Copertina_Cultural_Accountability

Monti&Taft è lieta di presentare a Roma, il libro CULTURAL ACCOUNTABILITY: una questione di cultura a cura di Stefano Monti, prefazione di Adriana Polveroni, testi di Marco Bernabè, Alfonso Casalini, Francesca Quadrelli.

Giovedì 21 gennaio 2016 alle ore 18:30 presso il Casale dei Cedrati in via Aurelia Antica 219, si svolgerà la presentazione del volume CULTURAL ACCOUNTABILITY: una questione di cultura.

L’evento introdotto da Alfonso Casalini (editor in chief at Tafter Journal) moderato da Stefano Monti (Partner at Monti&Taft), ospiterà gli interventi di Emiliano Paoletti (Zetema – coordinamento organizzativo delle attività del Macro Testaccio), Mamo Giovenco (Direttore Artistico Teatro Quirinetta e Villa Ada Roma incontra il Mondo) e Giovanna Barni (Presidente CoopCulture) affronterà solo in parte la presentazione del libro, da cui si muoverà per poter avviare una conversazione sul ruolo che l’industria culturale e creativa può e deve giocare all’interno dello scenario economico.

La cultura non è indotto. La cultura è un sistema di valori (anche) economici che creano una serie di dinamiche positive all’interno del territorio. Dopo anni di divisione, cultura ed economia hanno trovato un nuovo legame attraverso la retorica degli effetti indiretti, ma è ora di chiarire meglio il concetto. Attraverso gli “effetti indiretti” la cultura si trova privata del proprio potenziale economico, e viene attribuito ad un “evento esterno” ciò che invece è proprio derivante dall’esercizio competente e continuativo delle professioni della cultura.
Ampliare la gamma di indicatori delle imprese culturali e creative permette alla cultura di riappropriarsi degli effetti che produce, e permette alle imprese di comprendere meglio la portata del loro business e il significato del loro agire.
Cultural Accountability è una questione di cultura, perché attraverso questo piccolo e semplice libro si offrono gli strumenti perché organizzazioni culturali apprendano a misurare il loro impatto, i loro effetti positivi, e possano così avere un argomento di conversazione aggiuntivo con stakeholder e pubbliche amministrazioni.
La retorica dell’accountability, inoltre, ha legato alla CSR (Responsabilità Sociale di Impresa) un senso di buonismo fuori luogo. Essere Accountable significa essere in grado di prendere decisioni informate e quindi meglio motivare anche i propri errori. CSR significa in fondo, applicare un concetto esteso di monitoraggio e controllo e poter gestire la propria organizzazione nel modo più efficiente possibile. Questo libro riporta alla realtà: un’impresa, di qualunque tipo, deve pensare alla sopravvivenza e alla crescita. L’accountability è uno strumento per riuscire meglio in questo duplice obiettivo.

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