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Oggi si celebra un compleanno speciale, di quelli che riescono a farci tornare orgogliosi di essere italiani: era il 10 ottobre del 1813 quando a Roncole di Busseto nasceva Giuseppe Fortunino Francesco Verdi, uno dei più grandi compositori del nostro Paese.
Sono trascorsi 200 anni da quella data, e ancora la celebre musica di questo genio delle sette note riesce ad emozionare platee internazionali e intergenerazionali.
La figura di Giuseppe Verdi è inoltre un esempio di talento e di vita che dovremmo sempre tenere a mente.
La sua famiglia di umili origini, il padre oste e la madre filatrice, non gli ha impedito di seguire la propria vocazione, e il giovane, supportato anche dal mecenatismo di Antonio Barezzi, poté dunque ben presto dimostrare il suo talento.
Dopo i primi “anni di galera”, come lui li definiva, in cui lavorava a ritmi incalzanti su commissione per i maggiori teatri europei, seguì il periodo felice con la soprano Giuseppina Strepponi, durante il quale compose la trilogia popolare de “Il Rigoletto”, “Il Trovatore” e “La Traviata”.
Giuseppe Verdi non ebbe tuttavia un ruolo meramente culturale nell’Italia dell’Ottocento, ma ricoprì anche funzioni pubbliche di rilievo: era il periodo risorgimentale, in cui Cavour lo coinvolse nelle questioni politiche del Paese. Fu deputato nel primo Parlamento italiano e nel 1874 divenne poi senatore. Sono questi gli anni de “La Forza del Destino”, del “Don Carlos” e dell’“Aida”. Non lesinò anche attività di beneficenza con l’inaugurazione di un ospedale a Villanova e l’edificazione di una Casa di riposo per musicisti.
Era il 27 gennaio del 1901 quando a Milano, all’età di 87 anni, questo grande artista si spense.
La sua patria ha voluto rendere omaggio al Maestro, con celebrazioni in suo onore.
La Regione Emilia-Romagna ha ideato il Cartellone Verdi200 digitale dove è possibile assistere in streaming a 12 spettacoli verdiani, realizzati nel corso di tutto il 2013 nei teatri della regione appartenenti alla rete TeatroNet.
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La città di Milano, da oggi 10 ottobre, giorno della nascita di Verdi, al 27 gennaio, data della morte, ha organizzato oltre ottanta eventi. Il Teatro alla Scala ha previsto per questa giornata l’ingresso gratuito con una serata dedicata alla lettura delle lettere di Verdi.
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Il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli omaggia questo immenso artista con una Notte Bianca, durante la quale, dalle ore 23,00 verranno eseguite tra le più belle pagine del repertorio verdiano, in attesa della diretta streaming del concerto omaggio di Riccardo Muti dal Symphony Center di Chicago, dove dirigerà la Messa da Requiem.
Ma in tutta Italia sono state organizzate delle Notte Verdi durante le quali far risuonare le sue note: “Verdi. L’invenzione del Vero” è un rullo videostorico consegnato a tutti i Comuni e le comunità italiane per colmare di immagini e musiche le piazze e qualsiasi luogo pubblico e d’incontro in omaggio al compositore.
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La penisola sembra dunque ritrovare oggi quell’unità e spirito patriottico, che ispirò lo stesso Giuseppe Verdi, per festeggiare colui che Mila definì “come il padre” dell’Italia.
Quanti concerti, rassegne e musica del vivo sono protagonisti dell’estate non solo italiana ma di tutto il mondo. Sarebbe meraviglioso viverli tutti in diretta, cantando a squarciagola e sbracciandosi ballando a più non posso. Ma…non sempre tutto ciò è possibile: la distanza dalla città in cui si esibiscono i nostri artisti preferiti o semplicemente il fattore prezzo di ogni singolo live ci impongono una dura selezione che, per forza di cose, ci lascia a bocca asciutta.
Nell’epoca dello streaming e della musica digitale, ovviamente, tutto ciò può non rappresentare più un problema.
Sono moltissime, infatti, le applicazioni e i siti che ci permettono di assistere ai concerti in diretta o immediatamente dopo le esibizioni live dei maggiori gruppi musicali.
Così, grazie a servizi come Livestream, Ustream, gli hangout di Google Plus o gli hashtag di Twitter corredati dai video di Vine siamo in grado di goderci anche gli spettacoli a cui non siamo riusciti ad assistere fisicamente e di cui sul web si realizzano dei veri e propri rockumentary.
Ha fatto notizia, negli ultimi giorni, l’abbandono degli Atoms for Peace di Spotify, il servizio di musica straming approdato in Italia 6 mesi fa e che, secondo il gruppo di Tom Yorke non gioverebbe l’industria musicale, alimentando il download illegale di brani.
Spotify, che non ha reagito bene, ha rilanciato pubblicando una ricerca, effettuata nei paesi europei che dimostra come, dalla nascita di Spotify ad oggi, il dowload di branni illegali è diminuito drasticamente, così come avvenuto già con l’avvento di iTunes su device Apple.
Nella speranza che anche nel nostro paese (che dalla ricerca risulta essere uno dei paesi in cui oltre il 77% della popolazione ricorre a download illegale di musica online) si abbassi drasticamente la percentuale di coloro i quali scaricano illegalmente musica, le alternative possibili per godere di buona musica a prezzi ragionevoli arriva da Soundhalo, lo stesso servizio sposato proprio dagli Atoms for Peace per i loro prossimi concerti nella Roundhouse di Londra.
Con questo video, infatti, Tom Yorke, Nigel Godrich, Flea, Joey Waronker e Mauro Refosco hanno annunciato la possibilità di (ri)vedere la loro perfomance su pc, smartphone e tablet in alta qualità di suono per meno di 10 sterline.
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E voi, rinuncereste ad un concerto live per vivere un’emozione in streaming?