporrà al pubblico alcuni film tratti dal dvd Lo sguardo espanso. Cinema d’artista italiano: un’antologia, edito da Minerva/Rarovideo.

Luogo: Roma, Galleria nazionale d’arte moderna
Orario: 8.30-19.30
Tel: 06 322981
Fax: 06 3221579
s-gnam@beniculturali.it
http://www.gnam.beniculturali.it

– Isola Farnese: Visite guidate alla Tomba dei leoni ruggenti di Veio, la più antica tomba etrusca dipinta, risalente agli inizi del VII secolo a.C.. Le raffigurazioni di belve e uccelli sulle pareti della tomba ci invitano ad entrare nel mondo e nell’ideologia dei principi etruschi.
Sede: Veio, Tomba dei leoni ruggenti
Appuntamento presso l’area archeologica del santuario di Portonaccio in Via Riserva Campetti (la tomba distante circa 5 Km. dovrà essere raggiunta con mezzi propri).

Luogo: Roma, località Isola Farnese
Orario: Area archeologica; 08,00 – 16,00. Visite guidate alla Tomba ogni ora per gruppi di max 10 persone dalle ore 10,00 alle ore 15,00
Tel: 06.30890116
laura.derme@beniculturali.it
http://etruriameridionale.beniculturali.it/index.php?it/136/area-archeologica-di-veio

– Terme di Diocleziano: Nelle sale del Museo Epigrafico, del Museo Protostorico, nella Certosa e il Chiostro di Michelangelo e nelle sale X e XI  del Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano avrà luogo lo spettacolo Visual Arts Department  diretto dal M° Antonio Di Vaio. Coreografia di  Vito Bortone.

Programma serale:
Ore 20.00
esibizione del Visual Arts Department – Sala X delle Terme di Diocleziano

Ore 21.00
Replica del  programma pomeridiano

Ore 22.00
” Concerto in D-anza”. Sulle note del Violin Concerto in D Major Op. 35 di Tchaikovsky, si ricorderà a vent’anni dalla sua dipartita il grande danzatore russo Rudolf Nureyev

Luogo: Roma, Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano
Orario: dalle ore 15.00 alle ore 22.00
http://archeoroma.beniculturali.it

– Villa Borghese: Il deposito delle sculture di Villa Borghese presso il Museo Pietro Canonica raccoglie circa ottanta opere provenienti in gran parte dalla Collezione Borghese, originariamente ubicate a decoro della villa. Nonostante le spoliazioni subite dal parco nei secoli il patrimonio delle sculture di Villa Borghese comprende ancora oggi un gruppo significativo di opere, tra le quali alcune provenienti dalle collezioni del cardinale Scipione Borghese, figura principe del collezionismo europeo del Seicento. In particolare spiccano per qualità le tre statue appartenenti in origine alla Collezione Ceoli, l’Ercole coronato, il Satiro in riposo e la Filatrice e i due leoni medievali provenienti da San Giovanni in Laterano. Un altro nucleo significativo della raccolta è quello costituito dai quattro tritoni e dai quattro mascheroni tardo-cinquecenteschi provenienti dalla Fontana dei Mascheroni e dei Tritoni al Giardino del Lago, lì collocati all’inizio del secolo XX, e in origine appartenenti alla Fontana del Moro di Piazza Navona, opera dagli scultori Simone Moschino, Taddeo Landini, Egidio della Riviera, Silla Giacomo Longhi da Viggiù e Giovanni Antonio Dosio.

Prenotazione: Tel prenotazioni: 06 0608 attivo tutti i giorni dalle ore 9,00 alle ore 21,00
Luogo: Roma, Deposito delle Sculture a Villa Borghese
Orario: ore 16.30 e ore 17.30
Tel: 06 0608

 

 

 

LIGURIA

Genova

– Villa Duchessa di Galliera: L’Associazione “Amici di Villa Duchessa di Galliera”, costituita ai fini della valorizzazione culturale del parco, attiverà un servizio di visite guidate specialistiche e finanzierà la realizzazione di brochure esplicative e l’allestimento della mostra “I Marmi Ritrovati”, con l’esposizone al pubblico dei reperti marmorei recuperati durante il restauro del Giardino all’Italiana: un’occasione unica per gli appassionati di giardini storici e di restauro, ai quali saranno svelate la storia del parco ed i personaggi che lo frequentarono.

27 settembre
Inaugurazione del Giardino restaurato
Apertura dell’esposizione “I Marmi Ritrovati”
Apertura della mostra di scultura internazionale “culture d’aria” di Luigi Canepa

28/29 settembre – 5/6 ottobre
Visite guidate al giardino e alle mostre

29 settembre
Concerto nel Giardino all’Italiana

3 ottobre
“Il giardino raccontato”:visita a cura dei bambini delle scuole elementari

5 ottobre
Visita in notturna

6 ottobre
Opera al Teatro di Villa Galliera: “Enea e Didone”
Ingresso gratuito, ad esclusione dello spettacolo “Enea e Didone”

Prenotazione: Telefono prenotazioni: 3477276837
Luogo: Genova, Villa Duchessa di Galliera
Orario: 17.00
Mob: 347 7276837
amicivillagalliera@libero.it

– Palazzo Doria De Fornari:

Performance multimediale tra gli affreschi e gli stucchi tardo-barocchi del Palazzo che fu dimora del Principe Leopoldo Doria. Un’ anticipazione delle emozioni che si potranno vivere durante gli eventi della rassegna: ascoltando la musica composta da Britten e da compositori che lo hanno ispirato entrando nell’atmosfera del teatro britteniano attraverso le anticipazioni del progetto fotografico di Margherita Marchese Scelzi, “Benjamin Britten – Il mare della Metamorfosi”.

Alle ore 19.00 visita al Palazzo con i professori Gianni Bozzo e Tiziana Ferretti che illustreranno gli affreschi, gli stucchi e i saggi di restauro.

Momenti musicali con la partecipazione degli Artisti del Teatro Carlo Felice di Genova.:

Luogo: Genova, PALAZZO DORIA DE FORNARI
Orario: ore 18.00 performances (replicate alle ore 20.00 e 21.00)

– Galleria Nazionale di Palazzo Spinola: Conversazione musicale di Roberto Iovino e Marika Colasanto.
La conversazione verterà sui rapporti che Gabriele D’Annunzio ebbe con la musica e i musicisti mettendo in risalto il riavvicinamento fra la letteratura e il teatro musicale. Si parlerà dunque della musicalità della sua poesia, dei suoi principali incontri in campo musicale, dei suoi gusti e delle sue collaborazioni riuscite (Pietro Mascagni, Francesco Paolo Tosti, Ildebrando Pizzetti, Claude Debussy, Riccardo Zandonai) o fallite (Giacomo Puccini). Marika Colasanto, accompagnata al pianoforte da Caterina Picasso eseguirà alcune liriche di Francesco Paolo Tosti e Ottorino Respighi.
Nell’occasione verrà presentato, ad evocare l’atmosfera del mondo di D’Annunzio, un abito (concesso in prestito da un collezionista privato) appartenuto all’attrice Lea Zanzi amica di Eleonora Duse.

Luogo: Genova, Galleria Nazionale di Palazzo Spinola
Orario: ore 16,30
Tel: 01 02705300
Fax: 01 02705322
palazzospinola@beniculturali.it
http://www.palazzospinola.it

– Villa Durazzo Pallavicini: ‘Associazione “Amici di Villa Durazzo Pallavicini”, costituita ai fini della valorizzazione culturale del parco, attiverà un servizio di visite guidate specialistiche: un’occasione unica per gli appassionati di “giardini storici” e di “restauro dei monumenti”, ai quali saranno svelate le logiche del progetto e le alchimie di un restauro rivolto sia al costruito, sia alla vegetazione, di cui è previsto il completo riassetto. Le visite avverranno esclusivamente su prenotazione, ogni sabato e domenica, a partire dal mese di settembre 2013.

Costo del biglietto: 10 euro
Telefono prenotazioni: 340 3020612, 328 5878644
Luogo: Genova, Villa Durazzo Pallavicini
Orario: 10.00 – 15.00
amicivillapallavicini@gmail.com
http://www.pegli.com

 

Imperia

– Chiesa di Santa Maria degli Angeli di Sanremo: L’ Orchestra Sinfonica di Sanremo si esibirà diretta dal M° Maurizio Dones insieme al Coro Troubar Clair, al Baritono Riccardo Ristori ed alla voce bianca della giovane Jennifer Ciurez. . L’ evento è a conclusione del ciclo di concerti della “III Rassegna di Musica nelle Chiese” organizzata dalla nostra Fondazione in collaborazione con l’ Accademia Chigiana di Siena di cui ospitiamo, per il terzo anno consecutivo, giovani allievi del corso di Direzione d’ Orchestra per una serie di concerti che vengono realizzati nel mese di Settembre.

Luogo: Imperia, Chiesa di Santa Maria degli Angeli di Sanremo
Orario: 21.15
Tel: 0184 505764
Fax: 0184 505850
info@sinfonicasanremo.it
http://www.sinfonicasanremo.it

 

La Spezia

– Museo del Castello di San Giorgio: venerdì 27 settembre 2013, presso il Castello di San Giorgio della Spezia inaugurazione della mostra dal titolo “Disegnato tutto il giorno – I disegni italiani di Goethe”.
La mostra raccoglie un’ampia selezione di facsimili dei disegni realizzati dall’autore tra il 1786 e il 1788 durante il celebre viaggio in Italia. La mostra, a cura di Hermann Mildenberger e Margarete Oppel, è un’iniziativa della Klassik Stiftung Weimar e della Casa di Goethe di Roma. L’attivissima istituzione museale ha recentemente ampliato i suoi spazi storici in via del Corso presentando al pubblico un’ importante selezione dei 900 disegni di soggetto italiano. Le riproduzioni realizzate in quell’occasione vengono veicolate nelle varie regioni italiane attraverso il circuito degli Istituti Culturali italo-tedeschi (Bologna, Verona, Venezia) e del Goethe- Institut.

Telefono prenotazioni: 0187 739625 ; Url prenotazioni: acit.spezia@tedescoweb.it
Luogo: La Spezia, Museo del Castello di San Giorgio
Orario: ore 18
Tel: 0187 751142
Fax: 0187 751142
http://museodelcastello.spezianet.it http://

– Museo Civico “Amedeo Lia”: Al fine di promuovere il dialogo fra espressioni artistiche differenti, il Museo potenzia la propria offerta al pubblico con un’apertura serale che prevede alle ore 20,15 una cena finger-food nel chiostro del Museo a cura del Ristorante “Come Te”, seguita alle ore 21,15 da una performance teatrale dal titolo “La figura di Pontormo”: nella cornice dei dipinti ed oggetti antichi della Collezione un racconto di Roberto Alinghieri accompagnato da Stefano Cabrera al violoncello.
E’ prevista la possibilità di partecipare al solo spettacolo teatrale. Per l’intera giornata (dalle ore 10 alle 18) è prevista la tariffa ridotta di ingresso al Museo (4,50 Euro anziché 7,00).

Costo del biglietto: Biglietto: 30,00 Euro – senza cena 10,00 Euro
Telefono prenotazioni: 0187 731100 ; Url prenotazioni: attivita.museolia@comune.sp.it
Luogo: La Spezia, Museo Civico “Amedeo Lia”
Orario: cena ore 20,15,
Tel: 0187 731100
Fax: 0187 731408
attivita.museolia@comune.sp.it
http://museolia.spezianet.it

 

 

 

LOMBARDIA

Mantova

– Basilica Palatina di Santa Barbara: La Basilica palatina di Santa Barbara, eretta dal duca Guglielmo Gonzaga nella metà del XVI secolo, possiede un organo prezioso, costruito dal grande organaro bresciano Graziadio Antegnati nel 1565. Per valorizzare i pregi dello strumento nella splendida acustica della chiesa, si propongono due momenti musicali con visita guidata, a cura dell’organista Alessandro Rizzotto: il primo presenta “il suono italiano” attraverso autori del nostro paese, il secondo “il suono europeo” attraverso compositori dei principali paesi del continente.

Luogo: Mantova, Basilica palatina di Santa Barbara
Orario: 16.00 e 18.00
santabarbara@diocesidimantova.it
http://www.antegnatisantabarbara.it

 

Milano

– Sesto San Giovanni, Galleria Campari: in occasione delle giornate europee del patrimonio 2013 Galleria Campari organizza un programma di visite guidate e gratuite alla propria collezione con un focus particolare sulla comunicazione pubblicitaria futurista.

Luogo: Sesto San Giovanni, Galleria Campari
Orario: 14.00-15.30-17.00 sabato; 10.00-11.30-14.00-15.30-17.00 domenica
Tel: 02 62251
Tel: 02 6225420
galleria@campari.com
http://www.campari.com

– Spazi espositivi dell’Archivio Storico Intesa Sanpaolo: L’Archivio storico apre le proprie sale espositive per una visita guidata, che comprenderà la proiezione del documentario Una storia italiana, prodotto dall’Archivio storico in collaborazione con il regista Alessandro Varchetta, che ricostruisce le radici plurisecolari del Gruppo Intesa Sanpaolo raccontate di pari passo con la storia del nostro Paese. Il documentario è stato diffuso nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia.
La formazione dei gruppi per la visita guidata avverrà nell’atrio di ingresso delle Gallerie di Piazza Scala, 6.

 Telefono prenotazioni: 02 87942970; Url prenotazioni: archivio.storico@intesasanpaolo.com (segnalando il numero dei partecipanti alla visita e un recapito telefonico e mail)
Luogo: Milano, Spazi espositivi dell’Archivio storico Intesa Sanpaolo
Orario: 11.00-17.00
Tel: 02 87942970
Tel: 02 87941650
archivio.storico@intesasanpaolo.com
http://www.archiviostorico.intesasanpaolo.com

– Castello Sforzesco: S’intende presentare al grande pubblico la Civica Biblioteca d’Arte, nata insieme alle raccolte d’arte, riunite nel Castello Sforzesco di Milano per mettere la fortezza ricostruita alla fine dell’Ottocento al servizio della cultura, non più emblema del potere ma simbolo del passato e del futuro della città. Una particolare attenzione fu data a documentare la vita artistica milanese e la costruzione dei musei cittadini. Per questo sarà in questa occasione ricostruita la storia di Emilio Bestetti, premiato all’Esposizione di Torino del 1898 come disegnatore di tessuti, ma ben presto diventato importante nell’editoria d’arte milanese.

Luogo: Milano, Castello Sforzesco
Orario: 16.30
barbara.galimberti@comune.milano.it
http://www.comune.milano.it/casva

 

 

MARCHE

Ancona

– Museo Diocesano di Ancona ‘Mons. Cesare Recanatini’: in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2013, il Museo Diocesano di Ancona ‘Mons. Cesare Recanatini’ organizza visite guidate gratuite, proponendo il percorso sul colore e il suo simbolismo nei seguenti giorni: sabato 28 e domenica 29 settembre alle ore 17,00.

Luogo: Ancona, Museo Diocesano di Ancona ‘Mons. Cesare Recanatini’
Orario: 17,00
Tel: 071 200391
Mob: 3392173277
Fax: 071 2085822
museo.ancona@diocesi.ancona.it
http://www.museodiocesanoancona.it

 

 

MOLISE

Campobasso

– Salcito, Palazzo Borrelli: la sezione Molise dell’ADSI – Associazione Dimore Storiche Italiane, fondata e presieduta da Nicoletta Pietravalle già Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggio, Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico del Molise, propone al pubblico dei visitatori un’edizione ampliata della mostra “Strisce e schizzi di Jac” in collaborazione con il Comune e con la Pro Loco di Salcito (Campobasso).
La mostra, che intende sottolineare l’opera dell’umorista e vignettista molisano Benito Jacovitti (Termoli1923-Roma 1997) nel novantesimo della nascita, esporrà suoi disegni a china e a pennarello, cartoline e opuscoli pubblicitari illustrati dall’artista, numeri de Il Vittorioso, esemplari dell’Albo Vitt settimanale, diari e quaderni Vitt. Tra le curiosità aggiuntive si segnalano due beffardi foglietti riempiti estemporaneamente da Jacovitti, con la sua penna a sfera, nel corso di un’allegra tavolata organizzata nel 1976 dall’ANAF – Associazione Amici del Fumetto; era ospite d’onore Lee Falk, il celebre creatore di Mandrake e dell’Uomo Mascherato; la frecciata di Jacovitti volle colpire il contrasto tra l’età del disegnatore americano, classe 1911, e della procace fanciulla che lo accompagnava. L’inaugurazione della mostra avrà luogo venerdì 27 settembre alle ore 17.30.

Luogo: Salcito, Palazzo Borrelli
Orario: 10.00-13.00; 16.00-19.00
associazionedimorestoric@tin.it

 

 

PIEMONTE

Torino

– Palazzo Reale:  In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2013 il Palazzo Reale di Torino riapre al pubblico il percorso completo dell’Appartamento dei Principi di Piemonte (chiuso dal 2010) presentando al pubblico la mostra UMBERTO E MARIA JOSE’. ULTIMI PRINCIPI A PALAZZO allestita negli ambienti da loro abitati. La mostra si chiuderà il 5 novembre 2013.

Luogo: Torino, Palazzo Reale
Orario: 8.30 – 19.30 (chiusura biglietteria ore 18.00)
Tel: 011.4361455
Fax: 011.4361557
sbap-to.reale@beniculturali.it
http://www.ilpalazzorealeditorino.it

– Museo Archeologico:  Open day dedicato alla didattica, rivolto agli insegnanti e alle famiglie. Un giorno per scoprire il Museo, incontrare gli archeologi, vivere la storia e l’archeologia.
Per il terzo anno, il Museo apre le collezioni e i giardini agli insegnanti e alle famiglie che vogliono conoscere le sue collezioni e l’offerta educativa.
Dall’insediamento taurino alla città medievale, l’antica Torino rivive tra guerrieri celti, centurioni romani e cerusici medievali. Nei giardini reali del museo e nel teatro romano si apprestano accampamenti e si ricreano antichi scenari, con gli archeologi delle ditte che operano nel Museo si fabbricano lucerne e mosaici e si mette alla prova la propria conoscenza della Torino romana.

Luogo: Torino, Museo Archeologico di Torino
Orario: 14.00-19.00
Tel: 011 5212251
sba-pie.museoantichita@beniculturali.it
http://museoarcheologico.piemonte.beniculturali.it/

– Galleria Sabauda:  La Galleria Sabauda propone un percorso guidato sul collezionismo sabaudo dalla fine del Cinquecento alla prima metà del Settecento, mettendo in evidenza le scelte figurative dei duchi di Savoia alla luce dei profondi legami politico-dinastici con le altre corti europee.

Luogo: Torino, Galleria Sabauda
Orario: 10.00/11.30/16.00/17.30
Tel: 011 5641729, 011 5641731
Fax: 011 549547
galleriasabauda@artito.arti.beniculturali.it
http://www.artito.arti.beniculturali.it

 

 

PUGLIA

Bari

– Castello Svevo: Nel compendio monumentale si potrà visitare, nella sala Angioina, la mostra fotografica “Il Castello Normanno-Svevo di Bari nella documentazione fotografica e archivistica del XX secolo”; nella sala Bona Sforza sarà possibile ammirare una esposizione di ceramica medievale e rinascimentale ritrovata negli scavi del Castello. Nella Gipsoteca è allestita la mostra permanente “Non solo Medioevo. La Gipsoteca del Castello di Bari dal cinquantenario dell’Unità d’Italia alla riapertura”.

Luogo: Bari, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bari, Barletta-Andria-Trani e Foggia (Castello Svevo)
Orario: 8,30 – 19,00
Tel: 080 5286210
Tel: 080 5286218
Tel: 080 5286219
Fax: 080 5245540
castellodibari@beniculturali.it
http://www.sbap-ba.beniculturali.it

 

Lecce

– Abbazia di Santa Maria di Cerrate: Ore 20,00 – Concerto di musica da camera.
Nella suggestiva cornice della chiesa abbaziale, il trio TriOrpheus (Chiara Papa alla chitarra, Luigi Papa al flauto e Antonio Trevisi al clarinetto) si esibirà in un repertorio di  musiche da camera.
Inoltre: ore 10,00; 11,30; 16,30 Visite guidate gratuite (anche in inglese).

Luogo: Lecce, Abbazia di Santa Maria di Cerrate
Orario: Ingresso abbazia: ore 9,30 – 13,00 e 15,00 – 19,30; ingresso al concerto (fino ad esaurimento posti)
Tel: 0832 361176
faicerrate@fondoambiente.it
http://www.fondoambiente.it

– Archivio di Stato: Il progetto vuole promuovere la conoscenza di alcune tipologie di atti notarili custoditi in Istituto, partendo dai più antichi risalenti a metà ‘500 per giungere sino a quelli del primo ‘900. La finalità è quella di evidenziare ogni possibile parallelismo tra alcuni negozi giuridici dei secoli passati, tra i quali i contratti di matrimonio, i testamenti, i mutui, ecc…, confrontandoli con le molteplici situazioni che possono riscontrarsi nell’odierno quotidiano collettivo.
Durante i previsti giorni di apertura, saranno inoltre incentivate le visite guidate in Archivio delle scolaresche, alle quali verranno illustrate le competenze e le finalità istituzionali dell’Istituto e presentate le fonti archivistiche più significative, espressione documentaria della realtà del territorio ed insostituibile strumento di ricerca per la conoscenza della storia locale.

Luogo: Lecce, Archivio di Stato
Orario: 9,00 – 13,00
Tel: 0832 246788
Fax: 0832 242166
as-le@beniculturali.it
http://archiviodistatolecce.beniculturali.it

 

 

SARDEGNA

Cagliari

– Castello di Cagliari: Il Castello di Cagliari si presenta come uno straordinario palinsesto di “città murata”, nel quale è tutt’ora leggibile la concreta applicazione delle più avanzate tecniche di difesa militare nel periodo dal XIII al XIX secolo, e insieme una realtà urbana complessa, nella quale la comunità cittadina urbana fa i conti con una poderosa cinta fortificata e ci convive.Al fine di diffondere conoscenza sullo straordinario valore storico-monumentale delle fortificazioni di Castello, saranno realizzate visite guidate lungo il circuito delle mura, con il supporto di esperti di Legambiente e dell’Università, per gruppi di massimo 20 persone alla volta. Sarà distribuito ai partecipanti materiale esplicativo, con indicazioni sui principali aspetti storici e architettonici della cinta muraria. Appuntamento alle 11.00 a Porta Cristina e conclusione alle 13.00 in piazza Costituzione.
Percorso: piazza Costituzione, Cammino Nuovo, Cittadella dei Musei, Bastione di Saint Remy.

Luogo: Cagliari
Orario: 11.00-13.00
Tel: 070 659740
salegambiente@tiscali.it

– Museo Archeologico Nazionale: “Dal dramma greco in pezzi e in pezzi scelti” – Presentazione del volume: Omero, Sofocle, Euripide, Eschilo. Chi sono i Greci? Questa la domanda che l'”ermeneuta” Monique Smadja ha il coraggio di porsi  e di sottoporre al lettore del XXI secolo. Certo, perché per capire chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo, periodicamente ritorniamo sempre a loro. Eppure, la nostra tradizione ha totalmente frainteso il loro messaggio, leggendolo con le categorie del presente, violentandolo così nel senso più autentico. Da qui, la necessità non di forzare le loro parole ma semplicemente di ascoltarle, con una purezza sconosciuta alle grandi traduzioni. Ritornare dunque ad essere discepoli dei greci, iniziati ai loro misteri, alle loro gesta e al loro eros, per capire chi noi stessi siamo. Ridonare vita a ogni poeta partecipe della bellezza universale, renderlo immortale. Fare vivere un’altra volta la parola detta una volta .

Luogo: Cagliari, Museo Archeologico Nazionale
Orario: 20.00 – 24.00
Tel: 070 60518245
Fax: 070 658871
museoarcheologico.cagliari@beniculturali.it
http://www.archeocaor.beniculturali.it

– Sella del Diavolo: Escursione guidata sul sentiero naturalistico e archeologico.
L’itinerario si snoda lungo il sentiero archeologico e ambientale della Sella del Diavolo, alle porte di Cagliari. Lungo il percorso si possono osservare testimonianze archeologiche dall’epoca punico-romana ai nostri giorni e apprezzarne i valori ambientali, naturalistici e paesaggistici.

Prenotazione: Facoltativa
Luogo: Cagliari, Località Sella del Diavolo
Orario: 10.00
Mob: 345 0480069
grigsardegna@gmail.com
http://selladeldiavolo.wordpress.com/

 

Oristano

– Pinacoteca Comunale Carlo Contini: Il “Contini” restaurato: Processione notturna de Su Jesus.
La mostra, a cura di Ivo Serafino Fenu, propone, dopo un lungo restauro realizzato dalla Ditta Restauro Arborense e con un ricco corredo documentario, la grande tela di Carlo Contini “Processione notturna de Su Jesus”, dipinta nel 1925, ad appena 23 anni. Un’opera capitale nel suo percorso artistico, che sintetizza l’esperienza formativa romana e gli approcci con l’ambiente veneziano, ponendosi come premessa per gli sviluppi di un’epopea per immagini dalla forte valenza cromo-luministica. Inaugurazione il 28 settembre alle 19.00.

Data Inizio:28 settembre 2013
Data Fine: 23 novembre 2013
Luogo: Oristano, Pinacoteca comunale Carlo Contini
Orario: 10.30-13.00 / 17.00-20.45 (chiuso domenica)
Tel: 0783 791262
info@antiquariumarborense.it

 

Sassari

– Museo Nazionale “G. A. Sanna”: Il Pensiero della Materia.
Dopo l’appuntamento di sabato all’Antiquarium Turritano l’Associazione Danza Estemporada proseguirà le proprie esibizioni nel fine settimana al Museo Nazionale “G.A.Sanna” di Sassari, dove presenterà lo spettacolo inedito “”l pensiero della materia” domenica 29 settembre alle ore 18.00.
Nella giornata di sabato e durante gli eventi di domenica l’ingresso ai Musei ed alle aree archeologiche sarà gratuito.

Luogo: Sassari, Museo Nazionale ‘G. A. Sanna’
Orario: 18,00 – 20,00
Tel: 079/272203
museosannasassari@beniculturali.it
gabriella.gasperetti@beniculturali.it
http://www.archeossnu.beniculturali.it

 

 

 

SICILIA

Catania

– Archivio di Stato: 1943. Dopo il dramma, il ritorno della democrazia.
La mostra focalizza l’attenzione, da un lato, sull’«emergenza» venutasi a creare a Catania e nella provincia con lo sbarco delle Forze alleate in Sicilia il 10 luglio 1943 e, dall’altro, sulla ripresa delle istituzioni democratiche.

Luogo: Catania, Archivio di Stato di Catania
Orario: Lunedì-venerdì, ore 9.00-18.00; sabato, ore 9.00-13.00
Tel: 095 7159860
Fax: 095 7150465
as-ct@beniculturali.it
http://www.ascatania.beniculturali.it/

 

Messina

– Archivio di Stato: SCHEGGE DI MEMORIA “Testimonianze della Seconda Guerra Mondiale attraverso le fonti documentarie conservate nell’ Archivio di Stato di Messina a settant’ anni dell’ armistizio di Cassabile”.
La manifestazione si propone di ricordare il periodo e gli eventi bellici che hanno lasciato una traccia indelebile nella nostra cultura e società. La città di Messina fu profondamente devastata da bombe dirompenti e da spezzoni incendiari. L’ occupazione delle Forze Alleate e la sottoscrizione dell’ armistizio segnano un momento di grande rilevanza storica che aprirà la strada, per quanto non priva di difficoltà, alle fondamentali riforme verso la ricostruzione e la democrazia. La mostra offre una serie di rilevanti documenti, molti dei quali inediti.

Luogo: Messina, ARCHIVIO DI STATO DI MESSINA
Orario: dal martedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 – pomeriggio martedì e giovedì dalle ore 15.00
Tel: 09 029842
Fax: 09 02984220
as-me@beniculturali.it
http://www.archivi.beniculturali.it/ASME

 

Palermo

– Archivio di Stato: Archivi, cantieri, protagonisti a Palermo. Palazzo Termine Pietratagliata tra Targogotico e Neostili.
In occasione delle GEP 2013, la Soprintendenza Archivistica per la Sicilia e l’Archivio di Stato di Palermo con la collaborazione della famiglia Termine Pietratagliata hanno organizzato una mostra documentaria sul Palazzo della nobile famiglia sito in via Bandiera. I documenti in esposizione provengono dagli archivi privati Alliata, Basile e Palazzotto,  dall’Archivio di Stato di Palermo e dall’Archivio storico comunale di Palermo. Inaugurazione ore 18.00.
Mostra a cura di: Massimiliano Marafon Pecoraro, Pierfrancesco Palazzotto e Maurizio Vesco.

Luogo: Palermo, Archivio di Stato
Tel: 091 2510628
as-pa@beniculturali.it

– Borgata dell’Immacolatella: Si inizia sabato 28 Settembre 2013 alle ore 18,00 presso la Chiesa dell’Immacolatella, in via Immacolatella allo Sperone a Palermo, con una conferenza a più voci dal titolo: “La borgata, la chiesa, l’arte”. Dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, della Presidenza Regionale SiciliAntica e di P. Giovanni Bondì, Parroco della Chiesa dell’Immacolatella, sono previsti gli interventi dell’architetto Valentina Vadalà, che terrà una relazione su: “Palermo e le sue perle. Alla scoperta delle piccole borgate della Conca d’oro”, di Francesco Baiamonte, fotografo e giornalista che parlerà su: “Quattro e Nove, luoghi e volti di un territorio” e infine della restauratrice Fanny Basso che interverrà su “Il Crocifisso recuperato”. Il giorno successivo, domenica 30 Settembre 2013 alle ore 10,00, è prevista, con la presentazione di Giuseppe Meli, una visita guidata “I segni culturali della borgata”. (Appuntamento davanti la Chiesa dell’Immacolatella).

Luogo: Borgata dell’Immacolatella, Palermo
Mob: 346 8241076
palermo@siciliantica.it.

 

Ragusa

– Archivio di Stato: Separatismo siciliano. Che satira tira.
La liberazione, la nuova Italia, la caduta della dittatura fascista fanno rivivere la democrazia. Le contrapposizioni danno vita ad interessantitestate giornalistiche alcune di breve durata, in cui si strigliano, con la satira uomini ed eventi  usando quella forza che rispecchia i tempi come è possibile leggere nelle vignette in cui si mettono in ridicolo i vari esponenti politici di spicco del tempo e numerosi episodi politici e di costume. Cantachiaro, Il Grillo Parlante, Il Solletico, L’Indipendente, Il Pettirosso, Sicilia alla Riscossa, Gioventù Siciliana, Intervallo, Marforio, L’Indice dei Fatti, Soffia Sò, L’Orlando, Chiarezza, Il Travaso, Cosmopolita, L’Uomo che ride, Piff, Paff!, Quadranti

Luogo: Ragusa, Archivio di Stato
Orario: lunedì e sabato 9-13, martedì, mercoledì, giovedì, venerd’ 9-13 e 15-17
Tel: 0932 622200
Fax: 0932 622200
as_rg@beniculturali.it

 

 

TOSCANA

Firenze

– Museo Archeologico Nazionale. Visita al Giardino Ameno.
E’ un invito a visitare il seicentesco Giardino che tra le rarità botaniche e le fioriture stagionali ospita le ricostruzioni di importanti tombe etrusche prelevate dal territorio ai primi del ‘900.

Luogo: Firenze, Museo Archeologico Nazionale
Orario: 10.30 e 12.30
Tel: 055.23575
Fax: 055.242213
http://www.archeotoscana.beniculturali.it

– Museo Egizio: Nell’ambito delle iniziative indette per le Giornate Europee del Patrimonio, Sabato 28 Settembre, alle ore 11,30, sarà inaugurato il nuovo allestimento della Sala I del Museo Egizio di Firenze, che espone i reperti egizi databili all’Epoca Predinastica, all’Antico Regno e all’inizio del Medio Regno. Oltre ad un più moderno e adeguato allestimento, anche l’apparato didattico e di comunicazione al pubblico è stato interamente rinnovato, mediante l’installazione di sette pannelli luminosi e nuove didascalie nelle vetrine, che si uniformano ai criteri già utilizzati per le sale aperte al pubblico nel 2011, che molto successo hanno riscosso sia tra i visitatori che tra gli specialisti del settore. Fra gli oggetti più importanti della sala si segnalano la statua di un faraone del Medio Regno, la variopinta statuetta di una donna che macina il grano e due pregiati vasi di alabastro con i nomi dei faraoni Unas e Merenra.

Luogo: Firenze, Museo Egizio
Orario: 11.30
Tel: 055 2357767
mariacristina.guidotti@beniculturali.it
http://www.archeotoscana.beniculturali.it

 

Pisa

– GAMeC: Artedonna. Il gruppo nasce a Pisa nel 1979, su iniziativa di alcune pittrici pisane. Nasce come C.A.D ( cooperativa arte donna) quando fare il pittore era ancora un modo di essere, uno stile di vita e voleva essere anche un mestiere. Negli anni 85-86 si è trasformata in Associazione Artistica, senza scopo di lucro. Nel corso degli anni il gruppo ha sempre continuato la sua attività non solo a Pisa ma anche in molte altre località Toscane e non, ottenendo sempre consensi e la simpatia del pubblico poichè ha sempre cercato un legame, un discorso unitario di esposizione pur rispettando la diversità delle singole espositrici. Sono diverse le realtà sociali e artistiche delle socie del gruppo. Alcune hanno mestieri attinenti all’arte, rubano il tempo alla vita attiva e lo nascondono in seno per cercare di ritrovarsi, scintilla che vibra agli stimoli del mondo. Questo è il tempo in cui fare gli artisti non basta per essere liberi e neanche per aspirare alla libertà.

Luogo: Pisa, GAMeC CentroArteModerna di Pisa
Orario: 18.00-20.00
Tel: 050 542630
info@centroartemoderna.com
http://www.centroartemoderna.com

– Area archeologica: Visita guidata alla necropoli etrusca. Utilizzata tra la fine dell’VIII e la metà del V sec. a.C., è caratterizzata da un grande tumulo di 30 m. di diametro circondato da una crepidine di sottili lastre di pietra. A corona del monumento, sono state rinvenute coppie equidistanti di grandi pietre monolitiche e una stele in arenaria, intervallate da resti di sepolture in piccoli dolii e cippi.
Visite guidate:
28 settembre ore 17.30
29 settembre ore 16.30 e 17.30
Appuntamento presso la necropoli di via S. Jacopo.

Luogo: Pisa, Area archeologica
Orario: sab 17.30; dom 16.30 e 17.30
Tel: 050 550401
Mob: 388 6589195
info@pisatour.it
gapisa@tiscali.it

 

Siena

– Pinacoteca Nazionale: la Pinacoteca Nazionale di Siena ospiterà la conferenza del Prof. Marco Ciampolini, docente dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, “Mattias de’Medici, Governatore di Siena e collezionista”.

Durante le “Giornate Europee del Patrimonio” del 28 e 29 settembre 2013, l’ingresso a tutti i luoghi della cultura statali è gratuito e la Pinacoteca Nazionale di Siena osserverà il seguente orario di apertura al pubblico:
– sabato 28 settembre: 8,15 – 19,15
– domenica 29 settembre: 9,00 – 13,00

Luogo: Siena, Pinacoteca Nazionale di Siena
Orario: sabato 28 settembre: 8,15 – 19,15; domenica 29 settembre 9,00 – 13,00
Tel: 0577 41246
Fax: 0577 270508
sbsae-si@beniculturali.it

 

 

UMBRIA

Perugia

– Galleria Nazionale dell’Umbria: Il 28 settembre ricorre la XXII giornata Europea del Patrimonio e per la Galleria Nazionale dell’Umbria, che partecipa al progetto “Una notte a l Museo”, é prevista anche l’apertura notturna dalle 20.00 alle 24.00. Tra le iniziative previste vi saranno due visite guidate generali, alle ore 11.00 e alle 17.00, alle opere in esposizione.
Alle 21.00. a cura della Società Sistema Museo, avrà luogo un appuntamento dal titolo “Skyline in trasformazione”, durante il quale, partendo dalla mostra fotografica dedicata a Sandro Becchetti con riferimento agli scatti sul paesaggio e alle periferie urbane anonime, si passerà all’interno del percorso espositivo della Galleria per individuare, attraverso le rappresentazioni nei dipinti della città di Perugia, cambiamenti della città e dei borghi.
A chiusura della giornata,  è previsto un grande concerto alle 22.00 nella Sala Maggiore del Trio Barocco e del Quartetto di Flauti a cura dell’Associazione Giovanile Musicale (A.GI.MUS.) con musiche di Bach, Vivaldi Kuhlau e Castéréde.

Il Castello Bufalini a San Giustino resterà aperto per la giornata del 28 settembre dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30 con visite guidate gratuite.

Luogo: Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria
Orario: 8.30/19.30 (chiusura biglietteria 18.30) 20.00/24.00 (chiusura biglietteria 23.00)
Tel: 075 58668415
Fax: 075 58668400
sbsae-umb@beniculturali.it

– Complesso Momunentale di Santa Giuliana: Il giorno 28 settembre, in occasione delle Giornate europee del patrimonio, la Scuola Lingue Estere dell’Esercito aprirà al pubblico la sua sede che insiste sul Complesso monumentale di Santa Giuliana.
L’Istituto, polo di eccellenza nazionale per la formazione linguistica del personale della difesa, occupa dal 1993 la magnifica struttura del Complesso monumentale di Santa Giuliana. Ex monastero femminile cistercense risalente al 1253, venne restaurato nel ‘500. Al suo interno si trovano decorazioni ed affreschi di scuole ed epoche diverse. La Scuola metterà a disposizione dei visitatori un percorso guidato che spazierà dai resti della strada romana, al cortile del leccio secolare e dalla adiacente chiesa ai numerosi affreschi dei chiostri. Quest’anno sarà possibile ammirare due affreschi recentemente restaurati che impreziosivano il coro delle monache.
Presentazione del restauro degli affreschi del coro delle monache a cura della Direzione regionale Beni Culturali il giorno Venerdì 27 alle ore 10:30. Visite guidate della durata di 1 ora circa Sabato 28 nei seguenti orari: mattina ( ore 10, 11:30) pomeriggio (e ore 14, 15:30). Prenotazione nominativa obbligatoria entro giovedì 26 settembre.

Luogo: Perugia, Scuola Lingue Estere dell’Esercito – Complesso monumentale di Santa Giuliana.
Orario: 10.00, 11.30, 14.00, 15.30
Tel: 07 557505240
Fax: 07 575505270
adsede@sclingue.esercito.difesa.it
uadsede@sclingue.esercito.difesa.it
http://www.sclingue.esercito.difesa.it

 

 

VALLE D’AOSTA

Aosta

Centro Saint-Bénin: La mostra è dedicata a Pepi Merisio, classe 1931, importante fotografo italiano del secondo dopoguerra, noto al grande pubblico per i suoi reportages dedicati al Papa Paolo VI. Curata da Raffaella Ferrari e Daria Jorioz, la mostra intende offrire un approfondimento sulla cultura fotografica in Italia nel secondo Novecento, presentando al pubblico cinquanta fotografie, per la maggior parte in bianco e nero, aventi come tema il gioco, che Merisio racconta con delicatezza e poesia.

Luogo: Aosta, Centro Saint-Bénin
Orario: 9.30 – 12.30 / 14.30 – 18.30
Tel: 0166 272687
u-mostre@regione.vda.it
http://www.regione.vda.it

– Chiesa San Lorenzo: La piccola chiesa sconsacrata di San Lorenzo, a guardia della quale resiste ancora un tiglio plurisecolare, è oggi una delle sedi espositive principali del capoluogo. Nel sottosuolo custodisce gli scavi archeologici della primitiva basilica funeraria paleocristiana del V secolo con pianta a forma di croce latina, su cui resti è stata eretta. Oggetto di ricostruzioni e di molteplici rimaneggiamenti a seguito della distruzione avvenuta nell’VIII sec. a seguito di un incendio, l’antica basilica è disseminata di tombe tra cui quelle dei primi vescovi della diocesi.
Visite guidate gratuite al castello.

Luogo: Aosta, Chiesa San Lorenzo
Orario: 9.00-19.00
Mob: 349 6429216
http://www.regione.vda.it

 

 

 

VENETO

Padova

– Museo Nazionale Atestino: In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, oltre all’ingresso gratuito del 28 settembre, al Museo Nazionale Atestino è possibile visitare la mostra “…nel Veneto i ceramisti…”, allestita in collaborazione con la Fondazione Accademia dell’Artigianato di Este e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo .

Luogo: Este, Museo Nazionale Atestino
Orario: 8.30 – 19.30
sba-ven.museoeste@beniculturali.it
http://www.atestino.beniculturali.it

 

Venezia

– Palazzo Mocenigo: Rialto (in origine Rivo alto) era il cuore commerciale di Venezia, qui arrivavano i navigli con le mercanzie e il ponte di legno si apriva per lasciar passare le alberature delle navi. Qui c’erano le sedi delle banche e delle società assicurative, delle quali resta notizia nella toponomastica cittadina. Qui si stabilivano i contatti commerciali più importanti. Nel 1312 si costruì un nuovo ponte in legno crollato poi nel 1444 per troppo afflusso di folla, accorsa per vedere il passaggio della sposa del marchese di Mantova.
Il percorso guidato parte dalla Chiesa di San Giovanni Elemosinario (visita esterna), procedendo per il Ponte di Rialto, il Mercato, il Palazzo dei Camerlenghi (visita esterna), per campo San Giacometto con le Fabbriche Vecchie e Nuove, i Campi del le Becarie e del Paragon concludendosi in Riva del Vin.
Punto di ritrovo: davanti alla chiesa di San Giovanni Elemosinarlo.

Luogo: Venezia, Palazzo Mocenigo
Orario: 4 turni con partenza alle ore 10.00, 11.00, 15.00, 16.00.
Tel: 0412 440010
info@amicideimuseivenezia.it
http://www.amicideimuseivenezia.it/

– Ca’ Foscari:  L’Università Ca’ Foscari Venezia apre le porte del suo edificio più prestigioso, palazzo Foscari, da cui l’ateneo prende il nome, costruito per volontà del doge Francesco Foscari nel 1453. Con il Ca’ Foscari Tour sarà possibile ripercorrere la storia dell’edificio, ammirare la scenografica vista sul Canal Grande che incantò per secoli pittori e visitatori di tutto il mondo e apprezzare gli interventi di restauro realizzati dall’architetto veneziano Carlo Scarpa negli anni ’30 e ’60 del Novecento. Il percorso, di circa un’ora, partirà dai cortili esterni per poi proseguire all’interno del palazzo, alla scoperta dei luoghi simbolo dell’ateneo veneziano.
Turni di visita disponibili: ore 10; 11.30; 15 (prenotazione obbligatoria).

Telefono prenotazioni: 0412 348036
Luogo: Venezia, Ca’ Foscari (sede centrale dell’Università Ca’ Foscari Venezia)
Orari visite guidate: 10; 11.30; 15 (turni disponibili fino a esaurimento posti)
Tel: 0412 348036
Fax: 0412 348035
cafoscaritour@unive.it
http://www.unive.it/visita

– Lido di Venezia. I nuovi colori dell’Isola d’Oro.
Le voci del mare, la placida laguna, i grandi progetti sulla sabbia dorata. Passeggiata patrimoniale del Lido di Venezia in bicicletta, tra murazzi, dune, ville liberty e fortificazioni, grandi opere e processi partecipati, ascoltando i testimoni delle trasformazioni socio economico culturali dell’isola.
Dalle ore 10.00 alle ore 13.00 circa. Punto di ritrovo per i partecipanti: Piazzale Santa Maria Elisabetta – Lido di Venezia.

Prenotazione Obbligatoria: admin@unfaropervenezia.eu; Url prenotazioni: http://www.unfaropervenezia.eu/chisiamo/contatti
Luogo: Venezia, Lido di Venezia
Orario: dalle 10.00 alle 13.00
Mob: 328 1899713
admin@unfaropervenezia.eu
http://www.unfaropervenezia.eu/

 

Verona

– Museo Nicolis: In occasione delle giornate Europee del Patrimonio il Museo Nicolis propone l’ingresso omaggio per i ragazzi fino ai 18 anni. Il Museo Nicolis è un sorprendente contenitore di cultura, divertimento e innovazione. Attraverso 7 importanti collezioni – 100 auto d’epoca, 120 biciclette, 105 moto, 500 macchine fotografiche, 120 strumenti musicali, 100 macchine per scrivere, piccoli velivoli e centinaia di opere dell’ingegno umano – raccontiamo la storia dell’uomo e della società degli ultimi due secoli.

Visita guidata sul tema dell’evoluzione dei mezzi di trasporto negli ultimi due secoli e le trasformazioni economiche e sociali ad essi collegate. Il Museo è un sorprendente contenitore di cultura, divertimento e innovazione. Attraverso 7 importanti collezioni – 100 auto d’epoca, 120 biciclette, 105 moto, 500 macchine fotografiche, 120 strumenti musicali, 100 macchine per scrivere, piccoli velivoli e centinaia di opere dell’ingegno umano – raccontiamo la storia dell’uomo e della società degli ultimi due secoli.

Luogo: Villafranca di Verona, Museo Nicolis
Orario: visita guidata dalle 15.30 alle 17.30
Tel: 045 6303289
Fax: 045 7979493
info@museonicolis.com
tourism@museonicolis.com
http://www.museonicolis.com

 

 

Gli appuntamenti interessanti durante le Giornate Europee del Patrimonio sono molti altri e coinvolgono vari comuni e province. Per conoscerli tutti è possibile visitare la sezione del MiBAC dedicata all’evento.

enelarchivio

Tra le tante iniziative aderenti al Maggio dei Monumenti di Napoli, anche l’Archivio Storico dell’Enel ha voluto aprire le sue porte per “farsi ammirare”.

Difatti, nei weekend di maggio ed il primo fine settimana di giugno, solo su prenotazione, è ancora possibile visitare “Il sogno di Luce”, la mostra con cui l’Archivio Storico Enel ha messo “in luce” il proprio patrimonio storico culturale. Anche dopo l’iniziativa del Maggio dei Monumenti si potrà contattare l’Archivio per visite guidate. Scoprirete i segreti della luce, dall’illuminazione a gas a quella elettrica della città di Napoli, con un occhio attento sulla trasformazione del sistema di illuminazione sul territorio nazionale ed in particolare nel Sud Italia.

Tema, quello dell’illuminazione, che sempre più risulta essere al centro dell’attenzione di architetti, ingegneri, addetti ai lavori e non, per l’importanza e la rilevanza che sta assumendo. Dalla valorizzazione del territorio e delle città, alla sicurezza sui luoghi di lavoro, dalle strade che vengono percorse ogni giorno, fino agli “interni” delle abitazioni private.

L’Archivio, parte integrante dell’Associazione italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale, a Napoli dal 2008, conserva la “memoria storica” non solo dell’azienda Enel, ma di tutta l’industria elettrica.

Tra fotografie d’epoca e filmati, troviamo soprattutto reperti (anche il primo contratto di elettricità della città di Napoli) che testimoniano anni di sviluppo continuo dell’”elettricità” e dell’”illuminazione” pubblica e privata.

Una realtà affascinante quella degli Archivi industriali, che merita di essere sviluppata e valorizzata, tenendo conto che nel nostro Paese vi sono tantissime aziende che conservano nei loro archivi fette della nostra “storia”.

Il buon riscontro di pubblico e la grande disponibilità del responsabile della comunicazione istituzionale e delle relazioni esterne, Paolo De Luce, che gentilmente accompagna i visitatori (nel nostro caso in compagnia anche dell’Associazione AIDI, nella persona della persona della presidente della sezione territoriale della regione Campania, la prof.ssa Laura Bellia), ci fanno ben sperare. Perché, anche questa è cultura.

 

Foto di Carla di Martino

Immaginate un immenso archivio all’interno del quale poter trovare i racconti che avete ascoltato infinite volte dai vostri nonni o bisnonni: un catalogo di foto, storie, voci raccolte in ogni angolo d’Europa e riunite tutte insieme per essere consultabili online. È questa la filosofia del progetto “Europeana 1914-1918”: la digitalizzazione al servizio della storia e della memoria, per non perdere nessuna testimonianza di protagonisti oculari degli avvenimenti che vengono studiati asetticamente su libri e manuali della Prima Guerra Mondiale.

La storia è fatta dalla gente comune ma troppo spesso gli oggetti e i racconti perdono il proprio valore e importanza, perché vittime inesorabili dello scorrere del tempo che inghiottisce i ricordi. Per non perdere questo immenso patrimonio, di cui spesso non siamo neanche consapevoli, seguendo il pregiudizio che solo i grandi nomi sono degni di memoria o di citazione, è nato il progetto “Europeana 1914-1918”. Obiettivo è quello di ricostruire la Prima Guerra Mondiale, e ripercorrere date e fatti, servendosi delle testimonianze di persone che rischiano di rimanere anonime, ma cui invece la storia deve molto. A loro è quindi destinata questa l’iniziativa: “Europeana 1914 1918” è infatti un sito collettivo costruito come un immenso puzzle dove i racconti di ognuno si intrecciano tra loro in modo spontaneo. Le storie riportate nel sito sono state raccolte in tutta Europa sin dal 2011, quando l’iniziativa ha preso il via in Germania, dove sono state acquisite le prime testimonianze sulla grande guerra. Le tappe per la ricerca delle storie hanno toccato l’Inghilterra, l’Irlanda e il Lussemburgo, approdando lo scorso marzo in Italia. Per raccogliere e custodire questi preziosi racconti sono state infatti organizzate delle giornate dedicate a reperire testimonianze, oggetti, fotografie, giornali, forse sino ad ora relegati nelle soffitte o nelle cantine, o destinati a qualche mercato dell’antiquariato.

Si tratta di una autentica chiamata cui tutti coloro che sono in possesso di tale patrimonio materiale o immateriale sono invitati a rispondere, per prendere parte a queste giornate ribattezzate “Collection day”: la prima si è tenuta in Italia a Trento e la prossima data per dare il proprio contributo è fissata il 15 maggio. Appuntamento nella Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, dove chiunque vorrà, potrà presentarsi con il proprio cimelio o semplicemente con le proprie parole. Come già avvenuto nei precedenti incontri, il materiale verrà scannerizzato per poi essere fruibile in versione digitale sul sito online. Gli originali saranno restituiti e potranno continuare ad essere custoditi dai proprietari, che tuttavia avranno reso all’intera comunità europea l’immenso piacere di potere essere partecipi della storia dei loro avi che, in fondo, è la storia di ognuno di noi.

Per chi non avesse la possibilità di spostarsi a Roma, è programmato anche l’appuntamento a Forte Monte Maso, nel vicentino. Se invece siete impossibilitati a muovervi, potrete condividere le vostre storie semplicemente collegandovi al sito dedicato.

Per quanti si vogliono già immergere nelle pagine della storia vissuta, l’archivio collettivo di questo puzzle di memorie della prima guerra mondiale è consultabile gratuitamente online e, in attesa che vengano aggiunte altre testimonianze italiane, le foto e i racconti da leggere sono davvero molti. Il progetto è volto a non dimenticare, perché la ricostruzione storica ha le sue radici nell’osservazione, nell’ascolto e nel criterio per selezionare i documenti più significativi. Erodoto ne era profondamente convinto e lo fece per documentare le guerre persiane. Ora sta ad ognuno di noi seguire lo stesso metodo per documentare la prima terribile grande guerra del secolo scorso.

 

Jo Hedwig Teeuwisse è una ragazza de L’Aia, grande appassionata fin da piccola di storia e delle testimonianze dei tempi passati. Questa sua propensione l’ha condotta a collezionare fotografie d’epoca, in bianco e nero, risalenti in particolare agli anni ’30 e ’40 del Novecento. La svolta è giunta però nel 2004, quando Jo ha scovato in un mercatino di Amsterdam dei vecchi negativi: la curiosità l’ha spinta a cercare gli autori degli scatti e i luoghi raffigurati. Da quel giorno ha preso vita il suo progetto “Ghosts of History”, che vede la sovrapposizione di foto d’epoca e recenti, ritraenti i medesimi luoghi con le stesse inquadrature. Ecco alcune sue opere.

Il sito di Ghosts of History

La pagina Facebook di Ghosts of History

Salutiamo compiaciuti la nascita del MAB (Musei Archivi e Biblioteche – Professionisti del patrimonio culturale), coordinamento fra  tre delle più rilevanti e storicamente consolidate organizzazioni professionali del settore del patrimonio culturale ANAI (Associazione nazionale archivistica Italiana), AIB (Associazione Italiana Biblioteche) e ICOM-Italia (Comitato Italiano dell’International Council of Museums).
L’ Atto Costitutivo del Coordinamento è stato firmato il 12 giugno scorso, anche se le tre associazioni coinvolte operavano congiuntamente già da qualche tempo e sono assolutamente condivisibili le finalità in esso espresse, quali la rappresentanza delle istanze dei professionisti degli istituti culturali, il coordinamento culturale, tecnico-scientifico e organizzativo delle attività degli operatori di archivi, biblioteche, musei e istituti culturali e ogni altra iniziativa mirata a migliorare, ampliare e rendere più accessibile l’offerta culturale nostrana.

Che gli operatori di questo ambito strategico per l’economia nazionale rivendichino il riconoscimento della loro professionalità e dialoghino e collaborino tra loro è sicuramente utile e foriero di effetti positivi per la comunità. Mutatis mutandis, qualcosa di simile sembravano aver fatto i tre attuali Ministri Ornaghi (Ministero per i beni e le attività culturali), Passera (Ministero dello sviluppo economico e delle infrastrutture e trasporti), Profumo (Istruzione) per redigere una paginetta di buone intenzioni pubblicata Rapporto Federculture di quest’anno (Cultura e sviluppo. La scelta per salvare l’Italia, il Sole 24Ore Cultura, Milano, pp.13-14), alle quali, però, al momento non sembrano aver seguito fatti concreti nel solco di quanto solennemente enunciato, ovvero la predisposizione vere, coraggiose e lungimiranti  politiche di sviluppo basate sulla conoscenza e sulla cultura, quali fattori strategici di competitività del nostro Paese.

[cfr.Tafter  Le 7 priorità per le politiche culturali del 23 luglio]

Emilio Cabasino è ricercatore su temi di politica ed economia della cultura

Sono 96 gli inediti disegni del Fondo Peterzano che il Comune di Milano ha pubblicato all’interno del suo sito. Si tratta di schizzi attribuiti al pittore Caravaggio durante il suo periodo in cui da adolescente lavorava nella bottega del pittore manierista Simone Peterzano tra il 1584 e il 1588. Ne abbiamo selezionati alcuni da mostrarvi.

IL SEGRETO DELLA GIOCONDA
Silvano Vinceti
pp. 160
Armando, € 15.00
ISBN:978-88-6081-853-9

Che cosa nascondono gli occhi della Gioconda? Quale segreto custodiscono? Chi si cela dietro quello sguardo enigmatico? Molte sono le teorie sull’identità della Monna Lisa ma ancora non c’è stata un’attribuzione certa di chi possa essere questa donna dal sorriso impercettibile, avvolta da un alone di mistero. Il libro dà una lettura della Monna Lisa non solo a livello pittorico, filosofico e morale, ma analizza il famoso quadro anche in quanto trasposizione psicologica di Leonardo e monito di stampo umanistico per le generazioni a venire.

 

GLI ITALIANI E L’ARTE 
Castracane Marco
pp. 208
Armando, € 20,00
EAN 9788860819734
Esiste un modo di sentirsi italiano? L’arte può aiutare a creare questo senso di appartenenza? La domanda più frequente negli ultimi tempi è: esiste un sentirsi italiano? Le discussioni si moltiplicano e i dibattiti, sempre più accesi, aumentano. In questo libro l’Autore fa un ulteriore passo in avanti e si chiede: esiste un sentire italiano di fronte all’arte? Domande le cui risposte sono difficili da trovare, ma che l’Autore si pone e a cui cerca di dare una risposta analizzando vari aspetti dell’essere italiano, primo fra tutti l’appartenenza territoriale.

COME PESCI NELLA RETE
Feisbùk e dintorni
Januaria Piromallo, Borrelli Marika
pp. 176
Armando, € 20,00
EAN: 9788860819673
Due giornaliste blogger che ci spiegano le virtù e i vizi di uno dei social network più in voga del momento: Facebook. È un saggio semi-serio, saggio poco saggio. Scritto a 4 mani da due giornaliste blogger, racconta di entusiasmi e dannazioni nel mondo dei social media: Facebook e dintorni. La maggior parte degli spunti derivano dalla lettura avida di giornali, testi e ricerche internazionali riconfezionate con commenti ed episodi che ci raccontano come sono gli Italiani alle prese con il web. Amori e abbandoni 3.0, società, lavoro, adolescenza dei born digital e politica stile twitter. Gli Italiani alle prese con il web e con l’inglese dei media, che tutto pervade. Molti link a si ti degni di una guardatina, se non altro per capire di che si parla. Le autrici gestiscono da tempo un blog molto clickato (linkato su dagospia) dove parlano di tutto, tranne che dei loro fatti personali (com’è invece la moda dei blog).

TEORIA DEGLI ADATTAMENTI
I percorsi delle storie fra letteratura, cinema, nuovi media
Linda Hutcheon
pp. 304
Armando, € 26.00
ISBN:978-88-6081-903-1

Linda Hutcheon esplora il fenomeno degli adattamenti nelle sue molteplici manifestazioni in medium, generi, forme, epoche differenti. Gli adattamenti, costituiscono un meccanismo centrale di diffusione delle storie nello spazio e nel tempo, e meritano di essere studiati in tutta la loro vastità fenomenica, sia in quanto prodotti culturali che in quanto processi di creazione e ricezione artistica. In Teoria degli adattamenti ciò viene fatto in un’indagine amplissima, che dimostra la competenza e la capacità critica dell’Autrice nel trattare decine e forse centinaia di esempi concreti.

ARTE E CULTURA MATERIALE IN OCCIDENTE
Dall’arcaismo greco alle avanguardie storiche
Renato Barilli
pp.609
Bollati Boringhieri, € 40,00
EAN: 9788833922249

La nozione di cultura materiale, con cui si intendono le modalità adottate nelle varie epoche per produrre le merci e per farle circolare assieme alle persone, è ormai irrinunciabile anche per comprendere pienamente i prodotti altoculturali, quali le arti visive. L’omologia tra i due livelli è così stretta che quasi tre millenni di arte occidentale si lasciano ripercorrere attraverso questa ipotesi di lavoro. Renato Barilli la mette sapientemente a frutto in un saggio che unisce originalità di impostazione e piacevolezza di lettura. Non si è soliti esaminare la storia dell’arte sotto questa luce. Visto attraverso la dinamica dei fattori materiali, il mondo delle forme non perde di smalto, anzi: opere, idee estetiche, stili, perfino le individualità degli artisti acquistano significati che la loro aurea separatezza prima oscurava. Ai due estremi del sorprendente itinerario troviamo l’arcaismo greco, con le sue stilizzazioni geometrizzanti prodotte da una civiltà di tipo nomadico, e l’astrattismo del primo Novecento, che faticheremmo a immaginare senza il raddrizzamento delle infrastrutture, la linearità delle strade, i voli aerei.

PIENE DI GRAZIA
I volti della donna nell’arte
Vittorio Sgarbi
pp. 324
Bompiani, € 20,00
ISBN: 4526819

“Possiamo immaginare che un libro sui volti della donna sia in realtà un libro sulla storia dell’arte e sulla storia della letteratura, e che io possa raccontare figure di donne che, nella dimensione della creatività, vanno anche oltre la corporeità – come le sante, con la loro iconografia, e le eroine mitologiche. Il mondo femminile nell’arte consente riflessioni, discussioni, e questo libro lo documenta con una serie di esempi che indicano l’arte, il mistero e la seduzione che dalla donna escono, e che rendono la figura femminile anche immateriale. Non è soltanto carnalità o sensualità, o attrazione della bellezza; la figura femminile è simbolo di sogni e desideri, è un’immagine evanescente, che non si riesce mai a raggiungere fino in fondo: è il sogno, è la speranza, è il desiderio. Chi leggerà questo libro non farà fatica a vederlo come uno strumento che al tempo stesso determina la curiosità e si avvicina a risolverla, come se tanti accostamenti, tante illustrazioni di opere d’arte, tanti commenti a testi poetici, potessero se non risolvere quantomeno illuminare il mistero della donna. Un libro di storia dell’arte potrebbe essere quasi esclusivamente un libro sulla donna, tanta è la quantità di opere che la donna ha ispirato dal mondo antico al mondo moderno. Perché la donna è il tema più discusso, più affrontato, più considerato e desiderato fra tutte le manifestazioni letterarie e artistiche dell’uomo.” Vittorio Sgarbi

LA COSCIENZA E IL ROMANZO
David Lodge
pp. 240
Bompiani, € 18,00
EAN: 9788845267895

Qual è la funzione della letteratura? Perché amiamo così tanto i romanzi e cerchiamo nelle nostre letture modelli, sogni, alternative ed esempi per la nostra vita reale? Quello che Lodge in questo libro sostiene è che la letteratura può offrire un tipo di conoscenza essenziale e complementare (non opposta) a quella scientifica; essa offre a noi lettori un tipo di consapevolezza che è di fondamentale importanza per la comprensione delle nostre umane vicende. Per dimostrarcelo, propone una serie di saggi che toccano per lo più la narrativa inglese e americana, classica e contemporanea: da Dickens, Waugh e Henry James a Martin Amis e Philip Roth. Come sempre, con uno stile brillante e ironico, che unisce la competenza critico-letteraria alla godibilità della lettura.

PAROLE E IMMAGINI DAL MANICOMIO
Studi e materiali dalle cartelle cliniche tra Otto e Novecento
a cura di Riccardo Panattoni
pp. 352
Bruno Mondadori, € 26.00
ISBN: 9788861596375

Quale ruolo hanno giocato disegni e scritture nella vita degli internati in manicomio? Erano frutto della creatività e di un libero bisogno di espressione da parte dei pazienti o l’ennesimo dispositivo, approntato – con tanto di norme redazionali – dall’istituzione psichiatrica, per meglio circoscrivere e definire la malattia mentale? Attorno a questi interrogativi si sviluppano i saggi contenuti nel secondo volume dedicato allo studio dei materiali rinvenuti nell’archivio dell’ex manicomio San Lazzaro di Reggio Emilia. Oltre agli interventi che appartengono a diversi ambiti disciplinari (filosofico, letterario e storico), troviamo la trascrizione completa di cinque cartelle, scelte, tra le migliaia disponibili, per la ricchezza dei materiali contenuti. Rappresentano una preziosa fonte di informazioni per lo studioso e sono un elemento di attrattiva per il lettore sensibile agli aspetti letterari, che in questo volume troverà anche le pagine straordinarie delle Memorie di un medico operato di cataratta, scritte dallo psichiatra parigino de Clérambault e pubblicate qui per la prima volta in italiano.

CLEOPATRA
Duane W. Roller 
traduzione di Paolo Falcone
pp. 272
Bruno Mondadori, € 24.00
ISBN: 9788861596405
 
Nel 46 a.C., accolta insieme da sdegno e ammirazione, una statua dorata viene collocata nel Tempio di Venere a Roma. Raffigura la donna che, più di ogni altra, assumerà un ruolo chiave nella scena politica mediterranea dell’età preimperiale: Cleopatra, regina d’Egitto, ultima esponente della dinastia dei Tolomei. La sovrana, colta e poliglotta, ambiziosa e determinata, deve fronteggiare fin dalla sua precoce ascesa al trono le lotte dinastiche con il fratello e co-reggente Tolomeo XIII.
Donna in un mondo di uomini, sovrana di un regno sull’orlo dell’estinzione, Cleopatra eredita il gravoso compito di mantenere in vita la stirpe tolemaica e di gestire a vantaggio dell’Egitto i delicati rapporti con la Roma di Cesare e Antonio. Attraverso campagne militari avventurose, scandalose politiche matrimoniali e una girandola di alleanze tattiche, Cleopatra tenterà l’impresa impossibile di salvare il suo regno e se stessa.Su questo personaggio leggendario tanto è stato scritto nel tentativo di risolverne l’enigma: femme fatale o lucida donna di potere? Sovrana in balia dei sentimenti o regina giusta e ispirata?
Duane W. Roller spoglia la figura di Cleopatra di tutti gli aspetti romantici che la tradizione le ha attribuito e, attraverso una minuziosa analisi della sua educazione e della sua carriera politica, ne fornisce una visione inedita: dietroil mito della donna promiscua e ammaliatrice,il libro svela l’immagine di un’abilissima stratega, disincantata e a volte spietata, prontaa rinunciare alla propria felicità per garantireun futuro alla sua dinastia. Finalmente restituita al reale contesto storico-politico del suo tempo, ricostruito da Roller con perizia e rigore, Cleopatra non è mai apparsa così viva.

UMANESIMO FEMMINILE
Isabella Coghi, un grande medico tra scienza ed etica
Emma Fattorini
pp. 304,
Carocci, € 31,50
ISBN 9788843062089

Isabella Maria Coghi (1931-2008), una donna, una scienziata, un medico straordinario che univa all’altissima qualità scientifica un’acuta intuizione clinica, entrando in sintonia con la paziente nella sua interezza. Un libro sui generis che ci parla di scienza, etica ed esperienze di vita: le voci di chi l’ha conosciuta bene, di chi ha lavorato con lei nella ricerca, nella cura e nella bioetica.Ma anchemolti suoi scritti inediti sulle questioni più controverse della bioetica in Italia. Dal 1968 fino alla fine degli anni Novanta Isabella Maria Coghi è stata responsabile del Centro di Sterilità presso la Clinica Ostetrica e Ginecologica della Sapienza di Roma. Membro del Comitato nazionale per la bioetica fin dalla sua fondazione, ha impersonato le qualità scientifiche e morali migliori di una difficile bioetica “dell’equilibrio”: ne sono un esempio i suoi contributi sulla riproduzione, lo statuto dell’embrione, la fecondazione assistita, la clonazione, il parto e la terapia del dolore. La sua fede profonda, poco esibita e dichiarata, che faceva vivere nelle opere, resta un esempio altissimo di intelligenza del cuore di cui oggi abbiamo più bisogno che mai.

UN’ALTRA ITALIA IN UN’ALTRA EUROPA
Mercato e interesse nazionale 
a cura di Leonardo Paggi
pp. 320
Carocci, € 33,00
ISBN 9788843061891

Il progetto europeo si è basato negli ultimi trent’anni sul presupposto neoliberista che una “concorrenza libera e non falsata”, ossia la massima libertà di mercato in tutte le sfere dell’organizzazione sociale, avrebbe garantito più benessere per tutti. È nata da qui l’idea che si potesse rinunciare alla sovranità degli Stati-nazione senza introdurre nuove forme di potere democratico sovranazionale. Oggi è sotto gli occhi di tutti il grande malessere sociale prodotto dalla scelta di affidare il governo dell’Europa ad organi “tecnici” politicamente irresponsabili. In Italia è ormai in pericolo la stessa coesione sociale e territoriale. In un bilancio sul 150° anniversario della nostra unità nazionale, gli autori di questo volume trattano diffusamente del degrado che l’ideologia del mercato ha prodotto nell’economia, nella politica, nelle istituzioni, nella comunicazione di massa e nella letteratura. Scaturisce dai vari contributi la convinzione che solo una tempestiva rifondazione dell’Europa sulla base di solide istituzioni politiche comunitarie possa ancora evitare la crisi definitiva del progetto di unificazione e i costi imprevedibili di un ripiegamento nella solitudine nazionale.

RACCONTARE CULTURA
L’avventura intellettuale di «Tuttolibri» (1975-2011)
D’Agostino Anna
pp. 400
Donzelli, € 25,00
EAN: 9788860366702

Sono passati quasi quarant’ anni, da quando, nel 1975, cominciò l’avventura editoriale di «Tuttolibri», il primo settimanale del Paese dedicato interamente al mondo editoriale. Nel solco della tradizione giornalistica italiana, il supplemento de «La Stampa» prese il meglio di quanto si faceva all’estero, aggiungendo novità, semplicissime ma utili, come la bibliografia di tutti i libri usciti con qualche riga di descrizione essenziale. Non importava che i libri fossero di destra o di sinistra: proprio la libertà politica, o se si vuole la maggior apertura rispetto al giornale madre, consentirono di seguire attentamente l’attività di un editore come Feltrinelli o di altri marchi nati sull’onda del «Sessantotto». «Tuttolibri» divenne così uno strumento di lavoro irrinunciabile per i librai italiani, oltre che per il mondo degli intellettuali e per i «lettori forti». Parte essenziale ebbero il direttore-fondatore, Arrigo Levi, e il suo vice, Carlo Casalegno, che sarebbe caduto poco dopo sotto il fuoco dalle Brigate rosse. Fa spicco il ruolo di Furio Colombo, autore dell’ultima drammatica intervista con Pier Paolo Pasolini, uscita sul secondo numero, “bruciato” in 177 mila copie! Nella redazione di questo glorioso supplemento si realizzò l’avventura umana e professionale di giovanissimi redattori, da Mario Varca a Vittorio Messori, ad Alberto Sinigaglia che ne assunse la guida. Introdotto da Carlo Ossola, e corredato da una serie di interviste con i protagonisti, tra cui Arrigo Levi, Furio Colombo, Mario Calabresi, il libro offre un originale punto di vista da cui guardare alla nostra storia recente. Nel frattempo, «Tuttolibri» è profonda mente cambiato, e si è adeguato come è ovvio alla rivoluzione che ha investito il settore dei giornali e quello dei libri. Ma continua a ispirarsi ancora oggi a un’etica informativa e a un’idea della cultura e dell’informazione culturale che ne fanno un caso speciale nel panorama italiano.

GUARDARE LE FIGURE
Gli illustratori italiani dei libri per l’infanzia
Antonio Faeti
pp. 400
Donzelli, € 32,00
EAN: 9788860366672

Il Collodi disegnato da Mazzanti e da Chiostri, il De Amicis illustrato da Ferraguti e da Sartorio, il Salgari di Vamba o di Zanetti; e ancora Yambo, Canevari, Pinochi, Tofano…Tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento, gli illustratori italiani dei libri per bambini hanno fatto ben di più che aggiungere le «figure» ai testi che dovevano corredare. Hanno dato forma e colore al mondo del nostro immaginario. Hanno raccontato, con quella schietta determinazione che è indispensabile per conquistare i bambini, le nostre emozioni più profonde, le nostre sensazioni più vere: i dubbi e le paure, le gioie e le allegrie. Messe in fila una dopo l’altra, le illustrazioni di quei «figurinai» compongono, meglio forse di ogni altro materiale, i tratti del nostro carattere nazionale, i contorni della nostra formazione identitaria. Antonio Faeti può a buon diritto essere definito l’insuperato scopritore di questo mondo. Quando, nel 1972, vide la luce la prima edizione del suo libro, nessuno aveva ancora avviato una riflessione del genere. E a ben vedere, a distanza di quarant’anni, pochi l’hanno saputa davvero proseguire. Questa edizione, che l’autore ha voluto corredare di una nuova, densissima introduzione, è l’occasione per riaprire il ragionamento, per rifare il punto. Nelle parole dell’autore questo libro non è «né una storia della letteratura per l’infanzia, né una storia delle illustrazioni dei libri per bambini», è molto di più. È uno straordinario viaggio nell’immaginario italiano, che prende a pretesto i libri per bambini, ma guarda ai sogni collettivi delle generazioni che ci hanno preceduto.

ISTITUZIONI LOCALI, PERFORMANCE, TRASPARENZA
Il controllo di gestione in Italia e nel Regno Unito
Paola Adami, Alessandro Natalini (a cura di)
pp. XIV-386
Donzelli, € 28,00
EAN: 9788860366498

Nel corso degli ultimi due decenni le riforme amministrative hanno promosso negli enti locali l’introduzione del controllo di gestione con l’obiettivo di accrescerne efficienza, efficacia e qualità delle prestazioni fornite a cittadini e imprese in un contesto di rigido controllo della spesa pubblica.
Già dall’inizio degli anni ottanta comuni e province sono stati i laboratori in cui le amministrazioni pubbliche hanno iniziato a sperimentare il controllo di gestione perché, in quanto istituzioni più a contatto con cittadini e imprese, per prime hanno avvertito la necessità di incrementare le proprie performance. La riforma Cassese, in parte anticipata per gli enti locali dalla legge n. 142/1990, ha rappresentato un punto di svolta rispetto ai sistemi di controllo, e la riforma Bassanini del 1999 ha quindi cercato di renderli conformi a un’amministrazione «pluralista», accrescendone il livello di articolazione funzionale e organizzativa. Tuttavia, come evidenzia la ricerca i cui risultati vengono presentati in questo volume, nella maggioranza degli enti locali lo sviluppo di strumenti e pratiche manageriali è ancora nullo o carente, il sistema di controllo interno, anche laddove è stato impiantato e ha attecchito, fatica a produrre report e, comunque, le informazioni generate sono poi raramente utilizzate per operare scelte gestionali.

C’E’ POSTO PER L’ENTTE LOCALE IN EUROPA?
Massimo Balducci, Pietro Dragone (a cura di)
pp. IX-160
Donzelli, € 22,00
EAN: 9788860366894

L’obiettivo del volume è diffondere tra gli operatori del nostro governo locale e negli enti locali una conoscenza minima delle istituzioni europee, una conoscenza operativa dell’impatto che queste hanno sulle nostre amministrazioni locali e, infine, la consapevolezza della loro collocazione nel contesto europeo. Il testo viene presentato sotto forma di una chiacchierata tra esperti di istituzioni europee e un ipotetico operatore degli enti locali che, in maniera idealtipica, riassume in sé luoghi comuni e «leggende metropolitane» relative alle istituzioni europee e al rapporto tra queste e le istituzioni locali.
Attraverso il dialogo vengono messi a fuoco i punti di maggiore debolezza che rendono difficili i rapporti dei nostri operatori e delle nostre amministrazioni locali con le istituzioni europee: è totalmente ignorata l’esistenza di una Carta europea dell’autonomia locale, ratificata dall’Italia nel 1989, che pure dovrebbe fare giustizia di molte «prevaricazioni» dello Stato italiano nei confronti degli enti locali; la grave ignoranza delle lingue che rende di fatto impossibile il dialogo con i partner degli altri paesi e ci condanna a un isolamento penoso; la necessità di controlli sugli enti locali ma non preventivi, visto che questi si sono dimostrati essere il brodo di coltura della corruzione; l’illusione che l’Unione europea sia un’importante fonte di risorse finanziarie e non, prima di tutto, una fonte di standard normativi; la resistenza ad approfittare delle occasioni per far sentire la propria voce presso le istanze europee; la resistenza a concepire la gestione per obiettivi e per progetti come un normale adempimento burocratico; l’inconsapevolezza del fatto che più dell’ottanta per cento della normativa applicabile a livello locale è di origine europea.

NET@TWORK
Storie di lotte di uomini e donne in Rete
Sara Picardo
pp. 192
Ediesse, € 10,00

Dalle ex lavoratrici della Omsa di Faenza alla madre di Federico Aldrovandi. Dai blogger e rapper che hanno incendiato la rivolta nei paesi del Maghreb alle grandi «inchieste umane» in Cina. Dai cassintegrati dell’Asinara ai giovani palestinesi di Gaza. Dai precari del call center Teleperformance al Popolo Viola.
Questo libro racconta, attraverso la voce dei protagonisti, alcune delle storie che mediante la Rete sono riuscite a sfondare la cortina di ferro del mainstream. Uomini e donne che hanno affidato al mare magnum di Internet i loro messaggi, dopo essere stati ignorati o strumentalizzati dalla «grande» informazione, e sono così riusciti a farsi ascoltare da tutti, compresi quelli che prima li ignoravano. Tanti piccoli esempi delle infinite potenzialità della Rete e dei motivi per cui la protesta più isolata della faccia della terra, come quella dei lavoratori sardi della Vinyls, abbia superato per numero di telespettatori il Grande Fratello Mediaset. O come migliaia di giovani si siano dati appuntamento su Facebook dopo anni di censure e divieti per rovesciare la dittatura. Una lettura semplice e coinvolgente che vuole essere anche uno strumento di riflessione per tutti quelli che hanno sempre detto riguardo a Internet: questo strumento non mi convince!

 

PAZZI SCATENATI
Federico di Vita
pp. 192
Effequ, € 14,00
ISBN 9788889647790

Un libro-inchiesta sul mondo della piccola e media editoria in Italia, con interviste e un testimonianze. Sotto la lente dell’autore i retroscena della catena di contatti e interessi che (non) portano i libri di tanti editori in libreria, le difficoltà promozionali e distributive, ma anche lo sfruttamento del lavoro di legioni di giovani laureati sotto il malcelato ricatto degli stage, delle “esperienze formative”.

Io penso che i piccoli editori siano dei matti, dei pazzi fantastici, spesso le piccole case editrici si basano su una persona, che c’ha questa idea un po’ per il suo ego, un po’ per le sue fisime; quest’idea di dare il suo taglio a una casa editrice. Io vedo i piccoli editori come dei matti, dei pazzi scatenati.
(Alessandro Alessandroni, libraio)

UN SECOLO IN DIECI GIORNI
Dieci eventi memorabili del Novecento europeo
Konstanty Gebert
Traduzione: Laura Rescio
pp. 304
Feltrinelli, € 20,00

Come si possono raccontare cent’anni in pochi giorni? Quali sono i dieci avvenimenti emblematici del ventesimo secolo in Europa? La selezione è inevitabilmente arbitraria, ma possibile. Konstanty Gebert la fa in dieci racconti, quasi in forma di reportage, ambientati in altrettante città europee. Prende spunto da una data e un evento memorabili, che hanno segnato il secolo e consentono di ricostruirne, ciascuno, un decennio.

BRAND RELEVANCE
Marketing innovativo per spiazzare i competitor
David A. Aaker
Contributi di Diego Della Valle
pp. 352
Franco Angeli,  € 48,00
ISBN: 9788856839814

In questo volume profondamente innovativo e originale David Aaker – il padre del moderno branding – presenta un nuovo concetto e un potente strumento per orientare tutte le politiche e le scelte di marketing.
Utilizzando dozzine di case histories – dalla birra giapponese Asahi al caso della Toyota Prius, dalla catena di prodotti di qualità no logo Muji all’iPod della Apple o al Kindle di Amazon – Aaker mostra come si possano implementare strategie di brand relevance di successo.
Agli imprenditori e a tutti gli uomini di marketing offre non solo una nuova prospettiva, ma anche un modello semplice e tutti gli strumenti concettuali per perseguirlo e metterlo in opera.

L’ARCHITETTURA NEGLI ARCHIVI
Guida agli archivi di architettura nelle Marche
Antonello Alici, Mauro Tosti Croce (a cura di)
pp. 240
Gangemi, € 30,00
ISBN13: 9788849222845

La Guida agli archivi di architettura nelle Marche – esito della collaborazione tra Soprintendenza Archivistica per le Marche e Dipartimento Dardus dell’Università Politecnica delle Marche – aggiunge un tassello significativo alla composizione del quadro nazionale delle fonti per la storia contemporanea dell’architettura e del territorio, avviata con il Lazio, la Lombardia e la Toscana. Gli archivi descritti, relativi a una regione ‘di transito’ tra i grandi centri del Paese quale le Marche, consentono di ampliare il campo di esplorazione sull’evoluzione della professione dell’architetto e del ruolo della committenza tra i decenni conclusivi dell’Ottocento e le molte stagioni del Novecento. L’accesso a queste nuove fonti permetterà di accrescere la consapevolezza del valore della nostra storia e della nostra identità e di rivalutare e tutelare la città e l’architettura del Novecento, un patrimonio tuttora disconosciuto e a forte rischio di cancellazione.

CONSUMO DEL TERRITORIO, CRISI DEL PAESAGGIO E FINANZA LOCALE
Verso una nuova urbanistica
Salvo Lo Nardo, Arianna Vedaschi (a cura di)
pp. 224
Gangemi, € 24,00
ISBN13: 9788849222722

Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da un rapido incremento delle superfici edificate, che non ha solo comportato la progressiva saturazione del territorio italiano, ma ha altresì determinato un crescente degrado paesaggistico ed ambientale. In questo volume, caratterizzato dal taglio multidisciplinare, studiosi ed esperti di diversi saperi esaminano le tendenze dell’urbanizzazione in atto, contestualizzando nell’evoluzione del quadro normativo le tensioni e le correlazioni tra pressione edificatoria, rischi ambientali, esigenze finanziarie dei Comuni e strumenti urbanistici. L’analisi condotta mostra che è possibile muoversi verso una nuova urbanistica, perseguendo il contenimento del consumo di suolo, il recupero di un ruolo virtuoso degli Enti locali, nonché il coinvolgimento dei privati in un contesto segnato da una riconquistata capacità di governance da parte dei poteri pubblici. Tutti questi obiettivi sono realizzabili, a condizione che gli attori coinvolti in tale processo credano fino in fondo alla svolta culturale, centrata sulla riqualificazione e sul riuso tanto delle aree dismesse quanto di quelle urbane degradate, e realizzata grazie a politiche pubbliche coerenti correlate alla definizione di idonee forme di incentivazione della rigenerazione urbana.

SOCIOLOGIA DEI MEDIA DIGITALI
Davide Bennato
pp. 208
Laterza, € 20,00
EAN: 9788842097716

Milioni di persone si informano e interagiscono fra loro attraverso l’uso di internet e delle nuove tecnologie. Ognuno a suo modo partecipa alla messa in rete di notizie, ma anche alla trasformazione di questi strumenti di comunicazione e di socializzazione. La modalità del web partecipato dagli utenti costringe quindi a un profondo ripensamento dei concetti classici della sociologia della comunicazione come broadcast, audience, distinzione pubblico/privato. Davide Bennato propone una analisi sociologica approfondita dei diversi strumenti e delle piattaforme note al grande pubblico, da Youtube a Friendfeed, ed esamina le conseguenze etiche e sociali dell’uso di queste tecnologie.

ELOGIO DEL MORALISMO
Stefano Rodotà
pp. 100
Laterza, € 9,00
ISBN: 9788842098898

Contro malaffare e illegalità servono regole severe e istituzioni decise ad applicarle. Ma serve soprattutto una diffusa e costante intransigenza morale, un’azione convinta di cittadini che non abbiano il timore d’essere definiti moralisti, che ricordino in ogni momento che la vita pubblica esige rigore e correttezza.
Leggi la recensione del libro su Tafter

AVANTI POPOLI!
Piazze, tv, web: dove va l’Italia senza partiti
Alessandro Lanni
introduzione di Nadia Urbinati
pp. 144
Marsilio, € 12,00
ISBN: 978-88-317-1090-9

Avanti popoli! C’è un boom dei “popoli”, dall’antesignano popolo dei fax fino a quello delle donne in piazza nel 2011, al popolo viola e molti altri affini. La formula dilagata negli ultimi anni in Italia è più di un semplice tic giornalistico. Al populismo del Cavaliere e del suo partito (un altro Popolo), per cui «il Parlamento è pletorico» e il leader interpreta direttamente il volere popolare, fa da contraltare l’affermazione dei “popoli” che nella Rete trovano strumenti di mobilitazione. Sullo sfondo i partiti, ormai privi di peso, mentre si affaccia il miraggio di una democrazia che può fare a meno della mediazione rappresentativa. Guardando alla storia recente questo libro dà conto di un’epocale trasformazione della vita politica, un processo il cui esito è ancora aperto. «Il problema che Lanni pone riguarda il destino e il mutamento di scopo dei partiti, i quali hanno perso la loro centralità e si sono svuotati del loro ruolo di collegamento tra società civile e società politica, di catalizzatori di interessi e idee, per essere via via solo parlamentari, ripiegati su se stessi, concentrati nella difesa degli eletti, del loro status e del loro potere: uno svuotamento di legittimità che è radicale. Se si vuole comprendere il significato del mutamento in corso nelle nostre democrazie si deve partire da qui». Dall’introduzione di Nadia Urbinati

IL SECOLO DEL CORRIERE DEI PICCOLI
Fabio Gadducci, Stefanelli Matteo
pp. 304
Rizzoli, € 39,90
EAN: 9788817053433

 

Nel 1908 nasceva il Corrierino: questa antologia ci conduce in un viaggio nell’Italia del Novecento, in compagnia di un giornale che ha segnato il costume di oltre cinque generazioni di bambini e famiglie, popolandone i sogni e il tempo libero e offrendosi come grande offi cina di icone per l’immaginario nazionale.

GUCCI
Tonchia Stefano, Frisa M. Luisa
pp. 480
Rizzoli, € 75,00
EAN: 9788817052221

Nel 2011 la celebre griffe italiana, nata come azienda specializzata in pelletterie artigianali, compie novant’anni. Celebra il “compleanno” con il nuovo Museo Gucci a Firenze e con questo eccezionale libro sulle origini, lo stile e l’ispirazione di un marchio rilanciato dal 2007 sotto la guida creativa di Frida Giannini: per celebrare il passato della maison e la sua eccellenza nell’artigianato di lusso, aggiungendo allo stesso tempo giovinezza, colore e stravaganza giocosa.

UNA E INDIVISIBILE
Riflessioni sui 150 anni della nostra Italia
Giorgio Napolitano
pp. 180
Rizzoli, € 15,00
EAN: 9788817049740

“Abbiamo insistito tanto, e con pieno fondamento, su quel che l’Italia e gli italiani hanno mostrato di essere in periodi cruciali del loro passato, e sulle grandi riserve di risorse umane e morali, d’intelligenza e di lavoro di cui disponiamo, perché le sfide e le prove che abbiamo davanti sono più che mai ardue, profonde e di esito incerto.”

Le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia hanno visto una partecipazione popolare al di là di ogni aspettativa: iniziative promosse da istituzioni, scuole, piccoli e grandi comuni, associazioni locali, un’esplosione mai vista di bandiere tricolori. Si è così mostrata la profondità delle radici del nostro stare insieme come nazione, come Italia unita. Le parole scolpite nella Costituzione per definire la Repubblica – “una e indivisibile” – hanno trovato un riscontro autentico in milioni di italiani. Secondo la Carta costituzionale, il Presidente della Repubblica “rappresenta l’unità nazionale”. Giorgio Napolitano ha colto ogni occasione – nella difficile fase attraversata dal nostro Paese e dall’Europa intera – per dare risalto alle ragioni di dignità e di orgoglio nazionale che ci offre la storia del movimento di unificazione.

 

 

 

 

Portale archivi della Moda nel novecento

 

 

Nel portale vengono catalogati e digitalizzati tutti i materiali contenuti negli archivi di alcune delle più importanti case di moda italiane, per rendere fruibili non solo agli specialisti ma anche al vasto pubblico, le fonti del patrimonio archivistico, bibliografico, iconografico e audiovisivo della moda italiana. Il progetto è stato creato dall’ANAI Associazione Nazionale Archivistica Italiana e promosso dalla Direzione generale degli archivi in collaborazione con la Direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali ed il diritto di autore e il Ministero dei beni e le attività culturali.

È suddiviso in otto categorie: una descrizione generale del progetto e dei suoi promotori nella sezione “Portale”; la seconda parte contiene un elenco dei soggetti aderenti; segue una sezione dedicata alla Storia della moda italiana dai primi del novecento ad oggi, con indicata anche una breve bibliografia di approfondimento; ci sono inoltre un pratico elenco dei protagonisti della moda, con relativa biografia, diviso in ordine alfabetico e una parte tematica intitolata “Percorsi” in cui è possibile consultare quali sono gli ultimi Eventi o Mostre importanti in calendario, e dove poter leggere inoltre Dossier e Interviste; in “Strumenti di Ricerca” è possibile invece effettuare ricerche bibliografiche o consultare il Lemmario, dove sono catalogati i diversi oggetti; una galleria di immagini dei materiali e dei prodotti storici che hanno decretato il successo delle case di moda italiane è il contenuto di “Multimedia”; infine una sezione è dedicata alle ultime “News”.

Non solo visualizzazione degli archivi aziendali e digitalizzazione dei prodotti ma anche la storia e i documenti ricostruiscono il percorso di uno dei settori portanti dell’industria italiana, ponendo l’accento sulla sua valenza artistica e culturale.

 

Sito interattivo e completo: le sfaccettature della moda vengono indagate in modo approfondito grazie ad approfondimenti bibliografici, ad una notevole quantità di immagini dettagliate e  alla presenza di importanti strumenti di ricerca.

 

Un portale indispensabile per i professionisti del settore per avere documenti e informazioni certi e veritieri. Molto utile e funzionale la sezione degli strumenti di ricerca soprattutto il minuzioso Lemmario. Interessante anche la parte dedicata ai Percorsi per chi vuole essere sempre aggiornato sugli ultimi eventi ed avvenimenti da non perdere.

 

   Pur essendo molto schematico e di rapida consultazione il sito spesso alterna pagine troppo corpose e dove sono spesso contenute troppe informazioni che potrebbero essere dispersive per il lettore.

 

A tutti gli esperti del settore ma anche a tutti coloro che semplicemente amano la moda. Spunti importanti provengono dalla sezione dedicata alle biografie. Interessante anche per chi vuole prendere spunto dalle grandi collezione del passato per dare un tocco di classe al proprio guardaroba.

 

DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVi
Via Gaeta 8a – 00185 ROMA
Tel: 06.492251
Direttore generale: dott. Luciano Scala
Segreteria, Tel.  06.4469928 ,  06.4941464    
dg-a@beniculturali.it

 redazione.moda@beniculturali.it

www.streetartview.com è la nuova piattaforma digitale dedicata alla Street Art. Sviluppato e realizzato grazie alla partnership istituita tra Red Bull Brasil e Google Street View, il sito propone agli utenti l’arte di strada in maniera assolutamente non convenzionale, divertente, al di là dei confini nazionali e delle grandi distanze.
Streetartview si presenta, infatti, come una grande mappa interattiva colorata di tutto il globo, dove sono numerati i graffiti presenti nelle diverse aree geografiche di riferimento. Cliccando sulla nazione, sulla città, e poi sulle singole strade, lo zoom permette di osservare le opere in maniera ravvicinata e dettagliata e una piccola finestra didascalica fornisce al visitatore-turista telematico tutte le informazioni riguardanti l’opera e l’artista che l’ha eseguita.
L’obiettivo alla base della concezione del sito è quello di far scoprire e ammirare agli utenti le opere d’arte che spontaneamente decorano e caratterizzano le facciate degli edifici secondo una prospettiva alternativa. L’interazione e ludica e le opere catalogate belle, varie, sensazionali, a volte anche naif.
Sul portale, che raccoglie e cataloga digitalmente le opere di street art spalmate sulle facce degli edifici architettonici di tutto il mondo e mappate grazie a Google Map, si possono inoltre consultare gli ultimi lavori caricati sul sito o la “Random Art”. Il tutto è concepito in modo da rendere direttamente partecipi i fruitori che possono addurre il proprio contributo, scorrendo la mappa, individuando e taggando un’opera, allargando così il già cospicuo database. Street art view permette di avvicinarsi agevolmente al mondo dell’arte attraverso internet, per scoprire ed essere ad un tempo affascinati dai volti sempre mutevoli delle città contemporanee.
Dopo pochi giorni on line il sito ha già contato i tag di più di 200 muri in vari paesi e ad oggi conta l’inserimento di più di 6 mila graffiti in tutto il mondo, 150 in Italia, tra cui compaiono le opere di Os Gêmeos, Banksy, Blu, Space Invader, Keith Haring, Shepard Fairey.
Dopo Google Art Project, grande museo virtuale, piattaforma lanciata dal colosso di Mountain View che permette di osservare in versione street view i più grandi capolavori dell’arte presenti nei più prestigiosi musei, Red Bull Street Art View, risulta essere un efficace strumento di conoscenza del mondo dell’arte che denuncia una grande attenzione nei confronti della digitalizzazione archivistica delle opere, proponendosi di diventare la più grande collezione virtuale di street art del mondo.

“Archivi d’impresa” è un portale ideato e promosso dalla Direzione Generale per gli Archivi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali realizzato in collaborazione con circa 30 fondazioni e archivi storici d’impresa.
Il sito, on line dallo scorso 24 giugno 2011, è stato presentato a Roma, presso la sede dell’Archivio Centrale di Stato. Hanno aderito e sostenuto la realizzazione del portale oltre 30 partner tra i quali si annoverano i nomi più importanti del panorama industriale italiano: Barilla, Peroni, Enel, Eni, Feltrinelli, Guzzini etc, i quali, con documenti cartacei, fotografie, audiovisivi e archivi storici, vanno ad integrare e a valorizzare quanto conservato negli Archivi di Stato sotto la tutela della Soprintendenza, impegnata nell’attività di censimento, delle Regioni e degli Enti Locali.
La realizzazione del portale si è resa necessaria in quanto il sito consente di mettere on line le esperienze delle imprese italiane, sia pubbliche, sia private, dei loro archivi storici, valorizzando in questo modo la cultura d’impresa nel nostro Paese.
Sulla “home” gli utenti  potranno navigare facilmente spaziando tra 10 finestre descrittive, il Portale, Partner, Imprese, Cronologia generale, Cronologia territoriale, Protagonisti, Percorsi, Galleria multimediale, Trovarchivi, Biblioteca, che illustrano in maniera chiara quelle che sono le peculiarità, le motivazioni e gli obiettivi che hanno condotto alla realizzazione del sito e i settori specifici che  possono essere consultati  per fini di ricerca, studio o semplice curiosità.
“Archivi d’impresa”, infatti, mette a disposizione dei fruitori, soprattutto studenti, giovani e studiosi, un repertorio di fonti archivistiche, dati bibliografici e contenuti redazionali, quali dossier tematici, cronologie nazionali e territoriali dal 1861 a oggi, profili biografici di oltre 150 imprenditori, curati  e catalogati da un gruppo di esperti e docenti dell’Università Bocconi, in collaborazione con l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana.
In alto, sempre sulla home, gli utenti potranno inoltre consultare e visitare www.cinemaimpresa.tv,  una web tv contenente circa 300 film provenienti da 16 archivi storici di imprese, realizzata con il supporto del Centro Sperimentale di Cinematografia – Archivio nazionale del cinema d’impresa d’Ivrea, in collaborazione con la Direzione Generale per gli Archivi e una banca dati appartenente all’Ufficio italiano Marchi e Brevetti con oltre 170.000 descrizioni e immagini in alta definizione di marchi.
Il pubblico potrà accedere facilmente e consultare agevolmente le informazioni di carattere storico-politico ed economico, l’elenco di tutti gli eventi più rilevanti, la cronologia che definisce gli step dello sviluppo delle imprese sul territorio.
Il sito, quindi, risulta essere fonte esaustiva e completa per tutti quegli utenti che volessero comprendere e farsi un’opinione dettagliata di quello che è il panorama culturale del mondo delle imprese in Italia, della sua storia e del suo più immediato futuro.

Intervista a Lucia Nardi, responsabile Iniziative culturali di Eni

Quando è nato l’Archivio Storico Eni e quali sono state le tappe salienti della sua storia?
L’idea di creare un Archivio Storico Eni nasce alla fine degli anni ’80, quando si sentì la necessità di raccogliere interviste, documenti originali e quanto in azienda potesse contribuire alla ricostruzione dell’operato Enrico Mattei e dei suoi più stretti collaboratori. Dopo solo 10 anni, alla fine degli anni ’90, il materiale raccolto nelle sedi di Roma e Milano era talmente imponente che lo spazio ricavato all’Eur risultò inadeguato per un Archivio Storico degno di questo nome. Si pensò, allora, di utilizzare un capannone che l’azienda aveva a Pomezia. Dopo esser stato ristrutturato rispettando i requisiti propri di un’architettura archivistica, la struttura ha accolto, tra il 2002 e 2003, tutto il materiale raccolto.
Sono ora conservati nell’Archivio Storico Eni cinque chilometri di documentazione storica censita o inventariata e mezzo chilometro di documentazione in attesa di essere ancora analizzata, 400.000 immagini e circa 5.000 pezzi di audiovisivi su vari formati. Nella sua forma attuale, l’archivio è stato inaugurato nel 2006 per il centenario di Enrico Mattei ed è fruibile al pubblico.

Che tipo di iniziative promuove l’Archivio Eni?
L’Archivio ha la funzione di fare da ‘ufficio stampa del passato’, di raccontare Eni attraverso la sua documentazione, illustrando la storia dell’azienda, senza demandarla all’interpretazione degli storici. E’ nello stile di Eni spiegare il nuovo guardando al passato. Tutte le azioni che Eni compie nel presente non nascono dal nulla, ma sono frutto della cultura d’impresa plasmata da Enrico Mattei. Le iniziative dell’Archivio Storico sono anche improntate alla comunicazione interna, attraverso la valorizzazione della cultura Eni e dei suoi valori, oltre che alla promozione della conoscenza dell’azienda all’esterno, come l’importante mostra organizzata per i 150 anni dell’Unità d’Italia, promossa dall’Archivio Centrale dello Stato. L’esposizione illustrerà la storia industriale del Paese dal dopoguerra agli anni ’70. Eni sarà presente con documenti, immagini, foto, racconti e con tutto quel che l’azienda ha rappresentato nella storia italiana. Abbiamo inoltre curato, per le pubblicazioni ufficiali che quest’anno saranno rivolte agli ultimi 150 anni di storia italiana, la parte che riguarda l’evoluzione della politica energetica nazionale dalla seconda metà degli anni ‘50 a oggi.

Quali attività si svolgono nell’Archivio Eni?
Le notevoli dimensioni del materiale raccolto rendono l’ordinamento dei materiali una delle principali attività dell’Archivio Storico. Il lavoro di archiviazione è affidato a un team, che include due giovani che hanno una formazione archivistica: una proveniente dalla scuola speciale per archivisti di Roma, l’altra con una laurea in beni culturali a indirizzo archivistico.
Se nel 2003, quindi, si era cercato di portare all’interno delle competenze scientifiche, nel tempo questa volontà si è rafforzata, portandoci a dialogare anche con la direzione per gli archivi del Ministero dei Beni Culturali, con l’Archivio Centrale dello Stato e con altri archivi.

Qual è la percezione dell’Archivio Storico Eni sul territorio e come risponde la popolazione alle iniziative da voi organizzate?
Tenderei ad allargare il concetto di “territorio”. Quello di Eni è un archivio centralizzato che raccoglie tutte le attività di Eni. I ricercatori che si rivolgono all’Archivio Storico per reperire documenti originali provengono da università di ogni parte del mondo, e ogni anno ne vengono ospitati circa cento. Per quel che riguarda più propriamente il nostro territorio, ci siamo aperti da quest’anno a visite per le scolaresche. Abbiamo cominciato la sperimentazione negli anni passati con un’apertura per la Scuola Speciale di Archivistica di Roma, così da consentire ai ragazzi di toccare con mano documenti, filmati e foto, permettendo loro di passare dalla teoria alla pratica. Il progetto si chiama “Riflesso della Storia” e ci ha consentito di ospitare dei ragazzi universitari per fare esercitazioni pratiche su documenti un po’ atipici, propri di un archivio industriale come il nostro.

Quali chiavi di lettura l’Archivio Storico Eni vuole fornire al visitatore?
Le chiavi di lettura sono di vari livelli. L’approccio storico-archivistico ha un taglio molto scientifico, per cui abbiamo appena adottato un sistema di informatizzazione dell’archivio, che non vuol dire semplicemente digitalizzare i documenti, ma consentire la loro consultazione informatica, scegliendo un programma che è quello utilizzato per l’archivio storico della Camera, un sistema scientificamente di buon livello. Seguiamo inoltre i ricercatori in tutta la fase di analisi, garantendo un alto livello scientifico.
Sul fronte scolastico cerchiamo di far capire come nasce la ricerca storica e come sia possibile da un documento passare all’informazione, fornendo così una lettura didattica della storia.
Da un punto di vista interno, vorrei infine ricordare la mostra itinerante, tuttora in corso, “Il Cane a sei zampe” sul logo Eni, in cui abbiamo fatto un’operazione di comunicazione rivolta non solo all’esterno, ma anche al nostro personale interno, per rafforzare la cultura Eni e i valori che da sempre animano l’azienda.

Intervista a Francesca Pino, direttrice dell’Archivio Intesa Sanpaolo

Quando è nato l’Archivio Storico di Intesa Sanpaolo e quali sono state le tappe salienti della sua storia?
L’Archivio Storico di Intesa Sanpaolo ha la sua prima origine dall’Archivio storico della Banca Commerciale Italiana, istituito con risorse professionali interne nel 1984. Aperto al pubblico dal 1988, ha sede a Milano in via Manzoni 10, al piano terreno di Palazzo Anguissola-Traversi, palazzo settecentesco che conserva intatte le decorazioni di gusto neoclassico.
Tra il 1998 e il 2001 nasce Banca Intesa, che è la risultante della fusione di tre storici gruppi, tutti con origine milanese, protagonisti della storia del sistema bancario italiano sin dal XIX secolo: Cariplo (attiva dal 1823), Bav (dal 1892) e Comit (dal 1894).
Cariplo aveva un importante archivio storico concentrato ma non riordinato, mentre il Banco Ambrosiano Veneto non aveva nemmeno una sede dedicata: da un lato il Banco Ambrosiano aveva la documentazione dispersa tra archivi di deposito e uffici, priva di elenchi di versamento, mentre la Banca Cattolica del Veneto aveva un archivio conservato in maniera eccellente a Vicenza, corredato da efficaci liste di controllo, ma la documentazione giaceva in scatoloni e quindi non era accessibile per la consultazione.
Nel 2007 avviene la fusione tra Banca Intesa e San Paolo IMI. Il patrimonio complessivo della nostra storia si arricchisce di profondità temporale, data l’esistenza degli archivi storici, già ben gestiti, del Banco di Napoli e della Compagnia di Sanpaolo (a Torino), entrambi risalenti al XVI secolo.
Nel 2008 all’Archivio storico di Banca Intesa viene affidato il mandato di diventare l’Archivio storico di Gruppo: ad oggi sono oltre 280 gli istituti bancari preesistenti che abbiamo identificato, costruendo una mappa storico-genealogica del Gruppo, che sarà on line dall’anno prossimo.
Da segnalare, a Roma, l’inizio della gestione diretta dell’archivio storico dell’IMI Istituto Mobiliare Italiano, nato nel 1931 per sostenere il finanziamento del sistema industriale nazionale.
Si tratta dunque di una fonte molto importante sia per le vicende di politica economica del paese sia per la storia in dettaglio delle singole imprese.
L’Archivio è stato messo in sicurezza e verrà riaperto al pubblico con inventari di nuova produzione a partire già dall’anno venturo.
Infine, il Gruppo Cardine ha portato in eredità varie casse di risparmio e altre banche locali, sorte per favorire e sostenere lo sviluppo economico del Nord Est e della dorsale adriatica: questi archivi sono irrinunciabili per la storia dei territori di riferimento e rimarranno in loco, sotto le cure di fondazioni ex-bancarie e delle attuali banche-rete di Intesa Sanpaolo.
Un’illustre componente, infine, è quella della Cassa di Risparmio di Firenze (entrata nel Gruppo nel 2008), realtà molto nota e di illustri tradizioni, che avrà il compito di coordinare le banche partecipate del Centro Italia, anch’esse ricche di archivi storici.
Attraverso un primo laboratorio-workshop con tutti i referenti dei vari archivi, si è giunti alla comune persuasione che il patrimonio archivistico è un bene prezioso, sia per l’azienda sia per la collettività che risponde innanzitutto alle esigenze aziendali: si tratta di fornire documentazione per quesiti di carattere legale e amministrativo, per difendere l’immagine dell’azienda, per fornire supporto storico agli uffici vivi delle direzioni e divisioni di Intesa Sanpaolo.
L’Archivio storico serve non poco per consolidare una corporate identity maggiormente aggiornata e ‘partecipata’ da tutte le componenti del Gruppo.

Che tipo di iniziative promuove l’Archivio Intesa Sanpaolo?
Per il pubblico esterno, l’Archivio storico organizza giornate di accoglienza, come ad esempio visite e mostre storico-artistiche, in collaborazione con l’Ufficio Beni Archeologici e Artistici della Banca, partecipa attivamente alle iniziative promosse dal circuito di Museimpresa e organizza durante tutto l’anno lezioni per gruppi universitari nella propria sede fornendo in prestito documenti e/o fotografie per eventi esterni di rilievo.
Infine, da molti anni l’Archivio partecipa a due organismi internazionali di cui l’Archivio storico Intesa Sanpaolo è socio, diffondendo tra l’altro l’impegno culturale che da sempre caratterizza le banche del nostro paese: EABH-European Association for Banking History e ICA-SBL Consiglio Internazionale degli Archivi dell’UNESCO, sezione Business and Labour Archives.
Uno degli aspetti maggiormente qualificanti delle nostre proposte culturali – che quest’anno abbiamo convogliato dentro la rassegna della Settimana della Cultura  d’Impresa – è la riproposizione di tematiche e di documenti-chiave interessanti la collettività. Il 15 novembre si è tenuto a Palazzo Anguissola un dibattito sulla “storia che torna al parlare al presente”, riproponendo documenti strategici e organizzativi degli anni Trenta, scritti da personalità come Raffaele Mattioli e Giovanni Malagodi.
“Uscire dalla crisi” e “Dalla crisi allo sviluppo” sono i titoli dei due volumi pubblicati di recente da Nino Aragno Editore: sei specialisti li hanno analizzati in un dibattito molto stimolante e originale anche per l’oggi.

Quali sono le attività svolte dall’archivio?
In questo momento, l’Archivio storico di Intesa Sanpaolo continua a porre al primo posto del proprio mandato la tutela degli archivi storici di cui si occupa, dove per tutela s’intende l’attivarsi affinché la documentazione venga innanzitutto identificata (spesso dopo le grosse fusioni non è sempre possibile sapere dove la documentazione è stata depositata) e custodita in ambienti protetti.
Passo successivo è l’inventariazione delle serie archivistiche sul nostro sistema di software integrato GEA, attraverso il quale gli utenti possono consultare, anche on line, le carte inventariate.
Lo scopo finale è la valorizzazione e la pubblica fruizione del patrimonio documentario, in primis con la pubblicazione dei propri inventari, guide molto preziose per gli storici e non solo.
La nostra sala di consultazione è aperta al pubblico tutte le mattine, previa domanda di presentazione. Gli utenti, per lo più studiosi e laureandi, trovano nel nostro archivio supporto per diversi filoni di ricerca: dalla storia all’economia, dalla tecnica bancaria all’architettura, dal marketing alla storia politica. Una Newsletter – pubblicata anche nelle pagine on line – diffonde a tutti gli interessati le notizie storiche di prima mano che emergono dal lavoro quotidiano di archivisti e studiosi ed è il principale strumento di comunicazione culturale condiviso con l’esterno.

Quale è la percezione dell’Archivio sul territorio?
Le ultime iniziative (a ottobre “Invito a Palazzo”, con mostra fotografica Cariplo presso Il Palazzo delle Colonne a Milano e mostra fotografica e documentaria relativa alla Banca Cattolica del Veneto a Belluno) hanno avuto un ottimo riscontro di pubblico. A Milano, in una giornata hanno fruito della mostra e della visita guidata allo storico caveau ben 2000 persone, e il flusso di visitatori continuerà fino al 7 dicembre.
Sulle meritorie iniziative delle banche del Gruppo ricordiamo una mostra sull’architetto Luigi Nervi a Venezia, rimandando al calendario culturale sul sito della Banca e alla già citata Newsletter dell’Archivio storico.

Quali chiavi di lettura l’Archivio Intesa Sanpaolo vuole fornire al visitatore?
L’inestimabile patrimonio documentario custodito dal nostro Archivio (documenti, fotografie, materiale audiovisivo…) contribuisce a rileggere non solo la storia di Intesa Sanpaolo, ma anche dell’Italia come una storia al plurale, dove la diversità consente una ricchezza e una articolazione di conoscenze finora mai sperimentata.

Il 18 e 19 novembre a Torino sarà inaugurato l’ISMEL, Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro dell’Impresa e dei Diritti Sociali, centro archivistico e bibliotecario di documentazione e ricerca che raccoglie fotografie, manifesti, locandine, volantini e lettere dell’Italia dei lavoratori, operai e industrie del secolo appena trascorso. Voluto dal congiunto impegno del Comune di Torino, della Fondazione Piemontese Gramsci, della Fondazione Nocentini, dell’Istituto Salvemini, con l’ausilio di Cgil, Cisl, Uil, dell’Unione industriale e dell’Archivio storico Fiat, l’istituto riunisce importanti documenti inediti che vengono alla luce perché patrimonio storico della collettività. Depositario del sostrato culturale di un paese costruito sul primo articolo della costituzione, l’Ismel svolge la propria attività per la conservazione e la comunicazione della memoria storica del lavoro operaio, delle imprese che lo produssero, del rapporto inscindibile e a volte conflittuale che ebbe con lo sviluppo industriale. La città di Torino, “capitale dell’automobile” industriale e operaia, si presta a ospitare, in virtù della sua storia e della sua specifica identità, un istituto nel quale i valori d’impresa produttivamente si integrano con quelli della cultura sindacale per rispecchiare il mutamento economico, sociale e culturale del tempo. L’Ismel, che avrà sede presso il Palazzo di San Daniele situato negli ex quartieri militari juvarriani della città, in Via del Carmine 14, andrà a costituire, con il gemello Palazzo di San Celso, che già ospita il Museo Diffuso della Resistenza, Deportazione, Guerra, Diritti e Libertà, l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza e l’Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea, un importante e strategico polo culturale sui grandi temi del Novecento che riguardano lavoro-diritto-impresa. I Documenti cartacei e audio-visivi in esso raccolti sono le vive testimonianze dei modi di progettare, fabbricare e condividere il lavoro e i suoi prodotti; immagini simbolo, immediatamente riconoscibili, dei pensieri e delle motivazioni di intere generazioni nelle quali le future possono riconoscersi e vedere se stesse. I materiali iconografici e i disegni tecnici di evidente spessore artistico, dal design accattivante e asciutto, dalla resa coloristica vivace e aggressiva, catturano l’attenzione e parlano della storia di un recente passato. Eseguiti da esperti comunicatori e grafici, questi documenti esprimono, a volte con l’ausilio integrativo delle parole, in maniera eclatante e senza indugi, i temi scottanti della lotta di classe, dell’affermazione dei diritti delle donne sul lavoro, del sostegno sindacale, degli incontri e delle sedute aziendali. Tali tematiche saranno approfondite nel convegno internazionale d’apertura, organizzato con la collaborazione del Goethe-Institut Turin, dell’Embajada de España en Italia e della Délégation Culturelle de Turin de l’Embassade de France. Si aprirà un dibattito sugli obbiettivi che l’archivio si propone di raggiungere e sul ruolo che andrebbe a ricoprire sul territorio, un confronto che vedrà il contributo dei maggiori studiosi di storia del lavoro, come Valerio Castronovo, Giovanni Avonto, Sergio Scamuzzi, Gian Vaccarino, degli enti e delle istituzioni che già da tempo si impegnano in progetti di questo tipo. La conservazione della memoria diviene così uno strumento necessario per la costruzione dell’identità e del senso di appartenenza di un paese, un mezzo attraverso il quale un ampio patrimonio appartenente oggi a singoli soggetti, fondazioni e istituzioni, attraverso una sapiente comunicazione e una valorizzazione mirata, è riconosciuto dalla collettività come bene pubblico. Nel corso del 2010 sono stati recuperati e acquisiti diversi fondi unitari da riordinare e inventariare tra cui una documentazione libraria appartenente a Renato Lattes e il materiale archivistico rimasto incustodito nello stabile della Fiat Grandi Motori, ora acquisito da Esselunga, per la cui catalogazione è stato richiesto l’intervento della Regione. Sulle possibilità di finanziamento e sostegno pubblico si sono già espressi l’assessore Perone, che a nome della Giunta, ha proposto l’adesione della Provincia come socio fondatore dell’Ismel, con l’erogazione di una minima quota annua di 10.000 euro. La consigliera Loiaconi (PdL) tuttavia ritiene necessario che il finanziamento pubblico intervenga esclusivamente nelle prime fasi costitutive, compatibilmente con i problemi di Bilancio, così come il consigliere Rabellino (Lega Padana Piemonte) si dice del tutto contrario a spendere soldi pubblici per aprire nuove realtà che necessiteranno anche in futuro di finanziamenti. La conservazione della memoria storica, del lavoro e dei suoi protagonisti va considerata, infatti,  non un polveroso fardello, né l’oggetto di studio di specialisti accaniti, appassionati di storia, miopi catalogatori di scartoffie e topi di biblioteca, ma una viva e appassionante risorsa che nell’Ismel si concretizza, assurgendo a luogo della didattica e della formazione per le nuove generazioni, che possono trovare in esso autentici quanto inaspettati, empatici slanci di entusiasmo.

Il concetto di cultura d’impresa, inteso nelle sue sfumature di esperienza, saper fare, tecnologia, prodotto, strutture, uomini e lavoro, è una nozione che può considerarsi tanto acclarata quanto a rischio di pericolosa indeterminatezza. Le potenzialità della trasmissione dei valori legati al lavoro vengono generalmente declinate sia dal punto di vista del patrimonio culturale delle imprese, attraverso cui è possibile leggere la storia del Paese, sia per mezzo delle tipiche modalità di fruizione che spaziano dall’esperienza museale, alla visita d’istruzione, alle proposte del turismo industriale. Tuttavia può non apparire altrettanto evidente come accostarsi nella pratica a questo particolare tipo di esperienza culturale, e quali siano le opportunità per usufruirne concretamente.
A tutto ciò viene in aiuto un momento in cui è davvero possibile osservare ognuno degli aspetti in precedenza accennati, un periodo dell’anno in cui si trovano concentrate, dunque più visibili e avvicinabili, una serie di iniziative concrete, immaginate per rinnovare una riflessione pubblica vera sulla trasmissione dei valori generati dal lavoro, ma anche per mettere il patrimonio industriale a disposizione di chiunque desideri conoscerlo.
La Settimana della Cultura d’Impresa, promossa da Assolombarda, Confindustria e Museimpresa, l’associazione italiana degli archivi e musei d’impresa, si propone di sottolineare, attraverso visite guidate, dibattiti, convegni, rassegne cinematografiche e mostre, l’impegno delle imprese nel valorizzare saperi e competenze conservati all’interno dei propri archivi e musei. Si tratta di un’occasione per presentare e presentarsi, per trasformare percorsi culturali pionieristici in strade battute e affidabili, per rendere evidenti, poiché calati nel loro contesto naturale, quei concetti che la cultura materiale difende e propone.
Nata ormai nove anni fa per dare risalto alle esperienze di valorizzazione soprattutto delle imprese lombarde, nelle varie edizioni ha allargato sempre più i propri orizzonti, e quest’anno la Settimana della Cultura d’Impresa prevede attività nelle città di Milano, Roma, Firenze, Napoli, Venezia, Ivrea e Pontedera.
In questa edizione 2010, viene approfondito il rapporto tra cinema e impresa attraverso due appuntamenti specifici, a Milano in collaborazione con l’Archivio del Cinema Industriale e della Comunicazione d’Impresa LIUC di Castellanza (Va), e a Roma in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia.
Durante la Settimana, dal 14 al 22 novembre, è possibile vivere autentiche esperienze di turismo industriale, essere accolti dai curatori di archivi e musei d’impresa all’interno delle strutture industriali, e venir condotti alla scoperta di luoghi e prodotti del lavoro. Grazie alla collaborazione con l’Associazione Interessi Metropolitani, pullman e guide accompagnano gratuitamente i turisti in tre giorni diversi per tre diversi itinerari: Galleria Campari e Fondazione Pirelli, Museo Quattroruote e Museo Kartell, Museo Zambon e Collezione Branca. A questo elenco, si aggiungono inoltre visite guidate al Museo Martini e all’Archivio Storico SAME, e ancora attività presso l’Archivio Storico Olivetti e il Museo Piaggio.
Analogamente, l’attività congressuale che si concentra in queste giornate si articola in numerosi appuntamenti e in varie location, per toccare i temi cruciali della valorizzazione del patrimonio industriale e stimolare attraverso l’aggregazione e il confronto la riflessione sulle opportunità della cultura d’impresa.
Il ruolo delle Fondazioni d’Impresa come strumenti di crescita etica ed economica della società è il tema del convegno promosso e ospitato dalla Fondazione Bracco a cui partecipano Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Dalmine, Fondazione Feltrinelli, Fondazione Golinelli e Fondazione Pirelli.
L’Università di Macerata organizza il convegno “La pubblicità televisiva in Italia” per discutere su come è cambiato il modo di comunicare da parte delle aziende e le influenze di questo cambiamento sul costume, mentre presso la Fondazione Isec, Istituto per la storia dell’età contemporanea di Sesto San Giovanni, un convegno sulla memoria delle piccole imprese richiama l’attenzione sui maggiori rischi di perdita della propria memoria storica a cui sono soggette le realtà imprenditoriali di ridotte dimensioni.
Quest’anno cade anche il centenario della fondazione di Confindustria: un’occasione per  abbinare il racconto di un secolo di industria alla cultura d’impresa è il dibattito organizzato da Assolombarda in occasione della presentazione del libro di Valerio Castronovo “Cento anni di imprese. Storia di Confindustria 1910-2010”.
È un’opportunità importante quella della Settimana della Cultura d’Impresa, dove la ricchezza e la varietà degli eventi consente di saggiare veramente se c’è carne al fuoco, dove le risorse messe in campo sono consistenti ma soprattutto autorevoli, segno di quanto reali e proiettate verso il futuro siano le aspettative riposte in questo settore.

Il fondo bianco della home page di Pitchfork fa ben risaltare le immagini che costellano il sito, per lo più copertine di album, a cui è persino dedicata una specifica sezione. La vera protagonista è tuttavia la musica indie, in tutte le sue espressioni.
Nel banner principale sono visibili i principali contenuti di http://www.pitchfork.com/. Si parte con ‘Rewiews’ che propone recensioni degli album di recente uscita e una playlist che ne raccoglie i brani migliori; ci sono poi le news relative a concerti, tour, nuove uscite e tutto quel che c’è di nuovo nel panorama musicale. Non manca tuttavia l’approfondimento e in ‘Features’ ci sono articoli, interviste, le hit preferite dagli artisti, o le top list tematiche, gli interventi critici, ma anche una buona raccolta di foto di concerti ed eventi musicali.
Ad arricchire l’offerta multimediale del sito è la Pitchfork Tv, dove è possibile vedere video, interviste dal vivo o immagini d’archivio.
Le novità e le sperimentazioni trovano invece posto in Forkcast, dove vengono presentate le nuove proposte degli artisti emergenti o le ‘chicche’ musicali più rare. Infine non poteva mancare la ‘Best new music’, dove vengono selezionati i migliori tra gli album di recente uscita, tra i brani del momento e tra i cimeli del passato che le case discografiche decidono di riproporre.
Per i più esperti, capaci di destreggiarsi tra la vasta offerta musicale, è comunque possibile arrivare autonomamente al contenuto desiderato attraverso l’opzione ‘search’ o affidandosi alla rubrica degli artisti.
Sembra allora che su www.pitchfork.com non manchi proprio nulla per accontentare gli appassionati del genere, che potranno inoltre ascoltare tutto ciò che il sito propone. Un buon indirizzo, dunque, per orecchie fine ed esigenti.

Il territorio si racconta attraverso il web. I principali siti di interesse storico-artistico mondiali stanno entrando a far parte della collezione di Google Street View. Prima Stonehenge e Santiago de Compostela, ora Pompei, San Gimignano ed in ultimo la Venaria Reale vengono catturati in una serie di fotogrammi pubblicati on line con ampio riscontro da parte degli utenti. (1)
Il software, estensione di Google Maps e Google Earth, permette infatti, grazie ad una rete di immagini panoramiche a 360º gradi in orizzontale e 290º in verticale, di osservare città e paesi non soltanto dall’alto di un satellite, ma con la prospettiva del visitatore reale che ne percorre le strade.
Cambiare il punto di vista trasforma l’utente da spettatore passivo in visitatore attivo che si muove nello spazio in base ai propri interessi e alle proprie attitudini con la possibilità di approfondire, ogni qual volta lo desideri, avendo a disposizione tutta una serie di contenuti (immagini, testi, musica, ecc.) che la rete offre in uno scambio bidirezionale ed interattivo.
Il visitatore virtuale può meglio cogliere la dinamicità del territorio: uno spazio geografico costituito da aree urbanizzate e naturali, dove si intrecciano reti e relazioni tra l’ambiente e le persone. Il web, nuovo spazio pubblico, evidenzia tali connessioni mettendole a disposizione di un numero maggiore di utenti. 
La formula di Google Street View perfeziona i sistemi di promozione del territorio già sperimentati in Italia attraverso i geoblog: siti internet che forniscono la descrizione del territorio e delle sue emergenze associando una serie aggiuntiva di approfondimenti ad un’ortofotocarta. Possiamo esplorare quelli sulla via Francigena del Lazio (www.geoblog.it/francigena), sul Monferrato  (www.geoblog.it/castelli), e la Mappa Emozionale dei Luoghi della Memoria (http://acmos.net/memoria/). Se pur mezzi ormai parzialmente superati, i geoblog dimostrano come sia alta l’attenzione verso il territorio da parte degli utenti e come il web possa effettivamente catalizzare tale attenzione attraverso la facilità di accesso ai suoi contenuti. (2)
La possibilità del visitatore di addentrarsi quasi fisicamente nei luoghi gli permette di coglierne l’identità, ricomponendo le tessere come in un puzzle: arte, architettura, struttura urbana, rapporto con il contesto, attività svolte.
Non solo. Alla componente descrittiva il web associa quella documentale fornendo una memoria storica utile per la salvaguardia del territorio. Ne è esempio la ripresa del centro storico de L’Aquila, catturata da Google Street View prima del terremoto, ormai testimonianza di una realtà passata, o il Virtual Museum of Afghan Civilization ambientato all’interno delle antiche cave che ospitavano i Buddha distrutti nel 2002.
Se vogliamo attribuire ai musei del territorio la duplice funzione di testimoni della storia locale e di contenitori di beni materiali e quotidiani, e ciò al fine di riscoprire e di riappropriarsi dell’identità culturale delle comunità, potrebbe il binomio web e territorio generare quello spazio d’azione in cui l’utente diventi parte attiva dell’ingranaggio? Il web perde la fisicità del museo e delle sue collezioni, ma acquista in collegamenti e la validità della formula viene confermata dal numero crescente di turisti virtuali.

(1) VENTAVOLI B., La reggia di Venaria nell’occhio di Google in La Stampa.it, 31/08/2010
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=8032&ID_sezione=38&sezione
(2) INFANTE C., Performing media per coniugare web e territorio in TAO Transmitting Architecture Organ, AGES SpA, Torino, n. 3/2009

Le aste di libri e autografi mostrano da diverso tempo una sostanziale tenuta. Un mercato solido fatto di collezionisti attenti e scrupolosi, italiani e stranieri, affollano le aste cercando in primis la qualità dei lotti, ovvero le perfette condizioni di conservazione degli esemplari. La rarità delle edizioni è solitamente il secondo criterio per l’acquisto, che spinge i collezionisti a concentrarsi – soprattutto in questi ultimi tempi – su opere da lungo tempo non apparse nel mercato. Il commercio librario in Italia ha una lunga e consolidata tradizione, con fiere e vendite all’asta abbastanza frequenti. Le indicazioni fornite dal mercato vanno verso una crescita dei prezzi di Incunaboli, Aldine e Libri scientifici, la cui domanda è soprattutto internazionale. Sostanziale tenuta per il Libro Illustrato del Settecento, la cui eleganza è ritenuta dai collezionisti insuperabile. Se si osservano i risultati di vendita degli ultimi anni, si osserva un ampliamento del mercato verso nuovi acquirenti, in particolare professionisti interessati alla Letteratura del Novecento, sia libri che autografi. I prezzi di queste moderne edizioni hanno subito un’impennata considerevole, con incrementi rispetto al decennio scorso anche del 50%. Se un settore dimostra dunque grande vitalità è forse proprio la Letteratura moderna e contemporanea, ovvero l’insieme di quegli autori che nel Novecento hanno segnato la nostra epoca e che rappresentano – agli occhi di tanti giovani collezionisti – il sostrato della nostra moderna cultura.

Fabio Massimo Bertolo – Bloomsbury Auctions

Il sito www.artplaces.org è il primo database presente nel web di spazi espositivi indipendenti. Si presenta come una piattaforma di libera pubblicazione che pone in luce produzioni culturali indipendenti e analisi critiche. Si propone infatti come strumento di condivisioni di informazioni e come mezzo di coinvolgimento ampio che punta sulla discussione e sullo scambio di opinioni, aperto ad istituzioni e attività indipendenti. Le aree di dibattito predilette ruotano tutte intorno all’arte in ogni sua sfaccettatura, dall’educazione artistica alla riqualificazione urbana.
Ogni utente contribuisce dunque all’aggiornamento di questo archivio virtuale inserendo nuovi spazi espositivi e illustrando le ultime attività in corso, che acquisiscono così una visibilità internazionale. Il sito infatti è in lingua inglese e copre un range di eventi artistici a livello globale.
Le sezioni in cui è suddiviso Artplaces (News, Web data-base, Networks&Platforms, Funding) offrono una serie di servizi tali da rendere il sito aggiornato e all’avanguardia nel suo genere.
La sezione News è curata sinergicamente dalla redazione di Artplaces insieme ai suoi siti membri e ha come obiettivo quello di conferire visibilità a spazi espositivi e alle iniziative in corso, che possono essere trovati ricorrendo alla sezione Web, vero e proprio archivio, costantemente aggiornato, suddiviso per paese, città e ordine alfabetico. Dibattiti e confronti culturali sono invece al centro della sezione Focus, che propone periodicamente un tema su cui confrontarsi. Artplaces, fedele alla sua natura virtuale, non manca inoltre di suggerire agli internauti quei network presenti in rete in grado di relazionare artisti e spazi espositivi, ma anche quelle piattaforme specializzate in specifici settori  per i professionisti dell’arte, attraverso la pagina Networks&Platforms. La creatività ha comunque bisogno di continui stimoli e la sezione Funding è volta proprio a segnalare le opportunità per artisti professionisti,ma anche per gli emergenti, al fine di sostenere la produzione culturale no-profit.
Questo progetto così ampio ed ambizioso, dal carattere internazionale, è promosso da Connecting Culture, un’agenzia di ricerca senza fini di lucro, attiva nelle arti visive. La sorpresa è però nell’origine di Artplaces che scaturisce dal progetto Oreste, un collettivo di artisti, in prevalenza italiani, fondato nel 1997 a Paliano, vicino Roma, con lo scopo di scambiare idee e creare spazi di libero dibattito. Da allora questi giovani creativi hanno fatto strada, giungendo ad organizzare più di 500 incontri pubblici in occasione della Biennale di Venezia, tenutasi solamente due anni dopo la fondazione del collettivo. La fucina di idee sembra comunque non fermarsi, ma è sempre più proiettata in avanti, tanto da aver incluso alcuni spazi virtuali tra i luoghi di produzione artistica registrati nel database.

Per gli amanti dell’opera, ma anche per i professionisti del settore, è nato www.archiviolascala.org. Questo sito web offre una versione semplificata del DAM, l’archivio esteso del teatro La Scala di Milano, consentendo agli utenti di visionare preziosi contenuti sulle opere, i balletti, i concerti che hanno animato il famoso palco.
Cronologie, cast, locandine, libretti, trame, discografie, introduzioni alle opere e fotografie consentono di viaggiare indietro nel tempo fino al 1950.
Registrandosi gratuitamente al database del sito è possibile procedere con due tipologie di ricerca: quella base, tramite cui, indicando un particolare spettacolo, o una stagione teatrale e persino scegliendo un personaggio si ottiene un elenco di tutti i materiali relativi disponibili; ma c’è anche l’opzione della ricerca per oggetto, che consente di selezionare che tipo di contenuto si desidera, dalle foto al libretto, dall’opera in beve alla trama.
Utile anche la sezione ‘bonus’ che contiene, a fine esemplificativo, una ricerca estesa su un titolo campione. La prima opera selezionata è stata la Carmen, che ha aperto la stagione 2009-2010, della quale, agli oggetti visibili on-line, vengono aggiunti elementi attinti dall’archivio esteso DAM. Il soggetto cambia ogni sei mesi per allargare il campo di contenuti a disposizione dei visitatori.
Questo archivio digitale è frutto del lavoro di conversione iniziato nel 1996 con il Progetto di Salvataggio dell’Archivio Fonico, che fu poi in grado di recuperare circa 5000 nastri di registrazioni scaligere d’opera, balletto e di concerti sinfonici. Il trattamento dei nastri, la raccolta delle informazioni e il riversamento su supporti digitali conservati nell’archivio musicale del Teatro, ha consentito il recupero e la conservazione di un patrimonio pari a circa 10 mila ore di musica.
Nel 1998 si è giunti ad un estensione del progetto dotando anche gli altri archivi del Teatro della strumentazione informatica necessaria per la conversione digitale dei differenti materiali.
Ma è nel 2006 che la documentazione multimediale raccolta nei precedenti anni è stata messa a disposizione delle strutture interne de La Scala con il collegamento del DAM ad una rete intranet presente nelle diverse postazioni del Teatro.
La realizzazione di questo importante progetto di conservazione digitale di materiali unici e preziosi è stato possibile grazie a un “prototipo di coproduzione” in cui, per la prima volta, accanto alle direzioni competenti del Teatro alla Scala hanno portato il loro contributo la Fondazione Milano per la Scala, il Gruppo Bosch, la Ricerca Universitaria del LIM dell’Università Statale di Milano, un gruppo di partner con un forte know-how tecnologico quali Accenture, Fastweb, Oracle, HP.
Sebbene l’Archivio La Scala si presenti come una vetrina web semplificata dell’Archivio Digitale DAM, ancora limitata rispetto alla enorme quantità di elementi contenuti nell’archivio esteso, rappresenta sicuramente una grande novità nel campo della conservazione dei materiali teatrali, che va nell’auspicabile direzione di una più ampia accessibilità e condivisione per tutti, alla portata di click.